Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

STULTITIA IN SUPERBIA ESSE

Mario Tiberi

Chi scrive, quando scrive e diffonde i suoi elaborati in forma e contenuto, tranne che non sia del tutto un incosciente, ha piena la consapevolezza di gettare un sassolino nella laguna della curiosit? e del giudizio critico della platea di coloro che vorranno avvicinarsi al messaggio racchiuso nella metaforica ?bottiglia di vetro?.

Anche per me vale la medesima regola e, in ossequio ad essa, mi astengo dal replicare sia alle reazioni di consenso e, soprattutto, a quelle di opposizione o di aspra antinomia.

Non, per?, quando viene esperito il maldestro tentativo di veicolare notizie e nozioni, afferenti la vita personale, totalmente false e menzognere con, in pi?, l?aggravante del dolo tendente a configurare la fattispecie giuridica dell?attentato alla fede pubblica.

Tal Franca, conosciuta solo da se stessa e a me e a tutti gli altri ignota sia per identit? che per ubicazione, ha inteso diffondere affermazioni che non trovano riscontro alcuno nella realt? effettuale: chi con Voi interloquisce non ha mai per ?anni, anni e anni? calcato la scena della vita politica cittadina; non ha mai ricoperto incarichi pubblici n? elettivi n? di nomina; non ha mai, infine, preso parte ad organismi deputati allo svolgimento di funzioni potestative nella sfera della cura degli interessi collettivi.

Solo nell?ultimo periodo, dopo una brevissima esperienza nelle file della Democrazia Cristiana risalente alla fine degli anni ottanta, su sollecitazione e invito di amici a me carissimi ho intrapreso l?impegno civile e politico che mi vede, tuttora, affiliato alla formazione del Partito Democratico, seppur su posizioni estremamente critiche e oppositive all?insoddisfacente andazzo corrente.

Certamente, tra le molteplici priorit?, invoco a gran voce il radicale rinnovamento di metodi e di personale umano all?interno dello stesso PD, pur ben sapendo che non potr? essere io a rappresentarlo in compiuta sostanza e morfologia.

Ma potr?, d?altro canto, contribuire fattivamente, e sia detto senza occulta modestia, a individuare, preparare e formare una del tutto nuova ?equipe dirigenziale? che possa prima saggiamente governare il partito e, in proiezione futura, riassumersi le responsabilit? di guida amministrativa della citt? di Orvieto.

Poi, portata a compimento la missione, sull?esempio dell?austero Cincinnato non avr? difficolt? alcuna a ripormi in disparte e ritornare alla serenit? esistenziale dei miei affetti privati.

Le ragioni che mi spingono, di sovente, ad alzare il dito indice puntandolo all?indirizzo degli attuali vertici partitici, sia nazionali che territoriali, risiedono nel fatto che ho netta la sensazione della inadeguatezza politica, culturale e morale dei predetti vertici a fronte della complessit? e problematicit? degli eventi di fondamento strutturale che investono e squassano la societ? italiana nel suo complesso e quindi, nel particolare, anche la comunit? sociale orvietana.

L?andamento insufficiente e sotterraneo del congresso dei democratici in atto, impostato pi? sulla falsariga dei conciliaboli privatistici che su quella del libero confronto dialettico, ne ? ampiamente di riprova.

Un esempio tra i molti: il telegiornale regionale di venerd? scorso ha fornito la notizia dell?iscrizione nel registro degli indagati di alcuni funzionari della ASL di Foligno per ipotesi di reati di concussione e corruzione; il mio pensiero, per quanto ancora fertile, non ha avuto nemmeno il tempo di allacciare il legame tra codesti funzionari e l?ex Governatrice dell?Umbria nel mentre la telecronista precisava che una degli indagati aveva ricoperto, per svariati anni, un ruolo di primo piano nella segreteria particolare di colei che passer? alla storia come la ?Zarina rossa del Cuore Verde d?Italia?. Ogni commento mi pare superfluo, in attesa che la Giustizia compia i suoi passi imposti dalla legge.

Alla signora Franca e a tutte le ?signore Franca? che dietro al suo velo nero si mimetizzano, mi viene da indirizzare il seguente insegnamento: non voglio essere solo ottocentesco, ma andare ancor di pi? indietro nelle epoche e sentirmi rivestito degli abiti intellettuali degli Etruschi, dei Latini e dei Rinascimentali perch? ? con la saggezza dell?antico che potr? essere edificata l?originalit? del nuovo e perch?, dove non sar? saggezza, alligner? la stoltezza dell?essere sfrontati nella superbia.

Pubblicato il: 03/10/2010

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