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IL CENTRODESTRA ORVIETANO UN ANNO DOPO LA VITTORIA ELETTORALE

Flavio Zambelli

E' passato un anno dalla vittoria elettorale di Toni Concina alle Comunali di Orvieto del 2009. Quel risultato  ? stato possibile per una serie di circostanze: primo fra tutti il sistema di voto della legge elettorale 81 del 1993: uno dei tanti "mostri "legislativi italiani. Una seria ed efficace legge elettorale dovrebbe essere volta a garantire la stabilit? del sistema politico e delle maggioranze di governo dei vari enti istituzionali; nel caso specifico si parla dei comuni. Al contrario la legge 81/1993 votata da quel Parlamento pieno di indagati e inquisiti di Tangentopoli, contiene degli elementi che contrastano apertamente col principio di stabilit? e governabilit?. Ovviamente non tutta la legge ? criticabile. Da un lato il meccanismo della preferenza unica, introdotto con il referendum di Mario Segni del 9 Giugno 1991,  conferisce una grande legittimazione popolare all'elezione di un consigliere comunale, con una competizione elettorale autentica e totale; e con il cognome del candidato da scrivere nella scheda che ? un principio di trasparenza da esportare anche alla legge elettorale per le politiche nazionali . Ma il punto contrastante di questa legge elettorale ?  il voto disgiunto. In base a questo principio un cittadino pu? votare il consigliere di una parte politica e il sindaco della controparte politica. Mi domando in quale altro paese al mondo esiste un 'assurdit? del genere. Gi? le coalizioni di governo, qui in Italia, hanno difficolt? ad amministrare bene a causa dell'eccessiva frammentazione partitica delle coalizioni politiche. Introduciamo pure un meccanismo che consente di creare un consiglio comunale come un "Giano bifronte"; esattamente ci? che ? successo a Orvieto. Una maggioranza di un colore politico, e un sindaco e una giunta di un altro. E proprio il voto disgiunto al primo turno ha favorito la vittoria elettorale di Toni Concina nel successivo ballottaggio. Ovviamente non ? solo questo. Concina ? riuscito a intercettare una consistente fetta del voto di protesta degli orvietani. Una protesta di alcune famiglie e delle nuove generazioni di giovani, che non accettano pi? rendite di posizione ideologica che durano dal dopoguerra ad oggi. Una protesta contro un sistema di potere che ha creato dei "carrozzoni" amministrativi, che servono per mantenere gli uomini dell'apparato dei partiti; e il costo di questi carrozzoni, lo hanno pagato, lo pagano, e lo pagheranno i cittadini orvietani chiamati ad ulteriori sacrifici, per sanare i buchi di bilancio prodotti da quella classe politica. Tuttavia, catturare il voto di protesta ? fondamentale per vincere le elezioni, ma non ? sufficiente per governare una Citt? complessa come Orvieto. Qui serve passare dalla protesta alla proposta. Cio? bisogna costruire un progetto chiaro per la citt? dei prossimi anni. E serve una squadra di governo adatta a realizzare questo progetto, oltrech? a risanare gli errori del passato. Tutti elementi dei quali il centrodestra orvietano difetta in maniera particolare..Giancarlo Parretti, in un'intervista ad un quotidiano locale ha paragonato Concina a Marcello Lippi, ct della disfatta italiana ai mondiali di calcio 2010. Il paragone non e' del tutto esatto. In quanto Marcello Lippi, il suo Mondiale lo ha gi?' vinto alla grande nel 2006. Concina il suo Mondiale,( cio? il risanamento del bilancio e la costruzione di una citt? del futuro), lo deve ancora vincere. Una squadra di calcio deve essere costruita con l'equlibrio dei reparti e degli uomini; 2 terzini buoni, un  mediano tecnico e muscolare, un fantasista di centrocampo, 2 attaccanti; uno veloce e agile, l'altro tecnico e potente. Lo stesso discorso,per restare al paragone di Parretti, varrebbe per una squadra di governo  equilibrata e armonica. Una giunta comunale per essere vincente e ben amalgamata dovrebbe contenere: uno o due assessori che provengono dalla pubblica amministrazione, e conoscono quindi bene la complessit? della macchina amministrativa pubblica; uno o due assessori cresciuti nei partiti, che conoscono bene la dialettica e la mediazione politica; e poi certamente servono i professionisti della societ? civile. L'attuale giunta comunale di centrodestra, mi sembra troppo sbilanciata verso un eccessivo "tecnicismo" della societ?' civile. Tutti indiscutibili professionisti nelle loro attivit? private, ma che non conoscono per niente la struttura pubblica amministrativa e non hanno esperienza politica alle spalle:una giunta costruita secondo i canoni che piacciono a Berlusconi dai tempi della discesa in campo: il grande manager di aziende private, il bravo medico-chirurgo, l'esperto tecnico-geometra, la bella ragazza esperta di comunicazione ecc.Come ha spiegato Carlo De Benedetti in un'intervista a Paolo Guzzanti nel libro "Guzzanti vs De Benedetti", l'imprenditore e il manager di aziende private, riescono ad imporre la loro linea a tutti i dipendenti della struttura aziendale; a differenza dell'amministratore pubblico, che deve mediare le sue decisioni, attraverso compromessi politici talvolta anche estenuanti. Non pretendo che il sindaco sia come il Marcello Lippi del 2006, che alz? la coppa al cielo. Ma per l'attaccamento che ho alla citt? di Orvieto, la mia citt?, non gli auguro nemmeno di finire come il Marcello Lippi della disfatta 2010. Una via di mezzo ? auspicabile, per tutti i cittadini. Come dice un detto latino : In medium stat virtus.

Pubblicato il: 28/06/2010

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