Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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La galleria come strumento di comunicazione e volano del commercio, dell?artigianato e del turismo

Carlo Perali, presidente Assocommercio

Il continuo impoverimento del centro storico sta mettendo a dura prova molti operatori commerciali  della rupe. Si tratta infatti di una situazione molto inquietante che peraltro continua ad aggravarsi e non riguarda solamente le periferie o quelle aree poco commerciali, ma anche il centro con i suoi uffici e i suoi  negozi storici.

E? il sintomo di una citt? che muore, ? il segnale di un tracollo, e questo grazie a una politica che in passato non ? riuscita a mettere a frutto tutto il suo potere e nel presente non ? in grado di vincere le sfide con la modernit?, lasciando cos? al proprio destino settori come il commercio, il turismo e l?artigianato.  

Inoltre l?eccessiva espansione delle periferie e il trasferimento dei poli di interesse ha prodotto un ulteriore aggravio del problema con una consistente perdita di funzioni, abitanti, utenti e relazioni; per cui il declino non deriva da una inadeguatezza dell?offerta commerciale, ma ? frutto di politiche sbagliate e affonda le radici nella mancanza di una classe dirigente che, per ruolo politico, imprenditoriale e di cultura, non ? riuscita mai a dare un indirizzo alla politica n? tanto meno a creare nuovi modelli di sviluppo.

Cos?, se si vorr? invertire questa dinamica e ridare dignit? alla citt?, si dovr? dare una scossa alla politica e programmare una serie di interventi radicali in cui, al primo posto, risulti un grande piano strategico a dieci anni e dove il turismo sia l?elemento fondante su cui fare perno. Servir? poi un grande progetto culturale che tenga conto della valorizzazione di un vasto territorio e un polo d?attrazione che svolga un importante funzione di richiamo.

In pratica si dovr? elaborare un nuovo concetto di citt? con nuovi strumenti e nuovi valori da affiancare alla cultura, basati essenzialmente sulla tradizione e l?innovazione e, comunque, in grado di pianificare un programma di sviluppo con importanti impatti sull?economia di un territorio. In sintesi si dovr? trasformare la citt? in qualcosa di culturalmente vivo che si integri con il patrimonio gi? esistente legando il territorio alla citt?.

Sostengo tutto ci?, perch? Orvieto ? una realt? troppo piccola per definirsi una citt? e troppo importante per essere un paese, per cui il territorio insieme alla ricerca e all?innovazione sono le sole forme di compensazione in grado di salvare il centro storico da una pessima agonia; inoltre dovr? essere la grande questione culturale a stare al centro della scena e la fonte di un possibile rilancio a cui dovr? dedicarsi la nuova classe dirigente

 Pertanto servir? una struttura in grado di ospitare questo strumento di sviluppo anche perch? non si potr? parlare di rinnovamento senza aver prima predisposto una vera riqualificazione urbana.

A tale scopo si suggerisce la riqualificazione del Palazzo dei Sette e la sua trasformazione   in galleria.

Uno spazio dalle enormi potenzialit?, tuttavia scarsamente utilizzato, in cui convivono realt? molto diverse incluse  anche  attivit? private e quindi si comunicano interessi e messaggi troppo diversi, se non addirittura contrastanti, per trasformarla in un area pi? adeguata e funzionale, che vuol comunicare soprattutto l?immagine della sua citt? insieme a un sistema di valori.

Un luogo adibito all?accoglienza del turismo e alla promozione di un vasto territorio, ma anche uno strumento per valorizzare al meglio il nostro artigianato artistico e i prodotti della terra, un luogo di aggregazione e integrazione con il tessuto urbano circostante e quindi anche un ottimo volano per rilanciare il commercio e la citt?, oltre naturalmente a un valido supporto per il Palazzo dei Congressi e i congressisti.

Il turismo, infatti, che ? un settore in continua evoluzione, non sembra pi? molto interessato alla visita dei cos? detti ?luoghi comuni? ma piuttosto a scoprire aspetti che sfuggono alla massa, per cui una galleria interattiva che mostri aspetti e luoghi insoliti, magari attraverso l?utilizzo di alcuni schermi giganti, capaci di mostrare localit? poco conosciute,  che nessuno ha mai pensato di promuovere, mentre  potrebbe diventare lo strumento giusto in grado di orientare, intrattenere e forse anche prolungare la permanenza dei turisti sulla rupe e quindi anche un modo nuovo di far ritornare a vivere il nostro territorio e la citt?, e l?amministrazione Concina  gi? impegnata sul fronte del rinnovamento non potr?  di certo contrastare  queste richieste che vanno comunque nella stessa direzione . 

Pubblicato il: 08/09/2010

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