Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Pi? della bestemmia dei Gogol Bordello mi interessa parlare della questione dei parcheggi

Guido Turreni, del Popolo della Libert? di Orvieto

Ho seguito le ultime questioni ?calde? di Orvieto di questo fine agosto e devo dire che comunque la citt? dimostra un fervore dialettico alquanto fecondo anche se non sempre produttivo.

Dando per scontato che si tratta comunque di un buon segno della civitas credo che la questione della bestemmia dei Gogol Bordello abbia assunto dei contorni esagerati e se ne sia parlato pure troppo.

Sul punto mi limiter? a fare una riflessione: la bestemmia colpisce di sicuro il credente che la sente, ma colpisce anche la dignit? ed il decoro di chi la pronuncia, credente o non credente che sia; il peggio ? per chi non lo capisce, punto.

Trovo invece patetico chi ha giustificato l'autore del fatto perch? si tratterebbe di rappresentare un sorta di sottocultura contadina o carceraria appartenente alla realt? dell'esperienza personale del  bestemmiatore, che andrebbe addirittura apprezzato, in un anelito di ?verismo?.

Non capisco quindi chi vuole censurare l'Assessore Barberani perch? ha dissentito su questo aspetto di incivilt? e maleducazione dei Gogol Bordello.

Spero che sia ancora consentito a tutti manifestare le proprie opinioni, le proprie critiche, ed ancor pi? se a prendere le distanze da questa sottocultura sia un'Amministrazione rappresentativa di persone che l'hanno votata.

Troverei interessante invece, al contrario di coloro che l'hanno denigrata con sufficienza, una iniziativa giudiziaria sul punto anche se destinata ad una ingloriosa fine, non foss'altro per tentare di trovare un giudice ?a quo? che intenda sottoporre nuovamente alla Corte Costituzionale la questione della legittimit? costituzionale del reato di bestemmia, almeno per rivedere la discutibile ultima sentenza in subiecta materia, parzialmente dichiaratativa dell'incostituzionalit? dell'art. 724 del codice penale del 1930; questo articolo del codice penale prevedeva infatti l'irrogazione di una pena pecuniaria nei confronti di chi avesse bestemmiato Iddio o la Madonna ed i Santi o altri simboli religiosi della ?religione di stato?, ovvero della religione cattolica.

La Corte Costituzionale di allora, muovendo da premesse condivisibili, ovvero che non pu? pi? ritenersi esistente la religione di stato nella Costituzione vigente, ha finito per? - sulla base di un ragionamento contorto ed illogico - per creare un monstrum giuridico, secondo cui mentre non ? consentito (tuttora) bestemmiare le divinit? (comprese quelle che non appartengono alla religione cattolica, concetto assolutamente condivisibile), ben si potrebbero invece bestemmiare ad esempio i Santi e Nostra Signora la Madonna per quanto riguarda la religione cattolica, oppure i profeti  ebraici o islamici ed i relativi simboli.

E per le religoni politeiste ?

Si tratta a mio parere di una sentenza bislacca che va avversata.

E forse Berlusconi non ha tutti i torti quando chiede la riforma di questo organo fondamentale, soprattutto quando lamenta una carenza di imparzialit? e di lontananza dal comune sentire del popolo sovrano.

Per il resto credo sia velleitario chiedere dimissioni o voler imporre censure preventive, perch? condivido l'esempio portato da qualcuno che ha evidenziato come ad un concerto tale non ci si pu? certo aspettare  l'esecuzione di un  canto gregoriano.

Mi sembra quindi eccessivo prendersela pi? di tanto e parlarne pi? di tanto.

Siamo stati tutti giovani, incredibile ma vero, e tutti (chi pi? chi meno) abbiamo trasgredito nella c.d. et? della sgraziataggine.

Mi interessa dunque di pi? parlare del bando dei parcheggi, come osserva Flavio Zambelli, perch? questa s? che ? cosa seria e rilevante per il futuro della citt?  e dei suoi futuri cittadini.

Intanto saluto il ?rinnovamento ed il metodo? su questo aspetto, come per esempio su altri servizi pubblici finalmente appaltati in modo trasparente e soprattutto redditizio per il Comune (vedasi piscina), rispetto a quello che ? stato fatto ? da sempre ? in questa citt?, Egregio Signor Filippetti.

