Lo scandalo della prassi elettorale

Mario Tiberi, nel suo pregevole corsivo ?stracci e cenci?, ha fatto riferimento al noto  ?pasticcio? della presentazione delle liste del Popolo della Libert? e del conseguente maldestro decreto legge. E vi ha individuato un sintomo di  ?decadimento istituzionale, di sfascio organizzativo e di disprezzo delle regole democratiche?. Sottoscrivo. Per? mi sia consentito di mettere in luce altri sintomi del decadimento. Ebbene, la procedura di presentazione delle liste in tutte elezioni, soprattutto da quando ? stata estesa ai politici l?autenticazione delle firme, ? un colossale imbroglio scientemente ordito dal legislatore. Se ? vero, come ? vero, che le firme devono essere apposte al cospetto dell?autenticatore; se ? vero, come ? vero, che gli elettori devono sottoscrivere liste complete fin dall?inizio e immodificabili; ? anche vero, come ? vero, che nella pratica non si fa cos?. Cio? si commettono falsi ideologici in quantit? industriale, che nessuno denuncia perch?  a nessuno conviene,  perch? il tutto avviene nella fretta e nella concitazione e perch? tutti sanno che quelle regole sono praticamente impossibili da rispettare. Altro sintomo del decadimento ? che qualcuno non si vergogna di andare alla competizione elettorale senza il maggiore avversario. Perfino i tifosi di calcio, faziosi per antonomasia, gradiscono che la loro squadra mandi fuori la palla e si sospenda il gioco quando c?? un giocatore avversario dolorante a terra. Anche se ? inciampato per errore.