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Le verit? di Luciano Porcari

Fausto Cerulli

Io conosco bene Luciano Porcari, ne avrete certo sentito parlare, e lo conosco comunque abbastanza per sapere che quando dice qualcosa, in genere, sa quello che dice e dice quello che sa. Il Corriere della Sera, qualche giorno fa, ha pubblicato un lungo articolo sulle rivelazioni che Porcari avrebbe fatto, in anni diversi ma con argomenti non diversi, circa le possibili cause dell?assassinio noto alle cronache come l?assassinio di Via Poma. Secondo la ricostruzione fornita da Porcari agli  inquirenti, la vittima, Nicoletta Cesaroni, che passava per segretaria di uno studio legale ( a poca distanza da quello in cui lavoravo io all?epoca,) avrebbe avuto a che fare con una Societ? che si chiamava Dolmen, e che era coinvolta nella inquietante vicenda della cooperazione tra Italia e Somalia, vicenda che ? costata probabilmente la vita anche ad Ilaria Alpi -e Porcari ? stato interrogato anche, addirittura da una commissione parlamentare, circa la morte misteriosa di Ilaria Alipi- Nel corso degli interrogatoti Porcari fece il nome di un agente dei servizi, che la sapeva lunga sui misteri di quella cooperazione italo-somala. Anzi, fece il vero nome dello 007, ufficialmente coperto da segreto di stato. Poco tempo dopo la dichiarazione di Porcari sul vero nome dello 007, questi fu trovato impiccato nella propria abitazione. E nessuno ha mai creduto ad un suicidio. Va bene, ognuno pu? pensare quello che vuole di Luciano Porcari, ma ? certo che nelle deposizioni da lui rese circa il delitto di Via Poma si possono riscontrare impressionanti corrispondenze con la realt?. Porcari conosceva bene l?ambiente somalo, per essersi mosso a lungo in esso, e dunque poteva saper che cosa si i nascondesse veramente dietro la fantomatica operazione che passava come cooperazione. La societ? Dolmen esisteva davvero, ed una delle sue sedi era certamente, anche se nascostamente, in via Poma. Lo 007 di cui parla Porcari esisteva veramente, e veramente si ? ucciso o ? stato ucciso proprio quando la sua identit? ? stata resa nota dalle dichiarazioni., debitamente registrate da pubblico ufficiale, di Luciano Porcari. Quello che appare inquietante, nella vicenda, ? che le rivelazioni del Porcari risalgono agli anni 94-96, quando lo stesso era detenuto a Secondigliano prima ed a Viterbo poi, per aver ucciso la moglie. A quelle dichiarazioni non si volle dare credito. L?omicidio di Nicoletta Cesaroni  ? stato ricordato puntualmente ogni anno, per dire che era uno dei tanti omicidi restati impuniti. E nessuno ha voluto indagare a fondo sulle dichiarazioni di Porcari, anzi, proprio quest?anno, guarda caso, si ? cercato di risolvere il caso addebitando l?assassinio al fidanzato della ragazza, che all?epoca dell?omicidio fu abbondantemente torchiato, come giusto, ma senza alcun esito. Ora, improvvisamente, quell?uomo viene di nuovo processato per omicidio, in un processo fantomatico, al quale nessuno crede. Ripeto che non sono pronto a far passare le dichiarazioni di Porcari per oro colato, ma se un giornalista del Corrierone si prende la briga di riprendere clamorosamente in esame quelle dichiarazioni, e di sbandierarle sul primo o secondo quotidiano italiano, posso pensare che quel giornalista qualche straccio di riscontro lo abbia pur fatto. Io so per cero che Luciiano Porcari, quando vuol lanciare qualche messaggio, difficilmente  lo fa a sproposito. Per questo prometto ai miei 45 lettori di tenerli informati sugli sviluppi della inquietante vicenda. Luciano Porcari appare spesso poco  credibile. E allora voglio rivelare un particolare che ho sempre taciuto. Qualche anno fa sono stato contattato da un giornalista del Times, il quale, guarda caso, voleva sapere da me come mettersi in contatto con Porcari: voleva conoscere da lui particolari inquietanti su una altra vicenda italiana inquietante, che al Times era nota, e che noi italiani, al solito, ignoravamo del tutto. Non posso credere che un giornalista di un giornale come il Times di Londra abbia letto il nome di Luciano Porcari su qualche libro di sogni. Come non credo che l?articolo del Corriere della Sera, ricco di particolari sulla vicenda di via Poma e sulle deposizioni rese in merito a quella vicenda da Luciano Porcari, sia stato frutto di un colpo di sole agostano. Ho ritenuto mio dovere portare alla luce quell?articolo del Corriere, che pochi hanno letto, e che pochissimi hanno voluto capire, soltanto per dire che qualche volta la verit? pu? essere cosi luminosa da rendere cieco chi vuole essere cieco.

Pubblicato il: 29/08/2010

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