ORVIETO. AVANTI COSI' !
Massimo Gnagnarini - UDC
Era il 16 gennaio 2010 quando l' UDC si present? in conferenza stampa a Palazzo dei Sette con una sua proposta di bilancio 2010 per il Comune di Orvieto.
Da mesi andavamo denunciando l'entit? del deficit strutturale quantificato in 8 ML di euro scontrandoci con l'omert? e l'incredulit? spesso trasversali che venivano riservate ai risultati delle nostre analisi.
Suggerivamo per il riequilibrio del deficit i seguenti provvedimenti strutturali: Tagli per 1,5 Ml nel comparto cultura / 0,5 Ml di spese di funzionamento /1 Ml relativo allo swap con la RBS e nuove entrate per 0,5 Ml dai beni culturali / 1,5 Ml dai parcheggi / 1 Ml comparto rifiuti e energia.
Oggi ci piace ritrovare nel testo definitivo del bilancio 2010 all'esame del consiglio il 18 giugno prossimo : 1,48 Ml di tagli nel comparto cultura / 0,48 Ml di tagli alle spese di funzionamento / 1 Ml dai rifiuti oltre a 0,25 Ml di maggiori proventi dai beni culturali / 1,3 Ml dai parcheggi ( media dei tre anni 2.8 Ml il I?, 0,5 Ml il II? e 0,5 Ml il III?). Manca il taglio alla RBS per il quale non ? ancora stato preparato l'opportuno ricorso.
Circa le decisioni sulla ex Caserma Piave viene riaffermato il principio del mantenimento in capo al Comune della destinazione d'uso dell'area e resta quindi ancora da scegliere la forma pi? conveniente per la ricaduta positiva sulle casse comunali aspetto questo pienamente compatibile con la procedura di "cartolarizzazione" del bene cos? come proposto e dettagliato dall'UDC.
Significa che avevamo visto giusto e del resto ? stata in questa direzione che abbiamo sempre lavorato in tutte le sedi politiche e tecniche in cui si ? discusso in questi mesi.
Ma come dice il detto ? chi si loda si sbroda? cos? ? bene mitigare gli entusiasmi e rimandare a settembre , in occasione della verifica di bilancio, lo scioglimento di altri nodi cruciali e l'adozione di altre decisioni necessarie per il reale risanamento dei conti.
In particolare riteniamo una leva fondamentale il riordino del personale in funzione della ripresa in gestione diretta di alcuni servizi e attivit? compresi i parcheggi qualora il bando di gara per la loro esternalizzazione non avesse successo. Cos? per la gestione economica dei beni culturali e dei servizi turistici. Tutto questo serve per aumentare la redditivit? di questi asset e per renderla strutturale mentre, in questa fase, ? stato possibile iscriverli in bilancio per lo pi? in termini di mere entrate straordinarie.
Non c'? dubbio, comunque, che quella imboccata sia la strada per il risanamento insieme ad altre iniziative importanti che sono emerse: dalla mozione Leoni (PDL) sul recupero dell'evasione delle imposte e dei tributi ai suggerimenti del PD sui nuovi impianti energetici.
Si pu? dire che da uno a cento resta ancora da fare settanta. Ma in economia spesso conta di pi? il trend che i numeri. E non c'? dubbio che con Toni Concina c'? stata una inversione del trend negativo degli ultimi bilanci e l'avvio di una nuova fase virtuosa che va perfezionata e perseguita. Ma soprattutto ci? ? avvenuto in modo condiviso tra tutte le maggiori forze politiche cittadine e questo deve essere assolutamente preservato almeno per qualche altro anno.
Infine, gi? a gennaio scorso, non c'era sfuggita neanche la preoccupazione del cosiddetto quadro politico all'interno del quale ci si muoveva. Cos? eravamo gi? convinti che dopo le idee, i contributi e i confronti si dovesse aprire una fase gestionale dove l'esecutivo , la giunta comunale dovesse rimodellarsi su quell'ampia maggioranza individuata come Patto per Orvieto.
Piace notare che tale passaggio oggi sembra esser condiviso e auspicato da pi? parti. Naturalmente spetta al Sindaco valutare ed eventualmente procedere.
Pubblicato il: 09/06/2010