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In principio fu il Verbo, i verbosi vennero dopo

Gian Paolo Aceto

La ex- mozione Leoni sull?istituzione di un Parco dei Calanchi  del tempo che fu si ? trasformata nel recente  consiglio comunale in acqua fresca anzi calda. E si potrebbe dire che di una mozione  ? rimasta  l?emozione, o poco pi?. A differenza delle spedizioni  postali, che funzionano se l?indirizzo ? preciso e inequivocabile, le linee d?indirizzo appena votate all?unanimismit? dal consiglio comunale sono passate in quella forma ?generalista? grazie alla sagace pazienza del Sindaco e ai rilievi realistici precisi e giuridicamente ineludibili di alcuni esponenti della maggioranza  come l?Avv. Turreni e l?Avv. Ranchino.

Quel documento tuttavia ? permeato da una filosofia  equivoca frutto dell?opacit? ideologica e concettuale e dello snaturamento dei significati di alcuni concetti basilari  della convivenza delle persone umane tra di loro, e tra esse e il resto della natura.

Per esempio le ?pari opportunit?? , di cui ? stato istituito addirittura un ministero, sono un  concetto noioso e fondamentalmente inconcludente alla luce della realt? biologica e dei rapporti delle persone di sesso diverso tra di loro. Assumono perci? nei fatti, nella vita vera, la parvenza di una petizione di principio e nulla pi?. Donne in gamba ce ne sono state in tutti i periodi della storia, e per donne in gamba non intendo tanto o non soltanto quelle che hanno primeggiato in diversi campi, ma le donne nel loro insieme, le donne comuni, cos? come ci sono gli uomini comuni, cio? noi tutti. Un ministero delle pari opportunit?, cos? come un assessorato dello stesso tipo non sono altro che una cadaverizzazione per via burocratica e in effetti un ?recinto?, un insulto alle donne stesse, cos? come le quote rosa.

Le donne si onorano amandole, prima di tutto, quando l?innamoramento ci attira verso di loro, e rispettandole in tutti i diversi momenti del loro essere e nel loro diverso ?essere nel mondo?, che sia mondo degli affetti o mondo del lavoro. Per chi non si adegua ci sono le leggi, codice penale ampiamente compreso.

Un altro Ministero  ? quello dell?Ambiente, ente inutile perch? altri ministeri avevano gi? quelle competenze, e si trattava semplicemente di metterle in atto. (le leggi son, ma chi pon mano ad esse?.....)

Questi ministeri sono stati creati per procacciare stipendi, quindi voti, e facendo leva sulle belle anime ambientaliste che stavano nascendo come funghi. No, non ? stato fatto un bel giorno proprio di proposito. E? venuto da s?, in una specie di do ut des ideologico.

Ma tutte le ideologie tendono ad avvitarsi su s? stesse e nell?impotentia operandi, a diventare forsennate, perci? ad estremizzare concetti o situazioni specifiche.

La cosa divertente ? quando anche chi si sente ?di centro-destra? finisce per non aver pi? chiaro nelle sue proposte la precisione linguistica e la gerarchia delle situazioni in ordine a scelte da fare o pericoli da combattere. Che vuol dire fare di ogni erba un fascio e livellare le diverse realt? pur di far approvare una propria idea. E? un procedimento ?sovietico?, e non ? la prima volta che mi capita di criticare sotto questo aspetto il principale estensore della ex-mozione, ma l?ho sempre fatto non come insulto ma come obiezione strettamente logica alla proposta o affermazione allora in questione.

 

Adesso analizzer? alcune affermazioni del documento approvato in consiglio comunale, e vediamo se saranno analisi da ?ranocchio in letargo? come mi sembra di essere appena stato chiamato.

 

Come premessa a quanto sto per dire penso che non si pu? sostenere un? intenzione anche buona con un?argomentazione palesemente falsa.

 Il bello nell?arte pu? anche essere opinabile, de gustibus come si dice (poi se uno considera brutte le Stanze di Raffaello o la musica di Mozart, beh, faccia pure).

