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A proposito di caserma Piave e centro commerciale. Gennaio 2005

Gianni Cardinali

Rigiriamo ai lettori la lettera che segue che ci ha inviato Gianni Cardinali a proposito della caserma Piave. C?? anche una breve introduzione dell?autore.

?In questi giorni sono comparsi articoli e servizi riguardo alla caserma Piave e le sue destinazioni. Per pura curiosit? vi ripropongo quanto scrissi nel 2005 quando il parcheggio di via Roma era ancora in contenzioso e quando si discuteva molto del nuovo centro commerciale presso l'ingresso autostradale. Quella lettera fu pubblicata e ricevette l'appoggio soltanto di Fabrizio Cortoni allora consigliere comunale. Fu liquidata in malo modo dalle associazioni dei commercianti e, naturalmente, non ricevette alcun riscontro da parte delle autorit? a  cui fu inviata. Cordiali saluti. Gianni Cardinali?

Al Sig. Sindaco

Dr. Stefano Mocio

            ORVIETO

E, p.c.

Al Presidente

Risorse per Orvieto

Prof. Franco Raimondo Barbatella

            ORVIETO

Gentile Sig. Sindaco,

la recente sentenza del TAR dell?Umbria, con la quale, di fatto, si ? consumata una sconfitta amministrativa del Comune di Orvieto riguardo all?ipotesi di parcheggio pluripiano in via Roma, ancora una volta dovrebbe servire per riflettere pi? e meglio su un progetto discutibile, indipendentemente dalla vittoria politica di Conticelli.

Il progetto di parcheggio, se si pu? definire progetto, non ? altro che una ?fotocopia? di quello realizzato a Porta Romana o di quelli realizzati in varie citt? dell?Umbria, dalle stesse ?mani?.

Risparmi notevoli, creativit? zero, nulla a che vedere con un parcheggio sotterraneo, ecc.: un grave errore imperdonabile!.

Aggiungendo che si tratterebbe di intervento in contraddizione con il tanto decantato piano di mobilit? alternativa che, quando fu ipotizzato, prevedeva un parcheggio veramente sotterraneo, ad un piano, per trecento auto, al fine di sistemare le situazioni di coloro che, nel centro storico, tendono a parcheggiare in ogni dove.

Ebbene, oggi, a ben vedere e con la disponibilit? della ex caserma Piave, con gli stessi soldi e con lo stesso ?progetto?, si potrebbe realizzare un parcheggio di quel tipo scavando la piazza d?armi.

Esiste una superficie analoga, con materiali di riporto dei lavori fatti in occasione della costruzione della caserma, con ?fossati? che consentirebbero le necessarie prese d?aria di un parcheggio non sotterraneo, in una posizione strategica rispetto ad un ingresso principale della citt?.

Insomma, tutte le condizioni per non giustificare un intervento che, cos? come ? stato impostato, si presta ad una forte protesta di opinione e ad una pesante critica alla progettazione.

Rimanere rigidi su posizioni pregresse, appellandosi al piano regolatore, facendo finta che in questi ultimi anni non sia accaduto nulla, sarebbe veramente colpevole, tanto pi? che un intervento del genere faciliterebbe qualsiasi prospettiva si ravvisasse per la caserma.

Se poi volessimo tentare di volare un po? pi? alto, potremmo fare riflessioni pi? complesse e che dovrebbero far discutere molto pi? di quanto non stiamo facendo in questo periodo.

Tra i tanti fronti aperti e non ancora chiusi di questi ultimi anni, c?? anche quello di un importante centro commerciale.

Anche in quel caso, come per via Roma, i contenziosi sono aperti e l?obbiettivo di realizzarlo poco dopo l?uscita dell?autostrada sembra sempre pi? lontano.

A prescindere dal luogo e dai contenziosi, non c?? dubbio che la tendenza ? quella di fare centri commerciali alle porte delle citt?, con mega parcheggi e con attrazioni che spingono molti a socializzare in questi posti piuttosto che nelle piazze o nelle strade ricche di commercio di una volta.

Per molti di noi ? drammatico o triste, ma stiamo trattando della realt? e non si pu? prescindere dal fatto che il commercio ? ancora fondamentale, pur con queste degradazioni, per richiamare gente e, magari, farla incontrare. E? un caso che una volta ci si incontrava per il corso durante una passeggiata, anche con le vetrine in vista, mentre oggi ci si incontra alla coop?

Proviamo ad immaginare una alternativa, in contro tendenza: il centro storico di Orvieto con questa enorme caserma dismessa ce ne offre l?opportunit?.

Supponiamo che un grosso complesso commerciale, ricco di liquidit? e lungimiranza, offra alla citt? di Orvieto di sperimentare l?opportunit? economica di realizzare un centro commerciale ed un parcheggio sotterraneo a due piani nella caserma Piave.

Tutto il piano terra ? gi? fisiologicamente predisposto grazie alle destinazioni precedenti: grandi cucine, enormi refettori, ecc. In pi?, e non guasta, c?? anche un porticato per passeggiare. Non ? bello, ma uno studio di architettura in gamba ci si potrebbe divertire. Del parcheggio si ? gi? detto e rimarrebbe del denaro per realizzare il parcheggio sotterraneo (vero!!) in via Roma. Tutta l?area verrebbe ridisegnata ed acquisterebbe dignit? di vita aggregata. Chi venisse ad acquistare, invece di andare in un posto squallido si riavvicinerebbe ad uno splendido centro storico, dove i singoli commercianti di Corso Cavour o di via del Duomo, si dovrebbero dar  da fare per offrire mercanzie diverse da quelle di un supermercato, dove si recupererebbe il piacere di incontrarsi, quasi come una volta.

Qualcuno si chieder?: con tutto il resto della vecchia caserma? A maggior ragione si potranno fare interventi intelligenti ed economicamente vantaggiosi. Il centro commerciale non precluderebbe assolutamente nulla e, chiss?, si potrebbe aprire tutta una nuova stagione per una Orvieto oggi molto appannata e debole.

Con cordialit?.

Gianni Cardinali

Orvieto, 17 gennaio 2005

Pubblicato il: 13/05/2010

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