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La musica non c'entra niente

Leonardo Riscaldati

Ho firmato anch'io. Ho firmato perch? sono fermamente convinto che la mia citt? debba essere viva. Ho firmato perch? il fine settimana mi piace stare in giro fino a tardi. Mi piace vedere gente, ascoltare musica, bere, parlare, fare due risate, stare in allegria con gli amici. Ho firmato perch? ? semplicemente assurdo che si dia la colpa alla musica.

 

Ad Orvieto in ogni locale transita e staziona un tipo di clientela specifica. Avviene cos? ovunque. In alcuni posti ci vanno persone pi? grandi, in altri ci vanno i pi? giovani. Ci si ritrova, ci si riconosce. E allora parliamoci chiaro, una volta per tutte. Questo fine settimana dove sono avvenuti i danneggiamenti? In Via San Leonardo. Guarda caso nei pressi del locale frequentato esclusivamente dai giovanissimi. Nella via dove stazionano ogni fine settimana i gruppetti dei pi? giovani. Diciamo, all'incirca, di et? compresa tra i 16 e i 20 anni. Lo so, li vedo, ci passo.

 

Insomma, i problemi sono avvenuti tra Carraro e la trattoria del Moro. Significher? qualcosa questo oppure no? Mi sembrerebbe un elemento da non sottovalutare. Non credo serva Sherlock Holmes e il suo metodo logico-deduttivo per tirare le somme e capire che nella questione la musica non c'entra niente, ma che forse il problema sia un altro, e che altri potrebbero essere i metodi per affrontarlo.

 

Forse basterebbe, come avviene in altre localit?, far vedere in giro delle forze dell'ordine in divisa a piedi nei pressi dei luoghi critici, con lo scopo di creare un deterrente. Oppure sarebbe ora di mettere ste cavolo di telecamere nei posti pi? frequentati una volta per tutte.

 

Ma staccare la musica, gente, proprio no. No. Ma che c'entra? E colpa di chi suona se un ragazzetto ubriaco spacca una bottiglia, sposta una panchina o piscia sul muro? Non scherziamo, non ci crede nessuno. Eppoi, per favore, che cacchio significa che non si pu? suonare in pi? di due? Ma che siamo matti? L'equazione "meno semo, meno rumore famo" non sta n? in cielo n? in terra. Per non parlare del fatto che gli eventi non possono essere pubblicizzati: dio mio, quando ho visto sta cosa ho pensato di aver letto male, ho sgranato gli occhi e ho provato a rileggerla, ma era proprio cos?; come a dire "organizzate, ma non fatelo sapere". Io boh...? roba da sbudellasse da le risate.

 

A Orvieto abbiamo dei musicisti veramente bravi, ? un piacere poterli ascoltare, ed ? bello che regalino con le loro performance e la loro arte un po' di vita e di allegria ad una citt? altrimenti semideserta, e che se fosse per qualcuno la sera dovrebbe spegnersi con l'interruttore, fino al giorno dopo. Non diamogliela vinta. Cerchiamo invece di focalizzare il problema per quello che ? veramente e di risolverlo.

 

Esco praticamente ogni weekend e mai, sottolineo mai, ho visto nessuno, dalla trentina in poi, fare danneggiamenti o atti vandalici in giro. E scommetto che questo non avviene. Il nodo della questione, e ripeto, parliamoci chiaro altrimenti je giramo intorno e basta, sono i giovanissimi.

 

Non dico che chi ? pi? grande non beva, ci mancherebbe. Non siamo ipocriti. Ma bere un po' di pi? a 35 anni non ? come farlo a 18. Punto. C'? un minimo di esperienza e di abitudine in pi?, e l'alcol si regge infinitamente meglio. Uniamo a questo l'entusiasmo acerbo delle prime esperienze trasgressive di un diciottenne e il gioco ? fatto. Ci siamo passati, chi pi?, chi meno, un po' tutti. E' cos?, funziona cos?.

 

E allora, prima di cercare soluzioni sbagliate a falsi problemi, cerchiamo di capire quale sia veramente la questione da affrontare. Altrimenti sembriamo solo dei matti, che provano a svitare un bullone con un martello. Semplicemente, non funziona.

Pubblicato il: 13/04/2010

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