Il solito consorzio obbligatorio di derivazione burocratico-regionale questa volta dovr? vedersela con il mercato, anzich? con il politichetto locale di turno, pronto ad aggiudicare il tutto a trattativa privata in cambio del solito piatto di lenticchie a discapito della Citt? e dei cittadini, al fine di compiacere qualche alto papavero del soviet, e pietire cos? una poltrona un po' pi? importante di quella occupata in precedenza.

Detto questo per?, voglio ringraziare il COVIP (anche se la sigla sembra quella di una cantina sociale) e le persone che lo compongono (tutte stimate) perch? le obiezioni mosse non sono affatto peregrine, anche se le soluzione proposte lasciano il tempo che trovano.

Vero ? che il bando non ? un buon affare rispetto alla gestione diretta, vero altres? che i dati su cui si fondano i valori del bando relativi al reddito medio del singolo posto macchina sono sottostimati, come ebbe modo di evidenziare per primo, ed ad onor del vero, il mio bis collega Angelo Ranchino, esperto utente del parcheggio di Piazza Ascanio Vitozzi nella apposita Commissione di istruzione della delibera di bando.

Anch'io in quella Commissione ero un fervente fautore del ritorno alla gestione diretta e dubitavo della correttezza dei dati sul tavolo, soprattutto di quelli forniti da ATC, molto interessata a far apparire una realt? di comodo, pseudo-realt? che grazie ad un mio caro  amico, molto al dentro della questione e che voglio ringraziare, mi aveva disvelato.

E tuttavia mi sembr? che in Commissione dove era presente anche Gnagnarini, se non erro, prevalsero le ragioni del Sindaco il quale fece presente da un lato che non c'era il tempo materiale per organizzare la gestione in forma diretta dei parcheggi per problemi di ingessamento burocratico della mobilit? delle mansioni del personale, e dall'altro fece presente che urgeva far entrare nelle casse comunali denaro pronto e frusciante soprattutto per il primo anno, per far fronte al disastro epocale combinato da chi ci aveva preceduto - Egr. sig. Filippetti - con un fabbisogno di 3 milioni di euro, fabbisogno che non poteva essere coperto in altro modo, nemmeno con una improvvisata gestione diretta, almeno di non volersi sobbarcare un rischio di impresa che un ente pubblico non dovrebbe e non potrebbe sobbarcarsi (pena il ripetersi del disastro bilancio-discarica, n.d.r.).

Dinnanzi a queste sensate ed argomentate spiegazioni anch'io accettai di rinunziare alla assai pi? redditizia gestione diretta.

Ora vedo per? che Gnagnarini ed il COVIP propongono la gestione tramite societ? di diritto privato ma con unico socio il Comune, ottenendo finanziamenti dal sistema bancario, per chiudere il cerchio.

Se non ho mal interpretato per? la complicata slide esplicativa, si tratterebbe di un caso di scuola di affidamentio c.d. ?In house? notoriamente vietato dalla normativa comunitaria e da quella nazionale.

Sembra in particolare che si ricalchi il caso della Brixen parking e da ultimo del Comune di Busto Arsizio per l'affidamento delle c.d. Utilities a societ? controllata dal Comune.

Se ? cos? (ed invito il COVIP ad approfondire) si tratterebbe di soluzione impraticabile perch? palesemente illegittima.

In ogni caso mi sembra che nell'articolo non vengano seriamente confutate le ragioni di urgenza del Sindaco che mi sembrano ancora di assoluto realismo, ancor pi? oggi che le alienazioni per coprire lo sbilancio di Mocio e Compagni (? il caso di dirlo) non sono andate ancora a buon fine.

Il merito comunque ? averne parlato e aver tentato di fornire una soluzione alternativa, pur di dubbia legittimit? e di ancor pi? dubbia fattibilit? concreta nei tempi risicati rimasti.

In assenza di altre proposte diverse dall'affidamento in house dell'appalto, mi pare che la soluzione presentata in Consiglio dal Sindaco sia ancora la pi? ragionevole, la pi? utile, la pi? sensata, se non ? possibile praticare la gestione diretta.

Pubblicato il: 28/08/2010

Torna ai corsivi...