Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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CASELLO ORVIETO NORD: OPERA UTILE?, NO NECESSARIA

David Gorvenatorini, consigliere di minoranza del Comune di Allerona

Questa vuole essere un ulteriore elemento di sostegno e coinvolgimento, per ampliare il fronte che appoggia e richiede la realizzazione di questa infrastruttura.

Ripercorrendo alcuni anni indietro  di attivit? amministrativa, ricordo i ripetuti incontri tra le giunte, ed i consigli comunali di Allerona, Castel Viscardo, Castel Giorgio,durante il percorso della composizione e stesura del Piano Regolatore Generale, documento che le tre amministrazioni scelsero di redigere in modo unificato.

Ampia parte delle discussioni e dei dibattiti furono dedicati alla opportunit? di avere un casello autostradale sito nel comune di Orvieto, ma geograficamente collocato al termine della piana orvietana , proprio all?ingresso fisico dei tre comuni.

Di seguito uno stralcio delle linee guida del P.R.G. attualmente al vaglio della Provincia, e a breve ritorner? nei rispettivi comuni per ulteriore passaggio nei Consigli.

?Nell?ottica di una politica sovra comunale il nuovo P.R.G. dovr? contenere linee di indirizzo chiare in relazione alla realizzazione di un nuovo casello autostradale, situato a nord di Orvieto. La zona delle Prese, ai confini con il Comune di Orvieto, appare luogo che risponde alle caratteristiche necessarie ad ospitare un casello dell?Autostrada.

Una parte diretta nell?arteria stradale principale dell?Italia, dar? un nuovo e fondamentale impulso alla crescita economica di tutto un territorio. Dar? inoltre vivibilit? ai centri limitrofi di Orvieto Scalo, Sferracavallo , Bardano ecc.. La sua posizione strategica, a confine prossimo con l?alto Lazio e la bassa Toscana sar? un?occasione unica da non perdere per il  rilancio sociale economico di un?area vasta che ne ha veramente bisogno. Il Casello Orvieto Nord non deve essere in contrapposizione alla complanare di Orvieto, n? alternativa, ma bens? integrativa, visto anche le diverse fonti di finanziamento. Oltremodo la complanare (II?stralcio) interesser? i nostri territori solo in tempi lunghi (dal 2012 in poi con risorse peraltro incerte).  Dall?Alto Lazio e Bassa Toscana (SS Cassia) occorre ricercare una viabilit? diretta ed adeguata  che agevoli cittadini, turisti, imprese ad accedere alle viabilit? maggiori e pi? importanti (A1 ? Ferrovia, ecc..). Sostenere la qualit? della vita, della salute nei nostri centri ? anche sinonimo di realizzare viabilit? alternative ai nuclei abitativi storici ammesso che sono ormai ai limiti della sopportabilit?. Le varianti stradali vanno realizzate laddove c?? gi? una progettualit? consolidata (Castel Viscardo ed Allerona) e ripensate l? dove c?? bisogno di una nuova individuazione (Castel Giorgio).?

Questa localizzazione cos? naturalmente strategica ha, di conseguenza, determinato scelte e pianificazioni, valutazioni di impatto, e opportunit?, in termini di flussi di beni e di persone, caratterizzando ed incidendo in modo significativo sulla stesura stessa, su molti contenuti e scelte del P.R.G. dei tre comuni , che dalla presenza del casello attendono ritorni , in termini di sviluppo e crescita economica.

Voglio quindi rivolgermi ai sindaci, alle loro giunte e a tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, a tutte le forze politiche alle quali fanno riferimento, e a tutte le liste civiche che ne fanno parte, perch? si attivino per accompagnare, alla interrogazione fatta in Provicia dai consiglieri proviciali, tutte le  altre possibili  azioni che richiedano e sostengano con forza la certa realizzazione dell?opera.

Le infrastrutture e le opere a servizio di un territorio non hanno colore politico, ma sono necessarie per il futuro dei cittadini, delle attivit? industriali ed agricole, che in esso vivono, e il loro futuro sviluppo. Nell? Orvietano avere o meno un infrastruttura quale il secondo casello far? una volta ancora la differenza, segner? ancora una volta il cammino futuro di tutto il comprensorio, che ? gi? mal collegato, per sua natura geografica, con i capoluoghi di provincia umbri, ma essendo collocato al confine , potrebbe e deve essere territorio cerniera, tra Umbria, Lazio,Toscana.

Pubblicato il: 26/09/2010

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