Orvieto. Elogio dei partiti
Massimo Gnagnarini, UDC
Va dato atto al PD e ai suoi dirigenti del significativo senso di responsabilit? e di lungimiranza dimostrati con il voto di astensione sul bilancio del Comune. Non meno importante del pur coraggiosissimo e apprezzabilissimo singolo voto favorevole dei socialisti.
Un voto tutto politico che, in entrambi i casi, per la prima volta rompe, anche a Orvieto, una tradizione e una consuetudine che voleva destra e sinistra sempre e comunque contrapposti specie nei passaggi fondamentali del confronto e delle posizioni.
E? una grande novit? di cui la destra deve far tesoro se e quando torner? all?opposizione.
Non solo, ma avendo io partecipato alla fase di preparazione del bilancio, posso testimoniare il valore e la schiettezza del contributo di idee e di contenuti offerti dall?opposizione in quella sede , certamente non minori di quelli apportati dal centrodestra con i suoi vari esponenti.
Accanto alla straordinaria figura del sindaco, che sul piano squisitamente politico ha compiuto un vero capolavoro, frutto della sua arte di comunicazione e di relazione, ? germogliata una nuova stagione per Orvieto che in tutti i modi va incoraggiata.
Ora si passi alla fase esecutiva. Gli obiettivi sono noti e il consenso assicurato. La prima verifica sar? a settembre in occasione dell?aggiustamento di bilancio. L? si vedr? se tutti ? gli atleti migliori?, quelli che devono ?finalizzare il gioco?, ricompresi nella squadra di Concina, saranno ciascuno e nella loro collegialit? in grado di attuare e concretizzare la mission che gliene deriva.
Se ci fossero ancora difficolt? o incertezze in quel che molti hanno definito l'inevitabile rodaggio di una Giunta inesperta, allora il sindaco non esiti a rivolgersi e attingere alle risorse umane presenti in un intero Consiglio comunale che gli ha appena riconosciuto piena e piuttosto ampia fiducia. Anzi, in questo caso, gliene correrebbe l?obbligo morale ancorch? politico.
Pubblicato il: 22/06/2010