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Quando la fazione supera la ragione. Un Consiglio comunale ad Orvieto

Lo Scorpione

di Lo Scorpione

Una giornata di ordinaria follia in consiglio comunale.  Non ? il titolo di un film ma il riassunto di ci? che ? avvenuto ad Orvieto durante l?ultimo consiglio comunale.  All?ordine del giorno una mozione per ricordare i caduti di Nassirya, tutti i caduti militari, civili italiani e civili iracheni, con un albero o una stele.  Immediati si sono alzati i mugugni di parte dell?attuale maggioranza.  Il capogruppo dello SDI Barbabella chiede di inserire nel ricordo anche l?agente di polizia Petri ucciso barbaramente dalla BR Nadia Lioce a Chiusi.  Tempo fa lo SDI aveva chiesto una stele o un albero e il consiglio aveva approvato. 

Si arriva alla sospensione del consiglio richiesta dal capogruppo dei DS Materazzo.  Sembrava che si fosse giunti ad un accordo.  E invece, il diluvio.  Un diluvio di controsensi e stranezze da far rabbrividire.  Forse sarebbe bene dire da far vergogna.  Il gruppo dei DS si schiera contro senza possibilit? di accordo.  Le motivazioni sono incomprensibili soprattutto se si pensa che in Provincia una mozione simile, sempre presentata da AN, ? stata votata da tutti i partiti salvo i soliti noti.  Si parla di missione di guerra, di vittime che potevano evitarsi.  Scuse, tutte scuse.  Anche l?11 settembre poteva essere evitato, eppure non lo fu.  E? questa la forza atroce del terrorismo, la sorpresa.  I servizi scoprono codici, frammenti, acquisti di materiale; all?atto pratico per? in pochi credono.   Ma i DS continuano nella loro frenesia.  Si addita il colpevole: Martino.  Ma non c?era da giudicare.  Si chiedeva di ricordare senza eccezioni.  Qualcuno si ? accorto della ?svista? ed allora ha cercato di spostare il discorso sulla politica.  Si sperava in un recupero e invece?  Invece si ? tornati sull?errore, dimenticando che gran parte dell?opposizione parlamentare italiana, esclusi i professionisti della pace, ha votato il via libera alla missione.  Hanno fatto cos? gran parte dei DS, la Margherita e lo SDI.  Ha fatto cos? l?Udeur.  Non contenti della drammatica gaffe i consiglieri hanno continuato sulla linea del no. 

Addirittura si ? fatto appello al dolore interno e allo scarso valore degli atti simbolici.  Ma come, in passato, nel recente passato, sono stati piantati alberi per molto meno, senza battere ciglio, o quasi.  Si ? negato ci? che tutto il Paese ha fatto capire: il governo pu? aver sbagliato, ma quei morti devono essere ricordati.  E? bene sottolineare che i militari italiani sono l? per offrire sicurezza agli aiuti, per controllare che non circolino liberamente le armi, per addestrare la locale polizia e, certo, per reprimere eventuali pericoli.  E? stato scelto il metodo soft, quello che di solito ha portato al successo quasi tutte le missioni italiane all?estero.  Si ? scelta una base dentro la citt? per evitare inutili contrapposizioni.  Qualcuno, si badi bene qualcuno, ha rotto l?incantesimo con un atto vile che ha spezzato le vite di giovani professionisti, di due civili italiani e di molti iracheni. 

Non contenti si ? cercato di spostare l?attenzione su Bush.  Ebbene s?, Bush probabilmente non ? stato accorto con l?uso della guerra preventiva ma, dovrebbe ricordarlo il consigliere Gambetta, dopo l?11 settembre ci sono stati gli attentati a Bali, in Indonesia, nelle Filippine, sono continuati gli scontri in Israele, i kamikaze hanno continuato a colpire in Medio Oriente.  C?? stato l?attentato alla moschea di Tunisi.  Tutto questo ? successo prima dell?inizio del conflitto in Iraq, molti mesi prima. Il terrorismo integralista non si nutre alla fonte degli Stati Uniti cattivi e imperialisti, ma a quella dell?odio senza se e senza ma.  I kamikaze colpiscono a prescindere da atti pi? o meno giusti. 

Ma non ? finita qui.  Ha preso la parola Vergari.  Ed eccoci al capitolo petrolio.  Quella guerra ? stata condotta solo ed esclusivamente in nome dell?oro nero.  Certo, ? inutile negarlo, l?Iraq ? ricchissimo di petrolio, ma di questa ricchezza non ne ha mai goduto la popolazione e soprattutto le potenze occidentali hanno permesso che Saddam potesse annientare migliaia di curdi con i gas.  Questo sembra che molti lo abbiano dimenticato.  Molti hanno dimenticato che gli aiuti ONU del programma ?oil for food? venivano controllati dai soldati del regime e che le medicine stranamente non arrivavano nel nord del Paese, ostile al rais.  Qualcuno si ? dimenticato che il pacifismo improvviso della Francia ? dovuto ai grandissimi interessi di Elf in Iraq.  Saddam aveva sottoscritto accordi vantaggiosissimi per Parigi.  Mentre Chirac si proclamava paladino dell?Onu in Iraq, intanto interveniva in Africa senza mandato delle Nazioni Unite.  Ci dimentichiamo forse che anche l?Italia ? intervenuta in una guerra senza mandato dell?Onu.  Anche allora bisognava scegliere: o con un dittatore o con la democrazia.  L?Italia di D?Alema ha scelto la democrazia ed ha inviato i propri aerei su Belgrado.  Quella scelta fu condivisa dall?opposizione di allora, oggi maggioranza in Parlamento. 

No, lo spettacolo del consiglio comunale non ? stato degno.  I morti non si discutono.  Soprattutto non si discutono quando sono inviati in missione con il voto favorevole di un Parlamento democraticamente eletto.  Per la critica politica c?era ampio spazio.  In questo modo si ? negato un simbolo, un piccolo segno di solidariet? nei confronti dei morti del terrorismo.  Sottolineo bene terrorismo perch? c?? anche chi parla di resistenza.  Una parola che in Italia conosciamo bene e che ha un valore alto.  Non ? resistenza sparare missili sulle moschee.  Non ? resistenza mandare un camion imbottito di esplosivo contro una caserma.  Non ? resistenza combattere senza volto, colpendo indiscriminatamente tutto e tutti senza venire mai allo scoperto.

La maggioranza, o meglio i Ds perch? lo SDI e Meffi hanno votato a favore della mozione, ha perso un?occasione, dimostrando come la fazione sia superiore ad ogni altra cosa, comprese le vittime del terrorismo, di ogni terrorismo.

 

Lo scorpione

 

Pubblicato il: 11/12/2003

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