Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Larghe intese o elezioni anticipate a Orvieto

Flavio Zambelli

Mentre scrivo, non ? facile prevedere  se questa legislatura( o consiliatura) nata con le amministrative del 2009 arriver? al panettone di Natale del 2010. Quello che so ? che non c'? nessun motivo per essere contenti della situazione di grave difficolt? in cui versa l'attuale Giunta comunale; sia per l'attaccamento che ho alla citt? di Orvieto, sia per la stima , se non altro personale che ho verso molti  degli attuali assessori comunali. L'intervista dell'assessore Barberani uscita su tutti i giornali apre di fatto la strada qui a Orvieto ad una giunta  di larghe intese o di salute pubblica. Il piano prevede la sostituzione di alcuni degli attuali assessori con l'immissione  in giunta  di altre persone che provengono da altre provenienze politiche: soprattutto del  PD. Non sono d'accordo con questa soluzione. Non demonizzo  a priori le larghe intese. Sarebbe anzi  auspicabile una giunta composta trasversalmente da persone di spessore ed esperienza nei vari settori. Ma le critico tenacemente, se fatte con questo metodo. Credo che  un accordo simile debba essere ratificato dagli orvietani nelle urne elettorali, non con una manovra decisa nelle segrete stanze. Il 22 giugno 2009, che piaccia o non piaccia, il candidato del PD ? stato sconfitto nel ballottaggio. Perci? non si pu? dire che gli orvietani con il loro voto abbiano stabilito che il PD deve entrare in giunta con propri assessori. Alle prossime elezioni le forze politiche diranno agli elettori come e con chi vogliono amministrare Orvieto. Credo sia una logica improntata alla trasparenza. Chi scrive  ha sempre evidenziato  che il senso di responsabilit? civica debba prevalere in una situazione come questa. Ho sostenuto nel maggio scorso l'approvazione, pur con i dovuti rilievi, del bilancio 2010. Adesso ? necessaria una nuova manovra correttiva per tamponare il disavanzo che si ? creato, a seguito della mancata realizzazione  di alcuni bandi di gara precedentemente preventivati a bilancio. Vedi mattatoio, concessione di 310 parcheggi ai privati, esternalizzazione ai privati dei parcheggi in superficie, mancata vendita o concessione della ex-Caserma Piave. Personalmente credo che si debba votare al pi? presto una nuova manovra correttiva per il bilancio di previsione 2010. Poi, per?, ? necessario porre mano ad una seria  politica finanziaria di risanamento dei conti pubblici, per arginare la spesa corrente superiore di 3- 4 milioni di euro all'anno rispetto alle entrate. Senza per? svendere gli  asset di sviluppo principali della citt?. La cosa pi? giusta dovrebbe consistere nel fatto  che il sindaco  porti  avanti queste politiche di bilancio con la squadra di governo uscita dalla  vittoria elettorale del  2009. Se questa giunta non ? in grado di assumersi questo tipo di responsabilit?, le strade possibili sono 2 : la prima ( probabilmente la pi? cristallina e trasparente)  ? questa : si vota un  bilancio  provvisorio di  aggiustamento,  e poi  si rid? la parola al corpo elettorale. Le elezioni potrebbero svolgersi nel marzo-aprile 2011. In questa fase di transizione  un commissario pu? guidare le scelte amministrative per 4-5 mesi in attesa del voto degli orvietani. Naturalmente qualsiasi cittadino dotato di buon senso non pu? essere contento se si arrivasse a questa soluzione.  In ogni caso, qualunque ingresso del PD nella giunta costituirebbe una  contraddizione con il voto degli orvietani del  22 giugno 2009. Qualsiasi composizione di governo diversa da quella attuale deve passare per il voto dei cittadini . Un miscuglio  di giunta non conviene soprattutto al PD, che avrebbe tutto da perdere nell'impelagarsi in questa situazione . Sarebbe una delegittimazione ulteriore. Se invece si vogliono evitare le elezioni anticipate, la seconda soluzione ? questa: ? sufficiente che il PD  dia un appoggio esterno alla votazione del bilancio, e ad altri provvedimenti necessari per il risanamento e lo sviluppo della Citt? . Superando la fase della semplice astensione. Il tutto facendo una programmazione di almeno un anno o due, se non di legislatura. Non c'e' bisogno di occupare le poltrone. Qualsiasi soluzione, comunque,  non ? certo facile allo stato attuale delle cose. Ma soprattutto , credo che siano, per primi, i cittadini orvietani a manifestare perplessit? sulla soluzione prospettata da Barberani. Vedremo nelle prossime ore gli sviluppi. 

Pubblicato il: 04/10/2010

Torna ai corsivi...