Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Sviluppo locale e ruolo della galleria. Il territorio oggetto di riflessione e di ricerca (idee e programmi)

Carlo Perali, presidente Assocommercio

E? dal territorio che vengono le idee per uscire dalla crisi ed avviare un nuovo modello di sviluppo. 

Infatti la green economy, che gi? si preannuncia come una vera e propria rivoluzione nel campo dell?industria ed ? considerata come l?unica via di fuga per uscire dalla crisi, non solo dar? un grande apporto alla salvaguardia dell?ambiente ma creer? anche milioni di posti di lavoro.


Stiamo, infatti assistendo ad una nuova forma di progresso con importanti trasformazioni in atto e in ogni settore della nostra economia, dall?agricoltura all?edilizia, dall?energia ai trasporti, dal turismo alla finanza e alla gestione dei rifiuti e tutto questo non segna che l?inizio di nuova era che fin da adesso gi? anticipa le scelte politiche future.

Pertanto si rende necessario ripensare completamente la politica trasformando l?arretratezza e il sottosviluppo in una concreta opportunit? di crescita economica.
Basta con la politica che nega l?evidenza, legata al clientelismo nefasto dei partiti, la politica dei falsi organismi di sviluppo, dei centri di potere, dei privilegi e questo eterno girare a vuoto intorno alle grandi questioni, che stanno a cuore solo ai politici e che non producono mai niente di buono se non realt? economiche stagnanti. 

Quindi basta con i piani regolatori a colpi di varianti, basta con il proliferare dei centri commerciali senza senso, basta con l?ampliamento di periferie frutto solo di speculazione errate ma basta anche con il considerare l?edilizia l?unico settore in grado di produrre sviluppo e occupazione se non vogliano creare altre tragedie con altri fallimenti.

Peraltro questa ? una politica destinata ad avere il respiro corto se non possiede poi il coraggio di guardare avanti e non si pone  mai, n? problemi n?  obiettivi, anche perch? non si potr? costruire all?infinito o procedere ad un consumo indiscriminato di territorio e di risorse, mentre se vogliamo dare una prospettiva a queste aziende e quindi salvaguardare anche gli occupati, sar? opportuno aiutarle a diversificare le loro imprese,  magari cominciando a riqualificare l?esistente piuttosto che continuare a costruire inutilmente o passando dall?edilizia abitativa a quella infrastrutturale delle strade e qui la politica potrebbe dare il proprio apporto.

Quindi bisogna cambiar politica ed elaborare un altro modello di sviluppo ma per fare questo sar? indispensabile una maggiore progettualit? e lungimiranza e puntare tutto sull?innovazione e l?eccellenza, cercando di trasformare la crisi in una grande opportunit? di crescita: questa ? la grande questione culturale a cui deve dedicarsi questa nuova classe dirigente.

Pertanto, occupiamoci maggiormente della Piave, rilanciamo l?ex ospedale, acceleriamo il progetto del casello, trasformiamo i carrozzoni delle precedenti amministrazioni da strumenti di consenso in organismi di sviluppo ma riempiamo la politica di idee e programmi ed entriamo con decisione in questa nuova dimensione culturale affinch? non si possa dire che rinnovamento e metodo sia stato solamente un bluff o una trovata elettorale per assicurarsi le elezioni.

Quindi il rilancio del territorio come tema centrale di sviluppo e non solo sotto il profilo della tutela dell?ambiente o della valorizzazione culturale, ma anche come occasione di lavoro e opportunit? di crescita economica data da un migliore impiego delle risorse e da una pi? approfondita rete di rapporti tra imprese e imprenditori, indispensabile per creare un nuovo tessuto commerciale o una diversa politica economica.

In altri termini, il territorio diventa il luogo di produzione di conoscenze specifiche e di meccanismi di interazione sociale.

La galleria invece il centro di documentazione e di accoglienza del turismo capace di rilanciare il centro storico, ma anche lo strumento necessario in grado di promuovere e attivare un vasto territorio, fornendo informazione utili ai turisti, ma anche capace di curare relazioni e coordinare imprese, nonch? una fitta rete di comuni con importanti flussi turistici provenienti soprattutto da Civitavecchia e da tutto il territorio della Tuscia .
Inoltre non dimentichiamo l?ambizioso progetto politico del Mediterraneo voluto fortemente da tutti i rappresentanti dell?unione (UPM).

