Frizzate metropolitane

Avevo un professore di topografia a Orvieto intorno ai primi anni settanta che per intelligenza matematica era paragonabile al
protagonista di Beautifull Mind.
Egli conosceva a memoria l?intera tavola dei logaritmi di tutti i numeri primi fino alla sesta cifra dopo la virgola.
Come tutti i veri geni per? possedeva una scarsa adesione alla realt? e la bizzarria pi? bizzarra fu quando si present?, in una memorabile lezione , illustrandoci quello che oggi si sarebbe chiamata una grande opera.
La costruzione di un canale navigabile che collegava le pendici della Rupe al Mar Tirreno.
Il suo progetto validissimo tecnicamente era pure corredato da precise indicazioni circa le positive ricadute economiche sulla nostra citt?.
Con tutto il rispetto alla memoria del Prof. Sgarroni, il cui affettuoso ricordo ? rimasto nel cuore di tutti noi suoi allievi,
l?episodio m?? tornato alla mente leggendo in questi giorni alcune dichiarazioni del presidente del C.C. Marco Frizza che nel rilanciare il cosiddetto Patto con Roma fa balenare l?ipotesi pi? che concreta della possibile realizzazione di una nuova metropolitana di superfice che colleghi Orvieto a Orte.
Voglio solo ricordare che Roma ha un'amministrazione totalmente sputtanata e che, nonostante il regime di dissesto finanziario del comune, ha agito nei peggiori modi clientelari e nepotistici . Non mi sembra questo il momento migliore per innamorarsi della citt? eterna.
Ma il punto ? un'altro . Il fatto che nessuno abbia eccepito nulla circa l'assurdit? della proposta dimostra quanto sia grossolano e sciatto e, nella migliore delle ipotesi, distratto il confronto politico a Orvieto.
Credo sia questo il mal sottile che ci impedisce di girare pagina .
Pi? degli errori di Concina e pi? di quelli del PD.