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Appello ai partiti: fatela finita con la politica dei veleni

Giorgio Santelli

Ci sono momenti in cui una certa politica farebbe bene a fare un passo indietro. Si tratta di quella politica che ha per canovaccio lo spandere veleni a scapito di quelle persone che si individuano quali oppositori politici. E lo si fa tirando in ballo qualsiasi cosa. Addirittura facendo del male anche alla citt?.
Cos? c?? chi, come Antonio Barberani leader di Forza Italia, afferma che Umbria Jazz Winter sia pi? o meno il pianobar del San Francesco non tenendo presente quanti soldi e quanta fama il festival jazz ha portato alla nostra citt?. E non interrogandosi di quanto qualsiasi imprenditore scelga di ospitare un gruppo del festival debba contemporaneamente pagarlo di tasca propria. Il piccolo Bondi d?Orvieto (in giovent? fu, a quel che si dice, comunista) utilizza cos? tutto ci? che pu? gettar fango sugli avversari politici.
E che dire di Olimpieri e Alleanza Nazionale che sebbene a livello nazionale abbiano scelto la strada volta alla svendita di gran parte del patrimonio dello Stato dando via alle privatizzazioni selvagge comprese quelle di alcuni beni storico-artistici passando per la Patrimonio Spa, ma poi contestano, a livello locale, la privatizzazione dell?acqua. Lo fanno in modo ?velenoso? perch? non hanno minimamente intenzione di affermare come la nascita dell?Ato fosse obbligatoria e come un comune che avesse scelto di non aderire ad esso sarebbe stato commissariato per procedere in quel preciso atto di adesione. Loro si limitano a discutere della cifra dell?acqua troppo alta basandosi, tra le altre cose, sulle argomentazioni addotte da Giulio Montanucci del Collettivo Il Manifesto.  Trattasi, quest?ultimo, d?individuo bolscevico e pesantemente attaccato all?ideologia comunista con il quale difficilmente qualsiasi esponente di Alleanza Nazionale condividerebbe anche un sol bicchiere d?acqua.  E se da una parte ? assai condivisibile la battaglia ? questa s? politica ? di Montanucci e del collettivo che da sempre hanno difeso la risorsa acqua come bene non commerciabile, cos? non lo ? n? per An n? per Orvieto Provincia che addirittura lancia l?ipotesi di una petizione popolare congiunta. Lo fa coinvolgendo Il Collettivo de Il Manifesto.  Ma senza dirglielo.  Un po? come i bambini pi? piccoli che dicono di avere la fidanzatina o il fidanzatino senza che i diretti interessati ne siano stati informati.  Del resto Orvieto Provincia ? ?l?ultima nata? della politica orvietana e quindi un po? bambina lo ?.
Infine il quadro non ? completo se non lo si integra con quel che sta accadendo anche a sinistra.  Come tacere dei veleni che scorrono anche all?interno dei Ds su opposte fazioni. Cordate che si scordano e si riaccordano, voti che si aggiungono e si sottraggono solo per screditare l?uno o l?altro personaggio politico dei Democratici di sinistra.  Ma questa ? politica? Lo chiediamo ai politici che, troppo spesso, accusano noi giornalisti di non saper fare il nostro mestiere.  Ma loro, il loro ? scusate il giro di parole ? lo sanno effettivamente fare senza utilizzare le arme improprie della politica? Sanno proporre qualcosa o sanno solo sfasciare il tutto? Aspettiamo speranzosi risposte.

Pubblicato il: 05/01/2004

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