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Che cosa fa la Cgil per Orvieto?

Paolo Borrello

Sabato ho partecipato alla grande manifestazione nazionale della Cgil, a Roma. Fra l'altro, un bel discorso della neo segretario generale Susanna Camusso, entusiasmanti i Modena City Ramblers.
Nel viaggio di ritorno da Roma ad Orvieto ho riflettuto su quale potr? essere il ruolo della Cgil guidata da Susanna Camusso, la prima donna che ricopre quell'importante incarico. Nel contempo ho avuto modo di riflettere sul ruolo che la Cgil di Orvieto, guidata anch'essa per la prima volta da una donna, Rita Paggio, svolge per la nostra citt?. E mi sono posto alcune domande, che, in questa nota, elencher?.

Una premessa: ? legittimo ed opportuno, io credo, porsi queste domande soprattutto perch? la crisi di Orvieto, attualmente, ? soprattutto, anche se non solamente, crisi politica e crisi politica vuol dire s? crisi di chi guida l'amministrazione comunale, dei gruppi di opposizione, dei partiti, ma anche crisi dei sindacati dei lavoratori dipendenti, delle associazioni imprenditoriali, perch? anche questi ultimi soggetti svolgono un ruolo politico che peraltro, oggettivamente, viene svolto, anche da altri soggetti, ad esempio la Chiesa locale, le associazioni che operano nel "sociale", a partire da quelle ambientaliste.

Inizio, dopo questa premessa, con le domande relative alla Cgil.

La Cgil, giustamente, si ? dichiarata contraria a manovre di bilancio, per quanto riguarda il Comune, che determinino tagli alle spese sociali e che colpiscano i ceti economicamente pi? deboli. Ma la Cgil ha qualche idea su come risolvere i problemi del bilancio comunale? Inoltre, per quanto concerne il personale, ritiene necessaria una riorganizzazione degli uffici comunali e quali caratteristiche dovrebbe avere questa eventuale riorganizzazione e poi, pi? precisamente, ritiene che il numero delle cosiddette "posizioni organizzative" non debba cambiare oppure sia necessario ridurlo, che il numero dei dirigenti debba variare e, soprattutto, debbano variare i loro elevati compensi, nel senso che ? opportuno che, in questo periodo, siano ridotti?

Per quanto concerne la sanit?, nell'ambito della quale continua il processo di ridimensionamento dell'ospedale di Orvieto, cosa pensa la Cgil di tale processo e, soprattutto, cosa sta facendo per contrastarlo?

Relativamente ad alcune questioni, le  pi? importanti al momento per Orvieto, cosa propone la Cgil per la ristrutturazione dell'ex caserma Piave? Quale modello di sviluppo economico ritiene che debba essere perseguito? Quest'ultima domanda assume un particolare rilievo anche tenendo in considerazione che la Cgil, come del resto la Cisl, in una audizione convocata dalla commissione comunale che si occupa di economia, sembra che abbia sostenuto la necessit? che, in due settori specifici, quello dei rifiuti e quello delle cave, nei quali sono occupati alcune centinaia di lavoratori, siano perseguite politiche che salvaguardino i livelli occupazionali. Tale esigenza, peraltro ampiamente condivisibile - che dovrebbero tenere in considerazione anche le associazioni ambientaliste - come, secondo la Cgil, pu? essere soddisfatta perseguendo, contemporaneamente, il necessario obiettivo della tutela e della salvaguardia dell'ambiente?

Rispondere a queste domande, ritengo, consentirebbe di rispondere ad un quesito, ancora pi? importante: quali sono le opinioni della Cgil per il futuro di Orvieto? Cosa sta facendo questo sindacato per Orvieto? Tutto ci?  considerando che i lavoratori dipendenti, i pensionati, vengono tutelati non solo tentando di evitare i licenziamenti, non solo favorendo la diffusione della cassa integrazione, non solo tramite l'attivit? del patronato, l'Inca-Cgil, ma anche contribuendo ad affrontare i principali problemi della nostra citt? e, quanto meno, a formulare proposte per risolverli.
                                                                                                                                                             

Pubblicato il: 28/11/2010

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