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Appunti per un giallo. 'Uccidete l'assessore inutile' o simile...

Nello Riscaldati

Vi sono dei momenti durante la vita, ma spesso ti capitano anche pi? volte nell'arco della stessa giornata, nei quali ogni idea che tu concepisci, non appena ti azzardi a toccarla nel senso di  tentare di metterla in pratica, sembra che ti si rivolti contro. Ti dice che non ci siamo, che non ? ancora a punto, che non ? il caso, che non si sente quella giusta in ordine alle questioni da risolvere, insomma che non ? una buona idea e che ? meglio rimandare a domani e via dicendo.

E allora ecco che, quasi di botto, ti immalinconisci pur avendo coscienza che la malinconia stessa altro non ? che il sonno di un fervore che sicuramente ha gi? lasciato segno di s? e che ogni tanto avverte il bisogno di riposare per un po'.

E magari ti interroghi pure ed ammetti che dovr? pur esserci da qualche parte un medico capace di restituire ai malinconici le scintille di passione disperse o sedate, finendo per? per concludere che forse esistono delle malattie stravaganti che consistono nel volere ci? che non si ha e che non si potr? mai avere.

 

Quasi strangolato da simili intrigate argomentazioni cerco di forza una via d'uscita come per fuggire da me stesso. E credo d'averla trovata, almeno lo spero, riconvertendo la domanda in una affermazione.

 

E cio?: Orvieto sta diventando malinconica perch? non ha molte cose che vorrebbe e che ? certa di non poter mai avere.

 

In realt? a sentire un po' in giro, sia a destra sia a sinistra, assessori, consiglieri, presidenti, segretari, militanti, lestofanti e bighelloni le cose che a Orvieto mancherebbero, e che la citt?, a detta di costoro, vorrebbe tanto avere sono decine ma parecchie decine tanto ? vero che, visto che non costa niente, ogni giorno qualcuno ne aggiunge qualcuna.

 

Dovendo a questo punto decidere un tema questa volta tentiamo di dire no ad argomentazioni politiche. Proviamo insomma a tenerci leggeri pur coscienti che queste affermazioni sono facili da enunciare ma difficili da rispettare perch? la politica tira,...eccome se tira,... ed allora ? problematico starne lontani se si vuole essere letti.

Per esempio, secondo l'uomo e la donna della strada, (absit iniuria verbis per quest'ultima), una tra le tante cose desiderate dalla citt?, quasi tutte non indispensabili perch? quelle veramente necessarie saranno s? e no una decina, sarebbe questa:

 

?perch? Orvieto, non ? mai stata scelta da un regista per ospitare una fiction a puntate di sapore giallo, sul tipo di quella del Maresciallo Rocca collocata a Viterbo o quella con Fr?ssica ospitata a Gubbio,...??

 

Cosa ci manca,...l'ambientazione,...? gli sfondi,...? O qualcuno pensa che gli orvietani, rovistando bene, non siano capaci di reperire, restaurare e presentare un vicebrigadiere o un appuntato impegnati in intelligenti ed eroiche azioni di lotta contro il crimine?

 

Ma noi possiamo addirittura fornire pure la trama.

 

Un morto, due morti, cinque morti,...? Nossignore,...? Il numero, sempre se ci saranno, perch? noi orvietani siamo in fondo dei paciocconi, sar? quello che la trama richieder?, anche se non ho difficolt? ad ammettere che questa ? una risposta di molto cretina.

 

Ma comunque ci vorranno delle vittime,..? Certo che ci vorranno,...! E chi saranno queste vittime?

 

Un colpo da maestro, per esempio, potrebbe essere quello di pensare ad un bel Sindaco, colpo che per? andrebbe collocato all'interno di un sofisticato disegno malavitoso inteso all'eliminazione in toto dei Sindaci dell'Orvietano. E perch?...direte voi,...?! Ma come perch?,...ma ? proprio qui il conquibus,...il perch?, come in tutti i romanzi gialli, si sapr? alla fine,...! Dodici Sindaci, dodici puntate in prima serata, nella tredicesima la soluzione dell'intrigo.

