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Riprendono i lavori, non ci sono pi? scuse

Carlo Perali, Assocommercio

Ora non ci sono pi? pretesti, superata la manovra di bilancio e scongiurato il rischio di essere sconfitti in Consiglio comunale, si dovr? ritornare a parlare di sviluppo e di programmi perch?, pi? grave dei tagli e delle privazioni, c?? l?immobilismo della politica e la mancanza di futuro.

Quindi per risollevarsi bisogner? andare al cuore del problema e reinventare nuove soluzioni con nuovi strumenti di intervento.

Bisogner? ristabilire l?originaria funzione di fulcro della vita cittadina e mettersi al passo con i tempi e le altre citt? italiane.

Ma soprattutto si dovr? rivoluzionare la politica, favorendo quell?aspetto pi? libero e creativo capace di aprire a nuove prospettive e darci una pi? ampia visione del futuro, ovvero quella lucida follia in grado di rompere gli schemi e farci uscire da questo nostro isolamento.

Anche il rilancio della citt? dovr? essere un nuovo modello di sviluppo, non pi? limitato al solo centro storico, ma in grado di ampliare la sua azione, favorendo l?avvicinamento fra terre di confine e dimostrando cos? come le specificit? locali, culturali e ambientali costituiscono un patrimonio di valori e uno straordinario fattore di competitivit?.

La citt? quindi, non rinuncia al proprio ruolo ma ne partecipa arricchendosi di nuove situazioni con sistemi informativi e promozionali di altissimo livello e sviluppando una politica di collegamenti con un proliferare di incontri e di rapporti.

La Galleria dei Sette, sar? invece il centro operativo del progetto e allo stesso tempo il volano di una riqualificazione urbana per rilanciare le attivit? del centro storico.

Cos? pure il territorio non potr? seguire i vecchi schemi di sviluppo  legati alla devastazione dello spazio in cui si vive, ma si avvarr? delle moltissime risorse per attuare un piano di riqualificazione e valorizzazione dell?ambiente.

Questo permetter? di rilanciare un intero territorio piuttosto che singole realt?, ottenendo una maggiore considerazione sui mercati internazionali del turismo e sar? pi? facile anche reperire i fondi per una proposta che riunisce operatori e istituzioni nel tentativo comune di valorizzare i tesori nascosti dell?Italia.

Quindi insieme al risanamento del bilancio necessita la crescita e soprattutto un progetto di citt? senza il quale sar? praticamente inutile parlare di ripresa e di rinnovamento; e per dare concretezza a queste idee si dovr? avere un riscontro dalla politica per cui sar? determinante istituzionalizzare al pi? presto il ?distretto culturale della Tuscia?, portando la proposta gi? nel prossimo Consiglio comunale.

Oggi la green economy sembra avvalorare queste idee per rispondere alle sfide delle grandi economie globali e l?introduzione del territorio della Tuscia che vanta un patrimonio di grandissimo interesse,  sembra la strada giusta per sviluppare una realt? come la nostra che vede nel turismo la forza trainante della propria economia.

Il coinvolgimento della Tuscia apre perci? ad una politica sicuramente molto ambiziosa di cui non nascondo le difficolt?, ma sono altrettanto certo che una vola superati gli ostacoli iniziali si potranno attivare processi economici importanti capaci di debellare i fastidiosi condizionamenti che hanno relegato Orvieto nel proprio isolamento.

Quindi sar? il caso di tirar fuori quello spirito innovativo tanto sbandierato in campagna elettorale e dimostrare agli elettori di saper fare finalmente qualcosa di concreto.

Pubblicato il: 10/01/2011

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