Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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STRACCI E CENCI

Mario Tiberi

Durante la scorsa settimana, a seguito del mio editoriale sulle prossime elezioni regionali, alcuni avversari politici, che mi onorano della loro sincera amicizia, ed un certo numero di soci del Partito Democratico, che professano di essermi amici e non so quanto lo siano per davvero, mi hanno stuzzicato a fondo per sapere a chi sarebbe andata la mia preferenza elettorale.

Sto portando avanti le mie valutazioni e probabilmente ho gi? deciso anche se, delle titubanze e delle perplessit?, sono logica conseguenza di uno scenario politico confuso e raffazzonato e di candidature obiettivamente insoddisfacenti e ripetitive in particolar modo nelle citt? di Terni e Perugia.

Lo stesso ?pasticcio?, per dirla presidenzialmente, che ha condotto prima al caos nella presentazione delle liste del Popolo della Libert? in Lombardia e nel Lazio e, poi, al decreto interpretativo del Governo ?salva errori procedurali? ? sintomatico di decadimento istituzionale, di sfascio organizzativo e di disprezzo delle regole democratiche.

Quello espresso, sar? forse un giudizio approssimativo e poco rispondente alle ferree norme della ?real politik?, ma possiede senz?altro il pregio di essere coerente con i principi fondativi di un moderno Stato di Diritto che non dovrebbe mai consentire di orientare le sue determinazioni legislative in funzione di tornaconti occasionali, specie se di parte. La potest? di emanare ordini e discipline ? uno dei capisaldi di un giusto ed equilibrato ordinamento giuridico e non deve essere ridotta ad una mera facolt? soggettiva che, se utilizzata, non pu? che sfociare in atti farseschi o tragicomici.

In un pomeriggio di una calda estate di qualche anno orsono, mi trovai a conversare con un amico di lunga data e, tra un discorso e l?altro, arrivammo a toccare il tema della paternit?.

Ricordo che alle mie orecchie risuon? la frase di seguito riportata: ?Come padre, sono nato dopo mio figlio??. A prima vista sembrerebbe una contraddizione in termini ma, a pensarci bene, ? molto pi? vera e realistica di quello che appare. Le proprie creature, spesso e volentieri, nascono prima dei loro genitori quando quest?ultimi rifuggono dall?adozione dei necessari strumenti per il responsabile esercizio del loro ruolo di indirizzo e di controllo.

Con le dovute cautele e le debite proporzioni, ? quanto sta accadendo nelle vicende politiche di questi ultimi tempi. Non ?, infatti, un caso se le promesse, i programmi e le dichiarazioni d?intenti vengono il pi? delle volte disattesi e non attuati allorch? chi ne ha la paternit? non ? poi in grado, per carenza di autorit? o per condizionamenti superiori alle sue forze, di tradurli in beni e servizi destinati all?utilit? generale.

Nella logica appena descritta si colloca pure la composizione del listino di centrosinistra facente capo alla candidata Governatrice che, per la sua impostazione di carattere familistico e unidirezionale, interpreta le sole istanze di un pluralismo a senso unico, ma non certo rappresenta appieno la vivacit? e la freschezza di una cultura politica dimensionata su pi? livelli qualitativi.

Non avendo padroni da servire o ai quali dover rendere conto dei miei pronunciamenti, il mio spirito libertario e per taluni aspetti anticonformista prende sempre il sopravvento soprattutto quando sono in gioco le ragioni della verit? che, comunque, va onorata ad oltranza e in ogni ambiente o situazione.

Ci? non toglie che esistono anche i valori della disciplina d?appartenenza che impongono, oltre le delusioni e i dissensi, comportamenti fedeli e cristallini sia all?esterno che all?interno della cabina elettorale.

Non mi si chieda, a questo punto, a chi andr? il mio voto perch?, aldil? della segretezza dello stesso, mi pare di averlo indicato pur se indirettamente e anche perch? non intendo incorrere nella critica di coloro che, vestendo i panni dello straccio da pavimenti, si permettono di dare dello sporco al cencio da cucina.

Pubblicato il: 07/03/2010

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