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Bilancio comunale: la soluzione della 'bad company'

Massimo Gnagnarini - UDC

Roma ha un commissario per i debiti accumulati dalle amministrazioni passate e Alemanno ? il sindaco che governa la citt? senza, buon per lui, dover tener conto dei debiti.
Se cos? fosse anche per Orvieto, Concina potrebbe governare senza tagliare i fondi alla Scuola di musica, al Teatro e cos? via. Anzi attraverso l'ottimizzazione delle entrate, cos? come sono gi? state individuate nell'attuale fase di elaborazione del bilancio, egli potrebbe addirittura aumentare i contributi del comune a queste e ad altre attivit? sociali e culturali.
La trovata romana ? per natura simile a quella per Alitalia: si scorporano i debiti e le attivit? passive vengono ad esser conferite alla cosiddetta ?bad company? di cui un commissario nominato provveder? alla liquidazione attraverso la vendita dei beni patrimoniali e degli ?asset? dismessi.
Propongo che il sindaco di Orvieto nomini un suo delegato, da scegliere tra quelli che c'erano prima, per lo scorporo debiti del Comune e per la loro estinzione attraverso la vendita della ex caserma Piave.
La proposta ? seria e pu? esser presentata e discussa al prossimo consiglio comunale del 26 aprile.
In questo modo il sindaco e la sua compagine di governo potranno misurarsi nella compilazione di un bilancio di previsione che otterr?, ne sono certo, il plauso e la soddisfazione non solo di tutti i cittadini e soprattutto dei tanti interessi che orbitano intorno al bilancio comunale, ma, soprattutto, del Partito Democratico che pure tanto ha a cuore i cittadini e gli interessi diretti e personali di molti di essi.

Pubblicato il: 15/04/2010

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