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Il Partito Democratico orvietano non sa che pesci pigliare

Guido Turreni, PdL Orvieto

In un recente intervento pubblico il ?neo?capogruppo del Pd in Consiglio Comunale, Giuseppe Germani, ha ritenuto di dover esternare alcune spiegazioni circa il suo improvviso revirement fra le dimissioni date in precedenza dal medesimo incarico e la loro successiva sostanziale abiura.

Germani giustifica questo strano comportamento sostenendo che si era dimesso a causa di alcune ?fibrillazioni? all?interno del suo gruppo e che oggi invece il tutto pu? allegramente finire in ?trallalallero? visto che dette fibrillazioni non ci sarebbero pi?.

Prosegue Germani, cercando di ricompattare l?elettorato del PD, da un lato, con una critica al Sindaco tacciato di esterofilia eterodiretta e di subalternit? al Pdl, e, dall?altro, appellandosi alle forze della citt?, che non guasta mai, per fare non si sa bene cosa, ma con i soliti vuoti slogan della sinistra, completamente privi di uno straccio di idea concreta e che per? fanno tanto politichese.

Personalmente non sono affatto convinto di quanto sotiene Germani, ovvero che ?le fibrillazioni? del Pd siano superate (glielo auguro soprattutto a tutela della sua dignit? personale), se ? vero, come ? vero, che la battaglia fra le ?tante sensibilit?? all?interno del Pd (leggi mociani e stelliani) mi sembrano ancora in corso, visto anche l?ultimo congresso cittadino del PD, in cui mi pare che si sia forse accresciuta la divisione interna con l?elezione di un segretario dimezzato come Mariani.

Ma questi potrebbero essere anche in parte affari loro, mentre invece credo che sia interesse di tutti a che le dinamiche politiche generali diano la possibilit? a tutti gli elettori di poter valutare chi si propone per governare, per fare cosa e come.

Sotto il primo profilo mi pare chiaro che il Sindaco e la sua squadra si presentano come persone che non hanno mai fatto politica in modo professionale, ma che nel loro settore di provenienza della vita civile hanno tutti raggiunto obbiettivi di primo rilievo; il Sindaco, com?? noto, ? stato un importante manager di grandi gruppi nazionali ed internazionali; il neo Assessore Margottini, ha un curriculum, che se ti ci da uno schiaffo ti manda all?ospedale; Il Dr. Romiti, oltre ad avere un celebre cognome ? una persona molto conosciuta negli ambienti finanziari milanesi; anche gli altri assessori sono tutte persone stimate nel loro campo, ed i consiglieri della maggioranza sono tutte persone laureate o comunque stimate e conosciute in citt?.

A questa compagine il Pd contesta di essere sostanzialmente etero-diretta da oscuri e non meglio precisati complotti di persone estranee ad Orvieto che ne condizionerebbero il futuro in modo deliberatamente negativo, non si sa bene perch?, ed a vantaggio di chi o di che cosa.

Credo che la critica del Pd si commenti da sola: il complottismo paranoico ed il provincialismo da campanile pi? becero non mi sembra che siano ingredienti utili al rilancio della citt?, e, se vogliamo, non mi pare che siano utili anche per il recupero di credibilit? del centro sinistra.

E sotto il profilo della credibilit? basti osservare l?ossessivo refrain cantato ultimamente dagli ?strateghi? del partito, che accusano l?amministrazione di immobilismo e confrontare poi questa censura con l?atteggiamento ostruzionistico tenuto in concreto in Consiglio Comunale dove si cerca di ritardare (qualora ce ne fosse ancora bisogno) l?avvio del bando della Caserma Piave con tutti i pretesti possibili e con improbabili dietrologie perfino sulle delibere di correzione degli errori materiali del piano regolatore.

Ed ? a tratti ridicolo - come mi faceva osservare il Capogruppo Pdl Stefano Olimpieri - che ci accusino di aver incaricato persone estranee ad Orvieto per governare la citt?, quando la medesima sinistra ha incaricato assessori addirittura finlandesi, o proprio viterbesi, come fu l?Assessore Scandurra, e proprio all?ambiente.

A nessuno di noi allora venne in mente di discriminare un assessore perch? ?forestiero?, anche perch? credo che debba contare un valore pi? importante per giudicare un amministratore: si tratta o no della persona giusta, con le competenze giuste, al posto giusto, oppure no? O vogliamo continuare a fare come Mocio, che metteva alla cultura chi si occupava di sociale ed al sociale chi si occupava di cultura (pre-rimpasto)?

Alle cartelle IVA della TEMA l?ardua risposta (post-rimpasto).

Pubblicato il: 04/02/2011

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