Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Tutti a casa?

Pier Luigi Leoni

Caro Direttore,

ho coscienziosamente e tempestivamente auspicato, con il conforto tuo e di pochi altri, l?incontro tra i gruppi politici presenti in consiglio comunale  per un tentativo di trovare insieme il modo di evitare il fallimento del comune. Questa ragionevole soluzione ? entrata piano piano nel cranio di quasi tutti gli amministratori comunali. I quali sono tutti pienamente coscienti che non si tratta di una soluzione facile. Ho anche avuto modo di dire che si tratta di una situazione, almeno temporaneamente, impopolare. Quanto ci? sia vero ? dimostrato dalle reazioni scomposte alle mie affermazioni sulla gestione della scuola di musica. Figuriamoci quando metter? becco nell?associazione che gestisce il teatro, nell?ente che gestisce il centro studi, negli appalti delle cooperative e in tutti i servizi che comportano spese insostenibili per il comune.

Sono stato tacciato di insensibilit? sociale da gente che nella socialit? ci mangia e ci sguazza e che ? responsabile dello svenamento del comune. Un salasso storico, che indebolir? il popolo orvietano per molti anni. C?? perfino chi ha cercato di zittirmi perch? ho un modesto consenso elettorale. Come se la ragionevolezza delle opinioni dipendesse dal consenso elettorale. Costui non capisce che io rimango io anche se prendo zero voti, mentre lui rimane lui anche se ne prende mille.

Ci? detto, consentimi di spiegare che le spese del comune, come quelle delle famiglie, si dividono in obbligatorie e facoltative. Anche se le leggi, con plateale ipocrisia, non le chiamano pi? esplicitamente cos?. Sono obbligatorie quelle che, se non vi provvedi, ti arriva a casa l?ufficiale giudiziario e mette i sigilli. Sono facoltative le altre. Il comune di Orvieto non ha pi? i soldi per le spese facoltative e, se non fa qualcosa di straordinario, nemmeno per coprire tutte le spese obbligatorie. Se qualcuno s?illude di continuare con le furbate dei bilanci falsi, sbaglia di grosso, perch?, anche se non intervenissero i magistrati, sarebbero i creditori del comune e gli stessi dipendenti comunali a buttare dalla loggia del  municipio gli amministratori di destra, di centro e di sinistra insieme al ragioniere e ai revisori dei conti.

Il patto per la citt? e il progetto Orvieto nel futuro non sono n? un divertimento n? un diversivo. ? ora che gli amministratori di destra, di centro e di sinistra lo ficchino bene in testa ai loro elettori. Altrimenti: subito tutti a casa. E senza fare ammu?na fino alle elezioni regionali.

Pubblicato il: 27/02/2010

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