Reduci e combattenti. Da Assisi

Di ritorno dalla ?due giorni? di Assisi imperniata su chi, come e cosa fare per assicurare un futuro migliore alla citt? di Orvieto, mi sono preso una mezza mattinata di pausa riflessiva per riordinare e legare secondo logica le molteplici idee e proposte da essa scaturite.
Il materiale messo insieme ? oggettivamente di notevoli proporzioni e l?esperienza vissuta ? senz?altro unica e originale per contenuti, forme e ambientazione, suggestiva ed emozionante.
Non ? mia intenzione entrare specificatamente nel merito politico degli argomenti affrontati e che saranno resi pubblici a modo e tempo debito, ma posso garantire ai gentili lettori che non siamo dei reduci tornati a casa  a mani vuote.
La considerazione pi? squisitamente umana consiste nella acquisita convinzione che quando un pugno di uomini, dal polso fermo e dalla mente lucida e lungimirante, si confrontano disinteressatamente e dialogano in funzione di un bene molto pi? ampio di loro stessi, niente ad essi ? precluso se sapranno essere dei combattenti fino in fondo.
Un?ultima annotazione: se riusciremo a salvare la nostra amata citt? dal fallimento non ? nelle mie facolt? divinatorie, ma a testa alta e fieramente potr? urlare ai quattro venti: ?C?ero anch?io?!.