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Il Pd di Orvieto deve essere 'rottamato'?

Paolo Borello

A  Firenze, alla stazione Leopolda, ? appena terminata la "tre giorni" promossa da due esponenti del Pd, il sindaco di Firenze Matteo Renzi e il consigliere regionale della Lombardia Pippo Civati.
Renzi e Civati, e i partecipanti all'incontro, sono stati chiamati "rottamatori", dopo un intervento del sindaco di Firenze che rilevava la necessit? di "rottamare" molti esponenti nazionali del Pd, coloro che da tanti anni, troppi, hanno assunto incarichi importanti, compiendo spesso grandi errori. Tra gli altri si proponeva che terminassero la loro attivit? politica D'Alema, Veltroni, Fassino, ecc. Quindi un obiettivo fondamentale per Renzi, Civati, e coloro che li seguono, ? rappresentato da un profondo rinnovamento generazionale da promuovere all'interno del Pd. In realt?, dall'incontro di Firenze ? emerso che, a parte il rinnovamento generazionale, questo gruppo di iscritti al Pd ritiene indispensabile un rinnovamento delle idee, delle politiche, del Pd, altrettanto profondo.

Io condivido gran parte delle tesi sostenute a Firenze, anche se rimango in attesa e  per ora non intendo impegnarmi in prima persona in questo gruppo, perch? spesso, in passato, movimenti politici che a parole mettevano al centro della propria azione l'innovazione nella politica si sono rivelati, nei fatti, tutt'altro che nuovi, ma, prevalentemente, strumenti per far emergere alcuni esponenti politici che, una volta arrivati ai "massimi livelli", hanno adottato comportamenti tutt'altro che nuovi, anzi molto vecchi. Comunque staremo a vedere.

Non ho dubbi per? sul fatto che sarebbe necessario "rottamare" il Pd di Orvieto, "mandare a casa", una volta per tutte, quegli esponenti che per molti anni hanno ricoperto incarichi di rilievo oppure che hanno commesso errori imperdonabili.

I motivi alla base di questa necessit? sono diversi. Ne cito solo alcuni.

La recente sconfitta politica sub?ta in Consiglio comunale dal gruppo del Pd, in occasione della votazione sulla proposta di riequilibrio del bilancio. E' stata combattuta una "battaglia campale" per il commissariamento del Comune, per  poi andare alle elezioni entro pochi mesi. Questa battaglia ? stata persa completamente. A parte il fatto che ? tutto da dimostrare che il commissariamento potesse  durare pochi mesi, senza che si verificasse il dissesto finanziario, con tutto quello che esso avrebbe comportato, una "battaglia campale" la si conduce se si ? certi di vincerla, se si ? certi che tutti i "soldati"  la combatteranno. Ci?, come ? noto, non ? avvenuto e rappresenta la dimostrazione pi? evidente della incapacit? degli attuali "strateghi" del Pd di Orvieto.

Poi, ci? che ? successo nei recenti congressi di circolo per arrivare all'elezione della nuova assemblea comunale e, successivamente, del "nuovo" segretario comunale. Ai congressi di circolo hanno partecipato in pochissimi e  non c'? stata alcuna discussione politica. Ad Orvieto scalo i partecipanti sono stati una quindicina, a Sferracavallo qualcuno in pi?. Ad Orvieto centro erano presenti,anche in questo caso, non pi? di quindici iscritti. Si consideri che che gli iscritti al Pd nel centro storico nel 2009 superavano le 300 unit?. Per il 2010 non si conoscono i dati del tesseramento per il comune di Orvieto, ma complessivamente gli iscritti dovrebbero essere molto pochi. Sarebbe stato opportuno che nella recente conferenza stampa di Leonardo Mariani venissero anche resi noti il numero dei partecipanti ai congressi di circolo e  il numero degli iscritti al Pd nel 2010, nel comune di Orvieto, raffrontato al numero degli iscritti nel 2009. Perch? questi dati non sono stati resi noti? La domanda, ovviamente, ? retorica.

E, a mio avviso, i congressi di circolo nel comune di Orvieto potevano andare diversamente. Io, in un giorno afoso del mese di luglio, ebbi l'idea di parlare con Fausto Galanello e gli proposi di farsi promotore, per l'elezione della nuova assemblea comunale, di liste nelle quali venissero esclusi coloro i quali dovrebbero essere a mio avviso  "rottamati" e di cui ho scritto in precedenza. Parlai con Galanello per il ruolo che svolge attualmente nel Pd e soprattutto perch? lo conosco da pi? di trent'anni, da quando lui era il segretario della Fgci orvietana ed io invece ero un "estremista moderato" (il mio partito di riferimento era allora il Partito di Unit? Proletaria per il Comunismo). Poi lui decise di continuare a fare il funzionario di partito, poi il funzionario sindacale, io continuai i miei studi per poi svolgere la mia "vera" professione, fino a 6 anni or sono, quella di "ghost writer" o di "spin doctor".  Galanello, quando gli feci quella proposta, concord?, anche se mi disse che occorreva verificare la fattibilit? della  proposta stessa. Quando alcuni mesi dopo l'incontrai e gli chiesi perch? quella proposta non era andata avanti mi rispose che il fatto di andare tutti uniti all'elezione della nuova assemblea comunale e del "nuovo" segretario era il frutto di un accordo a livello provinciale, nel Pd, che non si poteva non rispettare. Ai lettori il giudizio su quanto sostenuto da Galanello.

Nel contempo contattai Andrea Scopetti che come me nel 2009 si era impegnato a fondo a sostegno della candidatura a segretario nazionale di Ignazio Marino. Lui mi disse che molto probabilmente non si sarebbe affatto impegnato nei congressi di circolo, sfiduciato circa la situazione attuale del Pd di Orvieto. Gli chiesi che quanto meno si organizzasse una riunione fra gli ex mariniani per decidere il da farsi. La mia idea era quella di proporre di non partecipare affatto ai congressi di circolo e di rendere pubblica questa nostra eventuale decisione. Andrea non ha mai organizzato quella riunione e poi me lo ritrovo fra i componenti dell'Assemblea comunale. Aggiungo che, a mio avviso, tutti coloro che hanno deciso di far parte dell'Assemblea comunale sono in qualche misura "complici", anche inconsapevoli, di come viene gestito attualmente il Pd di Orvieto, dello stato confusionale in cui versa. Le "anime belle", per la verit? ci sono sempre state.

E a questo punto? Che fare, direbbe Lenin? Non ? facile per me fornire una risposta. Io comunque sono a disposizione di coloro, se ci sono, soprattutto giovani, ma anche "vecchietti" come me, iscritti o elettori del Pd, che dall'esterno degli organismi attuali del Pd, siano disponibili a promuovere azioni concrete per favorire il rinnovamento del Pd di Orvieto, affinch? questo partito possa davvero, e non a chiacchiere, divenire uno strumento che contribuisca, insieme ad altri, allo sviluppo della nostra citt?, ad affrontare i suoi problemi, e non solo uno strumento affinch? siano favorite le carriere politiche di singoli dirigenti.

Pubblicato il: 07/11/2010

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