A differenza dell?arte umana  le forme con cui la natura si  presenta sono in un certo senso neutre. Certo possono essere giudicate da ciascuno di noi belle o brutte, oppure interessanti o no. Ma hanno la qualit? di poter essere trasformate dall?uomo oppure no,

L?uomo ha sempre trasformato la natura dove ha potuto, ma per la propria utilit?. Spesso nel passato quando negli uomini si accompagnava alla fatica un animo gentile e istintivamente civilizzatore, l? sono rinate o cambiate realt? naturali bellissime.

A fine Cinquecento a Michel de Montaigne la Toscana appariva gi? per gran parte coltivata e gi? allora gli sembrava il giardino d?Europa. Naturalmente non aveva visitato tutto il territorio, e quindi non era andato a finire nella stessa regione in certi posti  di nessun interesse, aridi e squallidi.

Quindi in uno stesso territorio pu? capitare che ci stiano pezzi di territori belli e altri che chiamare belli sarebbe un azzardo.

In questo senso la natura ? stata a suo modo provvidenziale perch? anche qui ad Orvieto ha distribuito situazioni ambientali stupende e uniche ad altre di molto minore interesse.

Faccio un parentesi e affermo che qualcosa succede anche al vero artista, del passato naturalmente.

A Michelangelo i fiamminghi del suo tempo sembravano ?secchi e puntuti?, noiosi compilatori di ogni parte anche minima dei loro quadretti o quadri. Non avevano il dono della sintesi potente, vale a dire nella composizione di un quadro anche di una sola figura far risalire l?attenzione al punto pi? importante dell?azione svolta pittoricamente. Il resto poteva essere anche quasi abbozzato, non era necessario descrivere tutto, anche le unghie. Ecco, quelle parti l? erano il cosiddetto non bello, ma proprio per questo accompagnavano lo sguardo dove veramente doveva andare, e quindi erano anch?esse necessarie all?insieme.

 

Nell?e-mozione approvata in consiglio comunale ? scritto nella prima pagina che la citata formazione calanchiva rappresenta un fenomeno molto suggestivo dal punto di vista paesaggistico e interessante da quello naturalistico.

Rilevo che il concetto di paesaggio usato estensivamente su qualsiasi aspetto della natura mi pu? anche andare, ma da l? a fare un parco di qualsiasi terreno ? una forzatura ridicola, e si perderebbe pure l?importanza della nozione di parco, che sarebbe annacquata e banalizzata.

Ma far politica con una non verit? recepita dal senso comune come tale, ? come pretendere di dichiarare o accettare che il re ? vestito quando invece ? nudo. Insomma  ? un?astutinaggine, e anche grossolana.

Alla riga successiva: se si vuole arrivare a un progressivo superamento delle discariche, lo si faccia con gli argomenti appropriati e non accompagnando l?argomento  con ?la presa di coscienza? del valore paesaggistico dei calanchi.

Poche righe dopo una contraddizione lampante: se i calanchi sono ?belli? lo sono perch? sono cos?, ma se vuoi spender soldi per ?la ripresa della vegetazione spontanea?, i calanchi perdono la loro specificit? (per? certo ci si pu? sempre andare ad amoreggiare?).

 

?Rete di sentieri e altri interventi necessari alla fruizione turistico-culturale?!!!!!

Non ho mai letto niente di pi? sovietico e comunitario-montano!!!!!!!

A fine pagina  si parla di ?conservazione attiva? ?.salvaguardia?.messa a valore?.!

Sembra tanto il bancarellaro di cose vecchie che, alla disperazione, espone in vendita anche la dentiera del nonno

Verso la fine del nocumento (anzi documento) si parla di raccolta differenziata spinta.

Ma se non sar? in parte coercitiva, non sar? niente. Coercitiva vuol dire multe, controlli elettronici, magari anche impronte digitali, ecc.

Soltanto alla fine, la delibera fortunatamente ?non libera? i verbosi, quelli del titolo, e finalmente si usa la ragione, ma sono i  ragionevoli che l?hanno proposto, specificando che i provvedimenti da assumere sono da mettere in relazione a diritti acquisiti e al legittimo affidamento dei terzi.

 

In conclusione, quando un presunto Verbo come al solito prende una parte per il tutto, nascono i verbosi, di qualsiasi covo.

Firmato: il ranocchio in letargo.

Pubblicato il: 30/12/2010

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