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Storie di 'mansueti' e di 'insaziabili predatori'

Dante Freddi

?La politica, anche a Orvieto, non ? pi? quella prateria che era una volta, dove convivevano creature mansuete e insaziabili predatori?.
Questa metafora di Massimo Gnagnarini mi piace.
L?ha proposta nel commento ad un articolo, in risposta ad un vecchio comunista che immagina che la politica sia ancora fatta da parti e da conseguenti partiti, con i loro riti consunti e le loro modalit? di comportamento. Lui dichiara che la politica ? lo strumento per regolare  i rapporti tra gli uomini, che altrimenti si sgozzerebbero. Insomma, la politica servirebbe a controllare l?homo homini lupus che ? in noi, ? un?attivit? nobile  ed ? ovviamente un agire per ?forti?, che di sovente per? si trasformano in insaziabili predatori per approvvigionare s? ed il gruppo.
Diamine, in questa fotografia c?? la storia d?Italia di ieri e di oggi.
Gli insaziabili predatori non sono cattivi, credono che sia giusto occuparsi degli altri e naturalmente predano anche per i seguaci, perch? chi ? sazio continuer? ad ubbidire, caccer? anche nelle posizioni pi? scomode e si accontenter? delle parti meno pregiate della cacciagione.
Ma oggi, anche da noi, i mansueti non si accontentano, rifiutano l?arrogante tutela dei forti, vogliono perfino la giustizia, una prateria pi? sicura e la roba pi? abbondante.
I vecchi lupi che cercano affannosamente di organizzare la caccia risultano patetici, perch? tutti sanno che sempre la preda migliore ? stata per loro e per i loro cuccioli, nessun agnello crede pi? alle loro favole.
Le ?creature mansuete? si sono stancate, perch? non ? rimasto pi? nulla  da dividere, ? stato razziato tutto e le strategie di caccia non funzionano.

Mentre leggete, evocate nomi e volti, ricordi e storie sentite e sapute. I lupi di ieri e di oggi li vedete ancora scorrazzare, ma con i mansueti che li rincorrono. E li raggiungeranno.

Pubblicato il: 13/05/2010

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