LETTERA MANIFESTA A PADRE GIOVANNI SCANAVINO
Mario Tiberi
Diletto Padre Giovanni,
non sapendo con assoluta certezza dove Tu risieda in queste ore ed essendo per? convinto che le vie del Signore sono infinite, ho sicurezza che comunque riceverai quanto intendo manifestarTi.
Mio padre, Romolo Tiberi, mi ha lasciato in eredit? spirituale il seguente elevatissimo insegnamento: ?Ricordati sempre, Mario, di non sentirti nel corso della tua vita tanto il figlio del professore, dell?uomo politico, del parlamentare, quanto il nipote del ciabattino?.
Tu, Padre Giovanni, in quel pomeriggio di met? Gennaio dell?anno in corso, me ne hai offerto un altro altrettanto alto e magistrale: ?Devi sapere, Mario, che la Chiesa dovrebbe essere come una meretrice; si deve donare a tutti?. Aggiungo io, riprendendo Fabrizio De Andr?: ?La chiamavano Bocca di Rosa, metteva l?amore sopra ogni cosa????.
Ho piena contezza che quanto sto riferendo far? drizzare i capelli e inorridire gli orecchi ai perbenisti bigotti, compresi ben individuati sacerdoti, che grideranno allo scandalo e alla bestemmia.
Durante la Tua missione Pastorale, hai predicato la povert? in spirito e l?hanno scambiata per superba ostentazione, hai predicato l?obbedienza e l?hanno scambiata per interessata accondiscendenza, hai predicato l?amore caritatevole e l?hanno scambiato per perversa lussuria: che Dio li perdoni!.
Ovunque Tu sia, ovunque Tu sarai, la Fede nell?unico nostro Dio ci terr? insieme e vicini nella preghiera, nel raccoglimento spirituale, nella pratica delle Opere di Misericordia.
Con filiale devozione, Ti abbraccio affettuosamente nella ?Gloria in Excelsis Deo?.
Pubblicato il: 22/03/2011