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LA VIA DEL PDL

Gianni Marchesini

Immaginiamo un grande raduno di persone che si snoda lungo una strada. Davanti a tutti, un uomo guida la bizzarra carovana colorita di bandiere italiane, simboli azzurri, panni ondeggianti. E? il popolo del PDL che cammina. E immaginiamo che in mezzo a questa lunga fila sia presente anche il nostro PDL locale con tutti i dirigenti, gli eletti, gli assessori e via dicendo.

Ad un tratto l?uomo che cammina davanti a tutti impone un alt e chiede silenzio. Ed indica due strade segnalate con altrettanti cartelli. Nel primo ? scritto: ?Strada del PDL?. Nell?altro: ?Altre strade?.

 Poi  estrae un foglio, chiede  silenzio, ed inizia a leggere:

 ? La fine del comunismo in Russia aveva prodotto in Italia l?effetto incredibile della distruzione ad opera della Magistratura dei partiti anticomunisti e il PDS, cio? il PCI cambiato di nome, era divenuto ?l?unico partito costituzionale?.

 Alla fine della rivoluzione russa aveva corrisposto la conquista del potere del PCI in Italia.

 Il PCI aveva compiuto come l?armata cinese di Mao una lunga marcia attraverso le istituzioni ed era giunto a dominare la coscienza delle istituzioni e della cultura. Aveva realizzato la rivoluzione di Gramsci: prendere le casematte prima di attaccare il quartier generale, usare la cultura per conquistare le istituzioni.

Mentre il fascismo ottenne il potere tramite la Corona e l?esercito, il PCI lo ottenne tramite la Magistratura?

E? ancora cos?: siamo immersi nella ?lingua di legno? comunista che esclude quell?Italia occidentale, che aveva fatto il miracolo italiano, aveva retto la guerra fredda, la sfida nucleare dalla parte atlantica, che esclude dalla memoria tutti quelli che si sentirono liberati dalla parola di Berlusconi.

Nel ?93 il PDS era la forza ?legittimante?: si poteva essere democristiani, socialisti o liberali solo con il bollino post comunista: come nelle democrazie popolari dell?Est, che mantenevano vecchi partiti borghesi o contadini debitamente comunistizzati.

 Con Berlusconi si cominci? a poter essere ? anticomunisti?.

Nel paese nacque il sentimento di liberazione: il PDL era nato gi? l? nel popolo molto prima di prendere una forma politica raccogliendo FI, AN e altri partiti: e sempre a quella forma di liberazione popolare dovr? trarre vita e ispirazione?.

 

L?uomo, ripone il foglio e dice che le parole da lui lette le scrisse Gianni Baget Bozzo, poco prima di morire.

Poi riprende la parola: ? Chi sente di essere d?accordo politicamente e sentimentalmente con queste parole prenda la strada del PDL. Chi proviene da visioni e interpretazioni politiche diverse, se incerto, e propenso ad altri approdi politici , prenda la strada che porta ad altre strade?. Senza rancore.

Pubblicato il: 19/09/2010

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