Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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ORVIETO. IL DESTINO DELLA CONSIGLIATURA RESTA SEPARATO DA QUELLO DEL RISANAMENTO

Massimo Gnagnarini, UDC

Il documento politico composto di 5 punti programmatici proposto nei giorni scorsi dal Sindaco all?attenzione dei partiti, pu? tradursi nell'accertamento, da parte della Giunta, di provvedimenti iscrivibili in bilancio che soddisfino i requisiti di congruit? e di legittimit? oltre a quello di coerenza temporale circa la loro ricaduta finanziaria agli effetti del risanamento.

Se questo obbiettivo sar? raggiunto e votato dalla maggioranza dei Consiglieri allora l?ultimatum del Prefetto fissato per il 20 ottobre  sar? scongiurato, diversamente si insedier? il Commissario , il Consiglio comunale sar? sciolto e saranno indette nuove elezioni, che si potranno tenere gi? nella prossima primavera del 2011.

Questo percorso non ha nulla a che vedere con il paventato dissesto finanziario del Comune, eventualit? questa diversa e di ben pi? pesanti conseguenze per la citt?,  che potrebbe, per?, esser presa in considerazione proprio dal Commissario nominato dal Prefetto dopo aver esaminato  i conti.

Se dunque la maggioranza del Consiglio comunale non approver? i provvedimenti del riequilibrio proposti dalla Giunta sar?, forse,  il Sindaco a rassegnare la proprie dimissioni e a sciogliere cos? il Consiglio comunale, oppure resterebbe al Consiglio comunale l?opzione morale e politica di votare, eventualmente, per il proprio  autoscioglimento.

Entrambi questi lucidi ed estremi atti avrebbero il duplice vantaggio di evitare sia l?onta della cacciata della massima assise cittadina da parte di un?autorit? esterna e, ancor pi? importante, sarebbero accompagnate dalla riaffermazione unanime circa il sufficiente patrimonio immobiliare di cui il Comune dispone per far fronte alla sua crisi finanziaria senza preludere cos? allo spettro del dissesto.

Se, dunque,  la barriera insormontabile che sembra segnare il destino dell?attuale consigliatura sta nell?inconciliabilit? programmatica per la valorizzazione del patrimonio strategico del Comune e sul pilotaggio della sua alienazione in funzione di un'idea futura di citt?, esso, del resto, rappresenta pure la garanzia reale e incontrovertibile per il risanamento finanziario del Comune.

Di questa situazione non potrebbe non tener conto la gestione commissariale  che, verosimilmente, potrebbe individuare gi? nella ricostituzione post elettorale di un quadro politico cittadino con caratteristiche possibilmente di coerenza ed affinit? programmatica tra maggioranza consigliare ed esecutivo del Sindaco, la condizione  sufficiente e di garanzia per il superamento di ogni ostacolo all?attuazione dei provvedimenti attesi per il ripiano del deficit e per la stabilizzazione dei risultati di bilancio, astenendosi dall?assumere, egli, provvedimenti straordinari al di fuori di quelli ordinari che la legge gli affida, compresa la riconsegna delle ?chiavi? del Comune fra qualche mese.

Pubblicato il: 12/10/2010

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