E dodici proprio come gli apostoli la qualcosa lascerebbe aperta anche la possibilit? di individuare un Giuda all'interno del gruppo. E sarebbe sicuramente il successo assicurato se non fosse per il fatto che liquidati o rapiti i primi tre, perch? fino a due potrebbe ancora sembrare cosa normale, gli altri si dimetterebbero in massa senza trovare successori, cio? candidati alle conseguenti elezioni, che appunto, senza candidati non potrebbero nemmeno tenersi e cos? non verrebbero eletti nuovi Sindaci, il disegno criminoso cadrebbe ed il romanzo terminerebbe cos? senza una conclusione a riprova che non avrebbe senso nemmeno il cominciare a scriverlo.

 

A questo punto allora si potrebbe ripiegare, che so, su personaggi di spicco, quelli cio? che si vedono sempre riservate le prime file nelle cerimonie pubbliche. Ma anche queste figure, capito il marchingegno del piano, diventerebbero fin troppo sospettose e prudenti con la conseguenza che nessuno pi? si siederebbe su dette poltrone facendosi naturalmente precedere da una lettera accampante improrogabili precedenti impegni o certificante improvvise indisposizioni. E cos? anche questa sarebbe una trama impossibile perch? alcuni personaggi, fuggendo dalla penna di chi li descrive, lascerebbero dei vuoti e priverebbero di senso l'intreccio della vicenda.

 

Coinvolgiamo allora uno dei tanti Presidenti dei quali ? cos? ricca la nostra citt?,...? S?, ma a quale scopo,...? Estorsione, direte voi,...e sarebbe anche logico per una banda operante in queste zone perch? per sistemare i rapiti avrebbe a disposizione nientemeno che la vicinissima, scomoda ma ottima macchia dell'Elmo ricca di cinghiali, di volpi, di lupi e di formiconi. Vale a dire ?Jurassic Park?.

 

-S?, ma chi pagherebbe il riscatto,..?- si chiedono angosciati, sia la madre di famiglia che si sente sicura vicino al suo uomo nella sua comoda casa protetta, sia il viandante notturno senza ombrello impegnato nella disperata ricerca di un riparo sotto l'imminenza di un grosso temporale.

 

Forse il Comune,...?! Ma per carit?,..!Intanto non spetta a lui ma, anche se volesse farlo, dovrebbe quanto meno riuscire a vendere, e ci teniamo bassi, la met? del Palazzo che lo ospita o a far pagare ai cittadini un tanto al chilo l'immondizia prodotta, a mettere una tassa sugli ombrelli aperti per occupazione di spazio pubblico, un' altra per l'accesso alla Gonfaloniera, o a trovare il coraggio di ridurre le spese correnti non a chiacchiere, ma facendoci ascoltare il concerto del tintinnare degli euroni e degli eurelli ricavati dai tagli praticati in bilancio naturalmente e soprattutto senza far soffrire la cultura (quando ? cultura) tenendo presente che la medesima non si identifica nella quantit? ma si manifesta sempre nel profumo della qualit?.

Incidentalmente voglio rendere noto al popolo e al Comune che  il Sindaco Casasole, in caso di chiusura definitiva, della Scuola di Musica a lui intitolata, mantenendo invece intatti altri sprechi pseudoculturali, dar? disposizione affinch? venga praticato al Sindaco in carica lo scherzo cinese del peso sullo stomaco, sensazione derivante da una pietra legata in un posto particolare. 'Tento ti,..!

