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Appello al centrosinistra

Lo Scorpione

di Lo Scorpione

 

All?avvicinarsi di ogni campagna elettorale parte la campagna degli appelli.  E anche questa volta non si fanno eccezioni.  E? curioso notare che i soggetti pi? interessati a tale sport pre-elettorale siano i socialisti.  C?? quasi una rincorsa a chiedere il voto di vecchi e nuovi socialisti, quasi che a rappresentarli non ci fosse gi? un partito, anzi due partiti.  Gi?, perch? i socialisti possono scegliersi lo schieramento senza spostare la loro ideologia; centro-sinistra o centro-destra pari sono, almeno a parole.

La campagna degli appelli l?ha iniziata Giancarlo Parretti chiamando a raccolta, guarda caso, proprio i  socialisti contro il grande nemico DS.  Agli appelli sono seguiti i contro appelli e le liti.  Il culmine si ? avuto durante la festa dello SDI quando i socialisti di Gialletti, Barbabella e Ranchino hanno richiamato tutti alla realt? confermando la scelta del centro-sinistra e negando la possibilit? di qualsiasi tipo di accordo con altri, Parretti compreso.  Polemica e giochi chiusi.

Ora ? arrivato il secondo appello, quello di Forza Italia, che pi? maliziosamente, per chiamare a raccolta i socialist, sceglie la strada del notabile di turno. Qui ? Mario Fortinelli, ex-sindaco socialista degli anni ?80 di Fabro, a presentarsi senza mai pronunciare la ?parola?, in questo caso dovrebbe bastare il nome. Dovrebbe bastare l?appello contro i ?conservatori? per convincere i socialisti a cambiare casacca e montare sul cavallo del centro-destra.

Ma la questione non ? cos? semplice.  I socialisti per storia e cultura stanno a sinistra, in una sinistra moderna e moderata, riformista e attenta ai mutamenti della societ?.  Non c?? altra strada possibile, men che meno quella che porterebbe i socialisti a stare a braccetto con il partito di Fini.  E non ? una questione di retaggio culturale e storico bens? la conferma che un partito socialista che ? membro del Partito Socialista Europeo non pu? allearsi con partiti che fanno riferimento al gruppo popolare o ad altri gruppi ancora pi? moderati a Strasburgo.  Sbaglia tre volte chi pensa il contrario.  Sbaglia perch? ? stato appena approvato l?accordo sulla lista unica per le europee e perch? chi ? al governo (magari peccando di presunzione ma convinto) ritiene di aver svolto bene il proprio lavoro.  Ma l?errore pi? grande lo ha compiuto chi, all?interno del centro-sinistra, ? convinto di potersi presentare al tavolo delle trattative con un pacchetto gi? pronto sullo stile ?prendere o lasciare?.  No, in un?alleanza non si fa cos?.  Si discute prima dei programmi, poi della squadra di governo e in ultimo del candidato sindaco, senza preclusioni e senza opzioni fisse.  Le alleanze strabiche non hanno mai portato a buoni risultati ma solo a liti e a naufragi pericolosi.

Allora visto che l?appello sembra essere lo sport preferito della politica orvietana forse ? il caso di lanciarne uno.  Il centro-sinistra inizia a discutere di programmi in maniera seria e i DS, sempre che a Perugia decidano che a questo partito tocchi la scelta del sindaco, siano disponibili a trovare un punto d?incontro con gli alleati sul nome, magari dando un?occhiata non troppo superficiale ai sondaggi di orvietosi.it e scegliendo un candidato che rappresenti l?asse DS-SDI-Margherita e non solo il Correntone.

Pubblicato il: 27/11/2003

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