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Palombella addio

Pier Luigi Leoni



All?avvicinarsi del rito della Palombella, ? scattata di nuovo la sensibilit? morbosa delle animaliste e degli animalisti. La passeggiata coatta della bianca colomba ? ancora nel mirino. Anche nella versione banalotta della gabbietta di plastica trasparente.

? per fare contenta gente del genere che il nostro affollato e strapagato parlamento nazionale ha varato leggi demenziali sugli animali, tra le quali eccelle quella sui cani randagi.

Forse non tutti sanno che i cani senza padrone non possono essere pi? soppressi, a meno che non siano irrimediabilmente ammalati, neppure quando si sia accertato che nessuno ? disposto a prenderli gratuitamente. Devono essere vaccinati, castrati e concentrati in canili a spese dei comuni. Chi ama e conosce i cani, come il sottoscritto, sa che questi meravigliosi animali, i pi? adatti per natura alla domesticit?, quando non hanno un padrone sono peggio di niente, sono esseri viventi che aspettano soffrendo la morte.

Il buon senso induce al boicottaggio di una legge del genere. La amministrazioni comunali trovano solitamente insensato spendere un mucchio di soldi per mantenere queste povere e inutili bestie. Si rassegnano a costruire canili solo quando la regione scuce i soldi e associazioni di anime candide, che sperano di passarci il tempo, o nullafacenti che sperano di sbarcare il lunario, o veri e propri farabutti speculatori, premono per l?allestimento di questi campi di concentramento. Gli scandali e i  servizi televisivi su raccapriccianti situazioni, che coinvolgono anche canili foraggiati dai comuni, sono all?ordine del giorno. Le amministrazioni pubbliche sono ovviamente molto pigre nella cattura dei cani randagi, ma a popolare i canili ci pensano coloro a cui conviene mantenerli pieni, anzi traboccanti. Intanto il comune ? obbligato a pagare la retta. Non c?? niente di pi? facile che trovare un vero o presunto cane abbandonato o una cucciolata d?ignota provenienza. Ovviamente i cani ricoverati sono disponibili per l?adozione, ma quelli che entrano tendono a superare quelli che escono vivi o morti. E poi, quando si sia costruito un costoso e redditizio impianto, bisogner? pure mantenerlo in efficienza.

Fatta la legge, fatto il casino.

Ma le animaliste e gli animalisti dicono che ? una legge sacrosanta.

Tutta questa tiritera per spiegare con chi abbiamo a che fare.

Nel caso della Palombella per? c?? qualcosa di pi?. C?? il livore contro la religione cattolica, che ? diventato fenomeno di massa grazie alle abbondanti semine che hanno fatto, nell?ordine, gli eretici, i protestanti, gl?illuministi, i positivisti, i massoni, i socialisti, i comunisti, i fascisti e i nazionalsocialisti.

Tutti hanno promesso il paradiso in terra e tutti sono andati a farsi fottere. Mentre la Chiesa cattolica ancora pontifica.

Ebbene, la Palombella simboleggia tradizionalmente lo Spirito Santo, che ? la presenza di Dio fra noi. Non ? la tradizione che viene contestata, ? ci? che la tradizione simboleggia. La festa pu? continuare, con la banda e i mortaretti, ma a scendere lungo via Maitani dev?essere un pezzo di coccio.  Poi si faranno quattro risate. Altro che amore per gli animali. Hanno mai visto come le brave donne del popolo ammazzano i colombi? Li afferrano per l?attaccatura delle ali e, col pollice e l?indice, acciaccano il piccolo cervello. Altro che scarrozzata  in via Maitani dentro un tubo di plastica. Ma le animaliste e gli animalisti non frequentano i puzzolenti pollai e le altrettanto schifose colombaie del popolo. 

Pubblicato il: 22/05/2010

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