Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

LISTE , LISTINI E LISTATURE

Mario Tiberi

A poche ore dall?apertura ufficiale della campagna elettorale per il rinnovo dei consigli regionali, alcune considerazioni sulle candidature offerte al vaglio del giudizio popolare non solo ? opportuno effettuarle, ma ? doveroso enunciarle in ragione del rispetto e dell?ossequio dovuti alla pubblica opinione.

Forse ? questione poco conosciuta o seguita, per? l?elaborazione e stesura degli elenchi dei candidati, per qualsiasi competizione elettorale, ? una delle operazioni pi? significative e qualificanti per un partito o gruppo politico che ambisca a portare la voce dei suoi rappresentanti nei consessi elettivi a tutti i livelli.

Oltre che essere significativa e qualificante, ? anche un?operazione estremamente laboriosa e complessa perch? la composizione di una lista, piuttosto che un?altra, non ? affatto indifferente e disegna la fisionomia di una aggregazione partitica in un senso o nell?esatto suo contrario.

Un esempio fra tanti: la riproposizione nuda e cruda, aldil? di un giudizio di merito sul loro operato, dei cosiddetti ?uscenti?, cio? di coloro che gi? da tempo erano parte dell?organo pubblico da sottoporre a nuova elezione, indica di per s? un atteggiamento conservativo e non ben predisposto all?apertura verso esperienze proiettate nel futuro; all?opposto, un cambiamento netto e sostanziale del personale umano manifesta la volont?, almeno sul piano delle buone intenzioni, di operare delle svolte e di favorire il rinnovamento nei metodi e nelle prospettive.

Si accennava pure ad operazioni laboriose e complesse: le prime in quanto impegnano tempo ed energie mentali in estenuanti e chilometriche riunioni di coordinamenti, segreterie e direzioni di partito; le seconde perch? trovare un punto di equilibrio tra esigenze di rappresentanza territoriale, di genere e di rapporti di forza interni agli schieramenti ? impresa ardua, per non dire impossibile.

I risultati, come ? ben facile immaginare, sono spesso il frutto di machiavellici compromessi che, se soddisfano le bramosie di potere e di protagonismo di pochi prepotenti, sono lungi mille miglia dalle sacrosante aspettative sia dei candidati pi? genuini e meritevoli, che pure esistono, e sia dei cittadini con particolare riguardo a quelli pi? umili, deboli e bisognosi del sostegno di una sana politica popolare.

Assistiamo, proprio in questi ultimi giorni, ad una recrudescenza di diffusi fenomeni di malcostume e di corruttela che investono a maglie larghe organi statuali, aziende pubbliche e private, dirigenti e funzionari ritenuti al di sopra di ogni sospetto e che contribuiscono ad ulteriormente appesantire un gi? profondo clima di sfiducia e di rassegnazione al peggio.

Aver appreso dalla relazione del Procuratore Generale della Corte dei Conti che, in un solo anno, sono triplicati i reati di concussione e corruzione ? stato un vero colpo al cuore per quanti elevano l?onest? e la rettitudine a modelli ed ideali di vita.

Il mondo della politica non pu? far finta di nulla e restare inoperoso di fronte a siffatti indecenti spettacoli che offendono, ancor prima della legalit?, il comune sentimento di propensione alla probit? da cui pu? discendere un giusto e armonico svolgimento del vivere civile.

Quale miglior banco di prova se non cominciare anche dalla strutturazione e dalla composizione delle liste proporzionali e dei listini maggioritari che si contenderanno i seggi regionali e far confluire la propria preferenza, libera e motivata, solo su coloro in possesso di comprovate doti di integrit? istituzionale e di dirittura morale.

Eleggere significa scegliere: l?auspicio che mi sento di formulare ? che maturi una scelta oculata e responsabile affinch? liste e listini non si orlino, una volta di pi?, di oblique listature di nero colore.

Pubblicato il: 28/02/2010

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