Un progetto di grandissimo interesse che sta diventando anche una piattaforma logistica per tutti i traffici di mare con prospettive interessanti soprattutto per quanto riguarda il settore del commercio e del turismo.

 Quindi necessita un passaggio che unisca i traffici di mare al resto dell?Italia e la galleria, nel fatto specifico potrebbe diventare un avamposto o meglio lo strumento operativo indispensabile per aprire e coordinare un corridoio del turismo tra il Mediterraneo e il centro Italia, ma anche l?organismo da cui far partire un circolo virtuoso d?efficienza determinando una vasta gamma di programmi.

Dovr? essere il soggetto che riunisce al proprio interno un centro di ricerca e di efficienza a sostegno delle aziende e in particolare delle medie e micro-imprese per guidarle nelle scelte di mercato.

Un?agenzia di promozione per la comunicazione e la valorizzazione del proprio territorio.

Un centro studi per la tutela dell?ambiente e la valorizzazione dei beni culturali.
In pratica un compromesso tra un polo tecnologico e un distretto culturale, un esempio di modernit? e innovazione in grado di tutelare e orientare un territorio in una unione intelligente tra cultura, impresa, arte, economia, tutela e valorizzazione.

 Per entrare meglio nel dettaglio dovr? essere una cooperazione tra il Crescendo e il Centro studi o pi? adeguatamente una rielaborazione dei due sistemi in un unico organismo ma con finalit? molto diverse.

Un sistema di competenze e professionalit? esteso alla comunit? di internet in una sorta di partecipazione virtuale dove, in presenza di soggetti competenti, siano previste anche forme di collaborazione esterne con interventi su specifici programmi, scambiando cos? esperienze e conoscenze e mettendo in rete una ricchezza di informazioni e professionalit? molto utile e preziosa.

Quindi l?idea di un distretto culturale a valorizzazione della Tuscia e inserito nel patto con Roma capitale potrebbe aprirci a grandi prospettive politiche e occupazionali ridando finalmente un ruolo al territorio.



Inoltre il sistema si pone come argomento di confronto fra le diverse sensibilit? e culture del territorio dando stimolo al confronto e quindi anche un elemento di apertura terapeutica alla formazione di una nuova classe dirigente.

L?attivit? prevede:

Uno studio del tessuto economico del territorio.

Un sistema di conoscenze e professionalit? in grado di rafforzare il ruolo dell?imprese grazie anche alla collaborazione con alcune universit? italiane.

 Un piano di marketing decennale eseguito nei vari settori artigianali e per tutto il territorio della Tuscia.

Una mappatura della zona con una rilevazione anagrafica delle imprese per intercettare i bisogni delle aziende.

Uno scambio dati e informazioni per collegamenti tra imprese affini o consociarsi con altre realt? industriali con l?intento di favorire soprattutto le medie e micro-imprese.
Una informativa per la penetrazione su i mercati internazionali.

Una assistenza per l?organizzazione e la partecipazione a fiere convegni etc.
Un ufficio apposito in grado di accedere all?individuazione degli strumenti necessari per richiedere fondi europei  regionali e provinciali.

Un?agenzia di promozione per la valorizzazione dell?immagine e un posizionamento qualitativo del prodotto su i mercati incluso quello turistico.

Un centro studi per la tutela dell?ambiente e la valorizzazione dei beni culturali mettendo a sistema un patrimonio di valori in sintonia con le istituzioni e le comunit? locali organizzando iniziative culturali, convegni e mostre itineranti.

Un canale televisivo per la valorizzazione del territorio e degli eventi.

Una richiesta all?Europa unita per diventare antenna europea per la rappresentanza e la cultura etrusca.

