Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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COOPERARE per COMPETERE

Valentino Filippetti

Il terremoto finanziario che ha portato l?Europa sull?orlo del baratro ha fatto passare in secondo piano alcuni eventi di grande interesse per il nostro paese.

Tra questi c?? sicuramente la nascita di RETE IMPRESE ITALIA.

Si tratta di un nuovo soggetto unitario delle piccole e medie imprese nato dalla volont? di Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, CNA, Casartigiani che rappresenta piu? di 2 milioni aziende dell?artigianato e del commercio.

I ? piccoli? si mettono insieme per far pesare la loro opinione sulle politiche del governo che spesso sente solo la voce della Confindustria ed a volte neanche quella.

RETE IMPRESE ITALIA avr? un radicamento territoriale  ed  un portavoce unico a rotazione ogni sei mesi a cominciare da Carlo Sangalli, della Confcommercio.

Nascer? anche una fondazione guidata dal presidente del CENSIS Giuseppe De Rita con compiti di coordinamento e di ricerca

Il vuoto politico sta producendo fenomeni fino a qualche tempo fa impensabili. La collaborazione e la cooperazione tra le varie organizzazioni del commercio e dell?artigianato indica una profonda esigenza di superare vecchie diatribe e la necessit? di lavorare insieme per  salvare l'Italia ed  il suo tessuto economico e sociale.

Un paese in grande difficolt?, che fino ed oggi ha evitato la bancarotta grazie all'euro e alle politiche di rigore di Padoa Schioppa.

Un paese che deve produrre di pi? con meno spechi e poi giustizia ed efficienza. La nascita della 'Rete Imprese Italia' ? un passo incoraggiante, pu? aiutare una concertazione rinnovata che pu? servire a creare un nuovo spirito civico, indispensabile per superare la crisi.

Questo messaggio verr? raccolto in periferia ? Verr? raccolto in Umbria e ad Orvieto.

La nostra citt? sta vivendo un momento drammatico. La mala gestione degli ultimi anni ha prodotto un deficit serio. I cittadini hanno reagito a tutto questo scegliendo una nuova guida politica per la citt? senza per? dare fiducia alle forze del centro destra.

Ormai da sei mesi si attende inutilmente una proposta sul bilancio di previsione 2010, le continue risse nel centro destra non hanno permesso di raccogliere e mettere a frutto la disponibilit? offerta dal centro sinistra.

Nel frattempo la crisi si aggrava. Il bilancio preventivo diventa consuntivo di un fallimento che vede decine di milioni di scoperto verso fornitori e creditori vari e la completa assenza di programmazione.

Tutto questo presa come un macigno su una citt? prevalentemente basata sul commercio , sul turismo e sull'artigianato.

Perci? ? necessario che queste categorie come del resto i sindacati facciano sentire la propria voce che pure si era alzata forte per una pagliacciata come il fantomatico ?Patto con Roma?.

La citt? di Orvieto non pu? aspettare che ci si metta d'accordo su come e a chi vendere la ex Caserma Piave.

C'? bisogno di ridare una boccata d'ossigeno all'economia da subito, partecipando alle scelte regionali e provinciali e attivando progetti e programmi che facciano economia e producano ricchezza.

Questo ? quello che chiede a Roma Rete Imprese Italia. Vale anche per Orvieto?

Pubblicato il: 11/05/2010

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