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I rumors sul rimpasto di giunta

Massimo Gnagnarini ? UDC

Nelle ultime settimane sono comparsi diversi articoli di stampa che a vario titolo riportavano voci di un possibile  ingresso del PD nella giunta comunale come sbocco politico del ?Patto per Orvieto?  che, come tutti auspichiamo, dovrebbe condurci a un  voto condiviso,  previsto per la fine del mese di aprile,  sul bilancio risanato del 2010.

Pur non essendoci mai stati annunci di trattative o di richieste ufficiali, il Sindaco ha voluto comunque e saggiamente smentire con un secco comunicato stampa  l?ipotesi circolata del rimpasto di giunta.

Pertanto ogni considerazione di merito  resta infondata oltre che prematura.

Tuttavia l?ipotesi circolata offre lo spunto per una riflessione in astratto circa i confini istituzionali e politici di una simile evoluzione del quadro politico cittadino, consentendo perfino di tracciarne i passaggi fondamentali e giustificativi nei confronti del corpo elettorale che si ? espresso meno di un anno fa.

Questa consigliatura orvietana, infatti, nasce all?insegna di due emergenze: quella dell?elezione di un Sindaco senza maggioranza  e quella del rischio fondatissimo del dissesto finanziario del Comune.

Delle due si ? voluto, giustamente, dare la priorit? alla soluzione della seconda nel tentativo di scongiurare il commissariamento della citt? ed ? per questo che si ? dato luogo al ? Patto per Orvieto? stretto tra tutti i partiti rappresentati in consiglio comunale ad eccezione della sinistra estrema che si ? chiamata fuori per proprie ragioni politiche rispettabilissime.

Nel momento stesso in cui si sono insediati gli organismi speciali previsti dal Patto,  ?Commissione Politica? formata dai capogruppo consigliari e ?Commissione Tecnica? formata da tre dirigenti comunali e due esperti oltre alla presenza, in entrambe,  del Sindaco, dell?Assessore al bilancio e del Presidente del Consiglio, ? accaduto che, sia per i poteri di rappresentativit?  conferiti a tali organismi direttamente dal Consiglio comunale sia per il criterio seguito nella loro composizione      ( un rappresentante per ogni partito indipendentemente dalla consistenza elettorale di ciascuno di essi oltre a un esperto nominato dal centrodestra e uno nominato dal centrosinistra)  si ? di fatto passati dalla regola di maggioranza e minoranza politica a quella paritetica della rappresentanza istituzionale e tecnica. 

Non solo, ma le stesse prerogative della Giunta  risultano condizionate se non ridotte dall?attribuzione ai nuovi organismi del primato sulla formazione dei  processi decisionali relativi al trattamento delle diverse materie inerenti il bilancio e cio? praticamente su  tutta l?attivit? amministrativa.

Inoltre si ? stabilito che la durata di questi speciali organismi sar? di tre anni e dunque un periodo corrispondente all?incirca alla durata dell?intera consigliatura e ci? per il fondato motivo che l?intero processo di risanamento finanziario del comune non si esaurisca con l?approvazione del bilancio 2010 ma debba proseguire almeno per i due esercizi successivi.

Da ci? ne deriva  una stretta correlazione tra la fase attuativa delle decisioni che resterebbe  di pertinenza della Giunta e la fase decisionale in capo agli organismi speciali  destinata a continuare,  in progress, nel corso dell?intero triennio del progetto di risanamento. In questo quadro i singoli assessori non risponderebbero pi? esclusivamente al Sindaco e alla loro propria e specifica collegialit? d?organo amministrativo ma, fiduciariamente, ai partiti che hanno dato vita al Patto per Orvieto e di cui il Sindaco e il Consiglio comunale si sono fatti garanti.

In conclusione quello appena descritto rappresenterebbe l?equilibrio derivante dal cosiddetto appoggio esterno del PD alla giunta Concina mentre, il ventilato rimpasto di Giunta, qualora fosse posto con fondamento, significherebbe l?adeguamento dell?esecutivo al mutato modello di governance a cui, surrettiziamente e in via del tutto straordinaria,  si ? deciso di dare vita con l?adozione del principio di rappresentanza istituzionale paritetica tra i partiti.

Aggiungo, invece, che qualora le voci del rimpasto di giunta, smentite dal Sindaco, alludessero a una presunta ed esclusiva disponibilit? del PD a lasciarsi cooptare nella giunta Concina per motivi di opportunit? meramente  politica, allora si tratterebbe di una cosa che non avrebbe nulla a che fare con il ?Patto per Orvieto? e sarebbe, ovviamente,  semplicemente, un?altra cosa.

Pubblicato il: 21/03/2010

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