Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Lettera aperta a Massimo Gnagnarini

Pier Luigi Leoni

Caro Massimo,

registro, senza condividerla e senza condannarla, la tua nostalgia per i partiti tradizionali. Tu lamenti che nel PD c?? baraonda e che negli altri partiti non c?? dialettica. A me sta bene cos?. Dell?esperienza che condivisi con te e con Dante Freddi nella DC (sempre sullo stesso fronte interno) non ho buoni ricordi. C?era dialettica interna (accidenti se c?era!) e libert? di opinione e di organizzazione. Ma i grandi valori che avevano ispirato il partito dei cattolici erano quasi irriconoscibili nelle lotte fratricide, nel groviglio dei piccoli e grandi opportunismi, nella subordinazione della morale all?interesse elettorale. Per scoprire il valore e la bont? di Mario Tiberi, che era nostro avversario interno, ho dovuto aspettare una lunga decantazione delle antiche rivalit?. Questo non me lo posso perdonare. E non lo posso perdonare alla DC.

? forse per questo che, quando la DC evapor?,  investita dal lanciafiamme manicheo di una parte del potere giudiziario, mi sentii pi? libero. Poich? desideravo di essere utile alla citt?, mi dedicai al movimento della Nuova Tuscia e all?attivit? di consigliere comunale indipendente. Ma sentivo che la mancanza di un partito di riferimento mi poneva in una luce che, agli occhi dei concittadini, poteva sembrare spocchiosa e ambigua. Alla nascita di AN, ispirata dal filosofo monarchico (anche per questo a me caro) Domenico Fisichella, aderii. Poi quel partito fin? nel PdL e non mi sembr?, come ancora penso adesso, una cattiva idea. E aspetto tranquillamente, senza nostalgia di correnti e di grandi dibattiti, che fine far? questo partito dei moderati, dove trovano spazio liberali e conservatori. Silvio Berlusconi mi sembra capace, intelligente, coraggioso e pieno di vita (un po? troppo, per i miei gusti). ? popolare perch? parla in modo semplice e perch? ? ricco. Molta gente, me compreso, lo preferisce agli azzeccagarbugli famelici e ai politicanti  senz?arte. Ma penso che la magistratura stia ingrassando la punta del palo col quale l?infilzer?. Il terrore di una riforma che ricollochi il potere giudiziario pi? inefficiente del mondo in un ragionevole equilibrio dei poteri sta coalizzando giudici di destra e di sinistra.

Quindi, caro Massimo, aspetto l?anno che verr?, ma senza nostalgia dei partiti tradizionali. Perfino gli Americani possono insegnarci qualcosa.

Tuo Pier

 

Pubblicato il: 06/11/2010

Torna ai corsivi...