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Il Pd nel 2010 come il Pci nel 1975?

Paolo Borrello

Nel 1975 il PCI orvietano si trov? di fronte a problemi di notevole rilievo, anche se di diversa natura rispetto a quelli che contraddistinguono attualmente il PD.

In quell?anno fu allora eletto come segretario di zona (il PCI in quel periodo aveva organismi comprensoriali e non comunali almeno per quanto concerne Orvieto) un moralizzatore-pacificatore nella persona di Osvaldo Sarri, il quale svolse egregiamente il suo compito. I guai maggiori li incontr? successivamente quando divent? suocero di Fausto Galanello (scherzo ovviamente!).

Ma a parte l?elezione di Sarri, furono candidati alle elezioni comunali, sempre del 1975, due giovani professori, Franco Barbabella e Adriano Casasole, prima come indipendenti di sinistra, appartenenti al circolo Astrolabio costituito dal senatore Luigi Anderlini che per diverse legislature fu il senatore eletto nel collegio di Orvieto, Anderlini che guidava a livello nazionale il gruppo della sinistra indipendente.

Successivamente Barbabella e Casasole aderirono al PCI, ma soprattutto diventarono amministratori comunali, prima Casasole, come assessore alla cultura e poi Barbabella come assessore all?economia. Nel 1980 poi Barbabella divent? Sindaco di Orvieto.

Barbabella e Casasole elevarono notevolmente il livello qualitativo dell?azione politico-amministrava del PCI nel Comune di Orvieto, diventando oggettivamente i protagonisti del cosiddetto ?Progetto Orvieto?. I due, nonostante gli ostacoli cui si trovarono di fronte e nonostante i loro errori, che ci furono comunque, hanno fornito un notevole contributo, di portata storica a mio avviso, per migliorare le stesse condizioni di vita della popolazione orvietana.

Peraltro la loro attivit? convinse molti giovani ad aderire al PCI, tra i quali il sottoscritto, che nel 1982 fu accolto entusiasticamente all?interno di questo partito (non riesco ancora a capire perch? nel corso degli anni l?entusiasmo si ridusse costantemente e progressivamente?).

Nel 2010 il PD di Orvieto ha di nuovo problemi di non poco conto, anche se di natura diversa. Peraltro su questi problemi ha inciso e incide la stessa situazione di crisi attraversata dal PD a livello nazionale.

Io, in modo provocatorio, in una precedente nota, ho avanzato la proposta del commissariamento.

E? del tutto evidente, in realt?, che sarebbe preferibile una scelta meno traumatica, se le elezioni per il rinnovo degli organismi comunali del PD potranno svolgersi, come sembra, entro pochi mesi, ma ritengo che si dovrebbe tentare di realizzare un?operazione simile a quella compiuta nel 1975 dal PCI. Quindi un segretario moralizzatore-pacificatore, e competente, anche in questo caso, e il tentativo di utilizzare risorse umane, anche esterne al PD, sia per il partito che per il gruppo consiliare, che contribuiscano ad innalzare la qualit? delle proposte politico-amministrative e chiss? se sar? possibile di nuovo  iniziare un nuovo ciclo virtuoso che, soprattutto, sia utile per promuovere lo sviluppo della nostra citt?.

E? del tutto evidente che la situazione politica, culturale, sociale, a livello nazionale e a livello locale, ? molto diversa oggi rispetto al 1975. Un solo elemento ? sufficiente citare: attualmente il numero delle persone che si impegnano politicamente ? notevolmente inferiore al passato e l?impegno politico si manifesta quasi esclusivamente all?interno dei partiti e al momento delle elezioni, essendo divenuti i partiti, non solo il PD, prevalentemente dei grandi o piccoli comitati elettorali.

Quindi potrebbe verificarsi che non si riesca ad individuare n? il segretario moralizzatore-pacificatore n? persone nuove e competenti disponibili ad impegnarsi politicamente.

A mio avviso, comunque, sarebbe opportuno provarci. Yes, we can?

Pubblicato il: 27/04/2010

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