Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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Grazie Mario Tiberi

di Flavio Zambelli

Questo corsivo non pu? che essere dedicato a lui : a Mario Tiberi e alla sua grande passione politica e civica . E' stato protagonista anche nell'ultimo atto di questa tragicomica stagione politica del PD orvietano. Mario Tiberi, con la sua candidatura in extremis, non ? riuscito ovviamente a rovesciare del tutto l'esito alquanto scontato del Congresso comunale del PD;  ma ? riuscito a trascinare i dirigenti di vvia Pianzola nell'ennesima figuraccia in ordine di tempo dopo   la perdita della maggioranza in Consiglio comunale e la minacciata espulsione di Frizza e Meffi,  ridotta a  semplice sospensione. Secondo lo statuto del PD servirebbe per essere eletto segretario il 50% +1 degli aventi diritto; non solo quindi  dei semplici votanti. Quindi su 66 aventi diritto, la maggioranza sarebbe stata 34 voti. Il  candidato  Leonardo Mariani ne ha presi 33. Non bastano. L'elezione non ? valida.  Che certi dirigenti del PD non fossero tanto  forti in matematica, lo avevamo capito dai bilanci del Comune di Orvieto; ma fino al punto da non saper fare 66 diviso 2 pi? 1...questo ? veramente troppo! Se poi non si sono letti bene lo Statuto del Partito, allora oltrech? scarsi in matematica sono anche scarsi  a svolgere il loro ruolo politico. Ormai il PD di Orvieto ?' diventato uno spettacolo da cabaret comico tipo quelli del Teatro "Ambra Jovinelli" a Roma o "Zelig". A questo punto ad essere dietrologi di mestiere si potrebbe sospettare che ? stata una manovra studiata apposta da una parte degli ex-ds per sabotare l'elezione di Mariani. Sarebbe cinico; ma meglio cos? che la figuraccia. Al momento, comunque, rimane l'ipotesi pi? probabile. Questa volta Mario Tiberi ha fatto veramente uno scherzo degno di"Gianburrasca" ai funzionari del partito di Via Pianzola. In ogni caso Tiberi, a prescindere da come finir? questa vicenda, con la sua candidatura  ha conferito al   congresso un minimo di dignit? sul piano del confronto libero e democratico (non solo a parole) !! L'assise cittadina del Partito Democratico era stata preparata in maniera scientica nei minimi dettagli. Con la stessa legge elettorale che il PD osteggia da anni (il Porcellum di Calderoli ) erano stati inseriti  in una   lista bloccata e fatti eleggere dalla segreteria del partito, una serie di delegati congressuali appartenenti in larga misura alle correnti tradizionali del partito. Quelle che fanno riferimento alle classi dirigenti ex-Ds e ex-Margherita. In pratica tutto era gi? deciso secondo accordi preconfezionati a livello provinciale a Terni. I delegati dovevano solo eseguire ci? che le segreterie provinciali e comunali avevano gi? imperativamente stabilito; Il nome da eleggere stampato sulla scheda era uno solo ; quello di Leonardo Mariani. Quindi un'organizzazione" perfetta" che ricorda i congressi dei partiti  comunisti dell'Est europeo. Nulla di personale ovviamente verso Leonardo Mariani che conosco dai tempi del Liceo. Ma  al di l? dei giudizi pi? o meno favorevoli o contrari sulla persona del nuovo segretario ( giudizi legittimi entrambi), ad essere oggetto di critica ? stato ovviamente il metodo usato. Che , per un partito, che per definizione e per statuto, si chiama "Democratico", non ? accettabile. Non ci si pu? riempire di belle parole come federalismo e autonomie degli enti locali, e poi farsi scegliere il segretario locale secondo accordi e logiche, decise dall'alto,che passano sopra le teste degli iscritti orvietani. Ma Mario Tiberi ? poco incline ad accettare passivamente situazioni di basso compromesso e scarsa democrazia ; ed ha tirato fuori il suo ultimo, disperato tentativo, di ridare  credibilit? non solo al congresso locale, ma in generale a quel progetto nato il 14 Ottobre 2007: il PD appunto. La sua candidatura all'ultimo secondo ha creato scompiglio tra gli organizzatori e ha fatto emergere il vero dato politico di questo congresso. Leonardo Mariani, (sempre che a questo punto sia eletto o rieletto) si trover? a guidare un partito diviso a met? e lacerato. La vittoria di tipo bulgaro che i dirigenti tradizionali del partito stavano gi? pregustando, alla fine non c'? stata. Molti delegati non erano convinti affatto della scelta imposta  dal partito. E la candidatura di Mario Tiberi li ha spinti a votare diversamente da come avrebbero fatto, o dovuto fare. Col suo gesto, Tiberi ha  fatto emergere la reale situazione ; e non quello che alcuni funzionari del  partito volevano far credere: cio? quella di un'apparente unit? ; che era in realt? un'unita' di facciata, decisa dall'alto. Gli accordi , quelli veri , in un partito "Democratico", devono nascere dal basso invece, devono costruirsi partendo dalla base .Walter Veltroni , all'atto di nascita del PD nel 2007 scrisse un opuscolo dal nome : Una nuova stagione. Quella stagione, purtroppo, volge ormai verso l'inverno; e Mario Tiberi,(comunque andr? a finire questa pseudo-assemblea congressuale) credo che lo abbia gi? capito, e , credo, si regoler? di conseguenza. A questo punto si  apre una fase civica e politica nuova che parte da un concetto di fondo. Chi si riconosce in Mario Tiberi e nelle sue lotte, cerca di cambiare le alchimie  imposte dal sistema di potere. Il sistema di potere ? tutto ci? che si consolida negli anni, e limita gli spazi di libero confronto, di crescita e ricambio democratico. A livello nazionale il sistema di potere da contrastare ? quello di Berlusconi e dei suoi fedelissimi, con i conflitti d'interessi e gli scandali ben noti. Qui a Orvieto, in realt? , c'e' una situazione per certi versi diametralmente opposta. Il sistema di potere da contrastare ? rappresentato dalla vecchia classe dirigente del PD, che non vuole cambiare certi metodi e certe logiche. Quindi le prossime scelte di chi si impegner? nel confronto civico-politico, dovranno tener conto di questi fattori. A Mario Tiberi, artefice di tante battaglie , non posso che  rivolgere questo saluto: grazie Mario !!

Pubblicato il: 05/11/2010

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