 

Allora il riscatto lo pagher? forse una Banca,..?! Una di quelle banche cos? massicciamente presenti a Orvieto da farla rassomigliare a Zurigo, a Francoforte o, nella peggiore delle ipotesi, ad una delle isole Cayman, e dove, quando vai l?, lavato, stirato, pettinato, profumato e col vestito della festa a chiedere un prestito, magari di 3.000 euro, prima di sentirti dire ?s'accomodi?, ti viene chiesto: ?come sta?, ?quanti anni ha?, ?quanto guadagna?, ?e riesce almeno a sfamarsi?, ed altre sciocchezzuole del genere.

 

Oppure vogliamo orientarci sul giallo politico,...? E io tanto l' avevo detto che, gira gira, prima o poi, si sarebbe ancora una volta andati a battere a questo portone!

 

Immaginiamo allora due titoli: ?Omicidio sotto il Terzo Arco?, oppure ?Uccidete l'Assessore inutile?,...che ne dite? Magari per? rendendoli un po' meno truculenti come, per esempio, ?Buio pesto sotto il Terzo Arco? e ?Ultimo saluto all'Assessore inutile?.

 

Ora noi, tanto bene, di archi ne abbiamo quanti ne vogliamo: abbiamo quelli del Comune, quelli del Foro Boario, quelli di S.Andrea, abbiamo gli arcacci, l'arco di Calanga ed altri siti ancora,...un Assessore inutile dovr? pur esserci,...(e difatti a stretto giro mi confermano che c'?),...e dunque non ci resterebbe altro che da scegliere. Per quanto riguarda gli archi il problema potrebbe sorgere fin dall'inizio col chiedersi se il terzo arco vada contato a partire da destra o da sinistra perch? questo particolare, come ?  ovvio che sia in un romanzo giallo, lo conosce solo il potenziale assassino.

 

Ebbene scegliamo dunque l'Assessore e immaginiamo, come assaggio, la scena dove i medesimi, venuti a conoscenza che ipotizzati terroristi stanno dando la caccia per eliminarlo a quello che fra loro viene giudicato del tutto inutile, dovranno porre a se stessi proprio la domanda che d? il titolo a tutta la vicenda e cio?: chi ? l'assessore inutile?

Dopo un lungo cogitare, dopo calibrati grattamenti di barba e sfulinature di nasi, dopo prolungati sguardi nel vuoto costoro si scruteranno, si specchieranno e trarranno tutti le stesse conclusioni. Sentiamo il primo:

 

-Io non sono un assessore inutile. Io mi alzo prima di giorno, ispeziono la citt? senza darlo a vedere e prendo appunti, telefono, incontro gente, dibatto, puntualizzo, rassicuro, visiono pratiche, correggo e firmo, insomma dietro alle cose io ci perdo tempo e guardo sempre e solamente all'utile del popolo. Ergo, non sono un assessore inutile. Sar? uno di questi bellimbusti a doversela vedere con i terroristi, e, lasciatemelo dire, costui se lo merita, eccome se se lo merita!-

 

Poco distante, non pi? di due metri, un collega sta anche lui facendo l'inventario:

 

-Inutile io,...ma scherziamo,...! Io non mi fermo un minuto e ci rimetto pure di saccoccia...! Io comunico, presiedo, medio, ribadisco, rabbonisco, armonizzo, esorto ed inauguro,...ma scherziamo, ma lo so solo io si quante sudature, quanti bocconi amari e quante liticate la sera con mia moglie,..!-

 

E poi di spalle, una figura che data l'oscurit? non riconosciamo  ma della quale avvertiamo a fatica la voce bisbigliare:

 

-Io, forse ? vero  qualche volta,...come tutti per?,...il fatto ? che mi prende sonno e quando torno in me le idee mi vanno in corto e poi tutte quelle carte, mamma mia che confusione, e poi le firme,...al dritto, a rovescio, in duplice e in triplice copia,...io ne metto sempre una in pi? per sicurezza! Poi presiedo le cerimonie, non perdo un Consiglio, che cosa pi? pallosa al mondo non ? dato concepire.  Aggiungo che chiudo sempre le porte, spengo le lampadine, lascio pulito il bagno, vesto benino, saluto e ringrazio, e dunque che cosa si pu? pretendere di pi? da un assessore di prima nomina,..! Magari si comportassero cos? i miei colleghi! Nell'insieme, insomma, io mi ritengo utile!-

 

Intanto il Sindaco, che si era riservato un paio di deleghe e pertanto era un po' assessore anche lui, venuto a conoscenza della situazione, si premur? di rimettere ad altri componenti della Giunta gli incarichi ricoperti liberandosi cos? di quella qualifica diventata improvvisamente cos? pericolosa.