L?innovazione dunque come strumento di crescita economica sfidando le opinioni e convenzioni e acquisendo una visione pi? complessiva del territorio con un continuo riassetto dell?offerta e sviluppando alcuni principali fattori di crescita e di eccellenza ,soprattutto incrementando la cultura del marketing e promuovendo il marchio della Tuscia
L?innovazione quindi lo strumento irrinunciabile per orientare una visione di sviluppo. Un valore culturale sempre pi? apprezzato che condizioner? il futuro dell?economia e che dar? una visione del futuro, un modello che riduce e facilita l?impresa cercando di anticipare e soddisfare i bisogni del mercato.

Un organismo finanziato in gran parte dalle regioni e dai comuni ma anche aperto al capitale delle imprese private e sostenuto dalle varie fondazioni, prima che il governo centrale avvii contro di loro una prova di forza per appropriarsi delle ingentissime risorse attualmente sotto utilizzate o sciupate in finanziamenti dati a pioggia.

Inoltre la galleria rappresenta un luogo di attrazione e di richiamo per tutte le attivit? del centro storico suscitando quell?interesse dato dall?ambiente e in grado di riportare gli abitanti della periferia a passeggio sulla rupe, oltre che come valido sostegno dato all?arte e all?artigianato.

Infatti nel nostro caso, la riqualificazione dovr? avere una funzione tipicamente di richiamo, di aggregazione, di animazione e soprattutto di qualit? ambientale che insieme alla cultura, lo svago e il divertimento contribuiranno in modo decisivo alla rinascita di un progetto di risanamento urbano.

A tale scopo e in linea con questo tipo di intervento si render? necessaria una rivisitazione completa di tutta la citt?, quartiere per quartiere, osservando i punti di forza e debolezza delle varie zone con interventi strutturali,  per incrementare l?interesse e accrescere la forza di attrazione, e quindi migliorare l?afflusso dei turisti.
Il territorio dovr? curare al massimo la conservazione dell?ambiente che con l?apporto del settore turistico/ricettivo dovr? essere sempre pi? integrato da sport, natura, cultura, enogastronomia e servizi.

Inoltre, considerando l?immagine e la fortunata ubicazione accanto all?autostrada, Orvieto potrebbe anche accreditarsi come capofila del distretto e svolgere una politica territoriale a tutto campo.

Obiettivi


Mantenimento dell?esistente attraverso una politica attenta e svolta in accordo con le istituzioni nazionali, regionali, provinciali, tribunale, pretura,  stazione ferroviaria, uffici vari.

Riqualificazione delle strutture pi? importanti ex caserma Piave, ex ospedale con interventi di eccellenza.

Ricerca di nuove forme occupazionali.

Le infrastrutture con il secondo casello autostradale e la strada veloce per Viterbo.

Cartellonistica pubblicitaria da sistemare nei due sensi dell?Autostrada del Sole con la scritta Orvieto citt? d?arte o Porta della Tuscia.

Canale televisivo per la promozione del territorio e degli eventi, oltre naturalmente anche i prodotti, situato all?interno della futura galleria.

Centro fieristico (ente fiere) con presentazioni di prodotti, innovazioni su i vari temi del lavoro.
Richiesta alla comunit? europea per diventare antenna europea della cultura e la conoscenza della civilt? etrusca (comunit? europea).

Portale multimediale.  

Rete di ospitalit? turistica e di eccellenza attraverso interventi di recupero del patrimonio dei comuni e in particolare dei borghi medioevali utilizzati per ricettivit? turistica,. con iniziative di ?project finanzing?.

Il progetto consiste nella riqualificazione e gestione a rete di antichi borghi medioevali situati lungo il percorso, immersi in un patrimonio ambientale di eccezionale valore paesaggistico per una offerta di grande qualit? turistica.

Lo sviluppo della sentieristica e dell?escursionismo per la valorizzazione e promozione dell?intero territorio della Tuscia (trekking a piedi e trekking a cavallo).

Organizzazione di mostre itineranti e visite guidate alle necropoli etrusche per una migliore conoscenza dell?intero territorio.


Chiudo dicendo che qualsiasi progetto di rilancio turistico dovrebbe avere una funzione innovativa e porre l?attenzione sulle potenzialit? tra il sistema territoriale e la realt? urbana che vi risiede.

Pubblicato il: 16/06/2010

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