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Smaltimento dei rifiuti. Ci vuole coraggio e capacit? politica

Pier Luigi Leoni

In tema di smaltimento dei rifiuti, il non addetto ai lavori, il cittadino comune, colui che i rifiuti li produce e vorrebbe, pagando il giusto, che qualcuno glieli facesse sparire, non sembra avere le idee chiare.

A confondergli le idee sono due opposti fronti: da una parte gli ambientalisti, divisi in schiere animate dallo stesso spirito e separate solo da superficiali rivalit?, e, dall?altra, i tre eserciti alleati dei politici, dei tecnici e degli imprenditori.

Da entrambi i fronti provengono minacce di catastrofi. Da una parte la devastazione provocata da quel cancro del pianeta che sarebbe l?uomo da quando ha deciso di non fare pi? la scimmia. Dall?altra il disastro economico che deriverebbe dall?inceppamento dello sviluppo capitalistico e il ritorno a quella fame il cui ricordo ? pi? terrificante della morte. Questi opposti estremismi, anche se incartati con la stagnola luccicante di opposte valutazioni scientifiche, sono alla base della dialettica sui rifiuti che insinua tarli nei cervelli delle persone.

Ho proposto, e continuo a proporre, di non fidarsi di nessuno e di guardare i fatti.

Il comune di Capannori, in provincia di Lucca, ? stato il primo in Italia che ha adottato la cosiddetta strategia ?rifiuti zero? con la consulenza di Paul Connett, per 23 anni professore di chimica presso la St. Lawrence University (Canto, NY). Cito il comune di Capannori e il professor Connett solo perch? quel comune, in tre anni, ha raggiunto l?83 per cento di raccolta differenziata. Un vero record. E, per quel 17 per cento che rimane, si sta studiando. A Orvieto la raccolta differenziata non raggiunge il 15 per cento.

Mi sembra quindi il caso di prestare un po? d?attenzione a quel che dice Connett. Mi limito a estrarre alcune perline.

1)    La raccolta differenziata ? ostacolata dalla LEGGE CATTIVA DELL?INQUINAMENTO. Quando si paragonano i comuni, le province e le nazioni intere, ?il livello di inquinamento cresce di pari passo con quello della corruzione?. Pi? una comunit? ? corrotta e pi? questa sar? inquinata. Da nessuna parte  il fenomeno ? pi? evidente che a Napoli.

2)    Ma, per fortuna, c?? anche la LEGGE BUONA DELL?INQUINAMENTO, e questa stabilisce che ?il livello inquinamento diminuisce quando cresce il livello di partecipazione pubblica?. In altre parole, se vogliamo pulire l?ambiente, dobbiamo pulire la politica. Da nessuna parte questa corruzione ? pi? evidente che laddove si continuino a promuovere mega-discariche e inceneritori. In pochissimi fanno enormi quantit? di quattrini, costruendo e gestendo detti impianti, ma tutti gli altri pagano il conto in mille maniere.

3)    Si dice che la strategia ?rifiuti zero? pu? funzionare altrove, ma non da noi. Questo ? quanto si dice dappertutto; tuttavia, se il programma ? ben fatto, funziona sempre con soddisfazione. Il problema non ? la gente: il problema ? la mancanza della capacit? di condurre la cosa pubblica. Di volont? politica.

Non mi resta che invitare i sindaci del nostro comprensorio ad avere coraggio. E se qualcuno pensasse, come Don Abbondio, che ?il coraggio, chi non ce l?ha non se lo pu? dare?, dovrebbe prendere esempio dal coraggio degli altri.

Pubblicato il: 14/09/2010

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