Fonti solitamente bene informate riferiscono inoltre che appunto il Sindaco avrebbe preso le sue decisioni dopo una notte insonne e dopo il minuzioso esame di un sondaggio riservatissimo inerente la sua inutilit? politico-amministrativa o meno.

 

Altra scena, questa forse n po' comica, sarebbe quella che coglie gli assessori in piazza, in strada o al bar nei momenti nei quali vengono salutati da amici, conoscenti e clienti. I meschini ogni volta che si sentono dire ?Ti saluto,..!?, avvertono la sensazione di una trafittura tra stomaco e schiena cos? come succede in chi cade vittima del ?colpo della strega?, perch? la mente di costoro corre subito al titolo della vicenda  che, lo ricordiamo, ? ?Ultimo saluto all'assessore  inutile!?

 

E poi, immenso e suggestivo, il sospiro di sollievo tirato da tutti gli interessati presenti in riunione in Comune quel pomeriggio in cui uno di loro tard? ad arrivare, e non arriv? e non telefon? nemmeno.

 

-E' fatta!- si dissero in silenzio- Io ho sempre pensato che costui fosse un abusivo della politica! In fondo ? stata fatta un po' di pulizia e, se vogliamo dirla tutta fino in fondo, di questa pulizia c'era un grande bisogno! Ora staremo tutti pi? larghi e pi? comodi e lavoreremo pi? fattivamente per il bene del popolo!-

 

Ma la delusione fu enorme quando, verso le 21, mentre scendevano con leggerezza e di buon passo le scale del Palazzo del Comune  ritenendosi liberati dall'enorme peso di una sentenza capitale, scorsero la sua ombra stagliarsi nell'arco del portone e udirono la sua voce chiedere:

 

-Ma non dovevamo vederci alle nove,..?-

 

Ma a questo punto per? facciamo basta perch? altrimenti rischiamo di provocare una grossa caduta della suspence e di conseguenza dell'audience.

In fondo si voleva solo dimostrare come Orvieto potrebbe benissimo diventare il palcoscenico di un giallo.

La citt? difatti ha tutto: i vicoli stretti e bui, gli angoli morti, qualche gatto nero, le strade deserte sia al mattino che di sera, a notte fonda sembra poi una citt? in  quarantena, la nebbia quando c'?, e c'? spesso, a detta di molti esperti ? molto peggiore anche di quella londinese. Insomma, levato Scotland Yard, ci sarebbe anche molto di pi? del necessario per concepire un thriller con le carte in regola.

Anche i personaggi ci sono tutti, basta saperli identificare, farli muovere e farli parlare e dunque la voglia di scriverci sopra qualcosa, sponsor e mercato permettendo, ? davvero, davvero forte.

 

E non sarebbe cosa sconveniente il farlo anche perch? una piccola citt? come la nostra che non dorme affatto il sonno dei giusti, ma piuttosto quello degli imprudenti, degli astuti, dei negligenti e dei chiacchieroni, potrebbe essere non dico risvegliata, ma almeno scossa dal suo letargo col renderla partecipe di vicende in apparenza leggere ma che offrono l'estro per evidenziare e raccontare cose che, se affogate nel silenzio, finirebbero fagocitate da qualche anfratto rossastro di questo magma composito che ci ha visti nascere e vivere e che tutti noi, per comodit? e con amore, chiamiamo ?Tufo?.

Pubblicato il: 14/06/2010

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