Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

Senza l?lleri non si l?llera

Pier Luigi Leoni

Tranquilli! Non prendete a martellate il grillo parlante. Il paese dei balocchi si ? dotato di un consiglio comunale con una solida maggioranza progressista  che sprizza cultura e amore per il popolo da tutti i pori. Poich? spetta al consiglio approvare il bilancio comunale, vedrete che la maggioranza sapr? come trovare i soldi per la scuola di musica, per il teatro, per il centro studi, per i trasporti e per le mense scolastiche, per i poveri e per l?ippica. Mica vorremo rinunciare al Palio dell?Oca? Purch? si riesca a trovare l?Oca, o a farla pagare a chi se l?? mangiata.

In attesa dei miracoli, che male faccio se dico che la scuola di musica e simili meritorie iniziative dovrebbero essere gestite dagli insegnanti, dagli alunni  maggiorenni e dai genitori degli alunni minorenni? Che c?entra il Comune nel consiglio di amministrazione dell?ente che gestisce la scuola? Se l?organizzazione ha bisogno dei soldi del Comune, pochi o tanti, il Comune dovrebbe mandare ispettori a verificare che tutto venga fatto correttamente. Ma non dovrebbe mandare ?esperti?, nominati dal Sindaco, per partecipare alla gestione della scuola.

Ci sono circa cinquecento genitori che desiderano per i figlioli un?istruzione musicale superiore a quella (scarsa) che d? la scuola dell?obbligo. Questi genitori sono gente di destra, di sinistra, di centro o di niente. Sono lavoratori o datori di lavoro o altro. Sono bravi cittadini consapevoli che i servizi (a parte quelli che la legge assicura a tutti gratuitamente) si pagano. Sanno che gli insegnanti della scuola di musica hanno il sacrosanto diritto di essere giustamente retribuiti e di essere coperti dal punto di vista assicurativo e contributivo. Altrettanto dicasi per il personale burocratico. Sanno che occorrono locali ben mantenuti e custoditi. Sanno che servono strumenti e attrezzature, acqua e luce. Sanno che tutto ci? costa. Niente di  male che chiedano il concorso nelle spese da parte del Comune per consentire anche ai non abbienti, se capaci e  meritevoli, di frequentare la scuola. Niente di male, anzi, tutto bene, se il Comune, nei limiti delle disponibilit? di bilancio, ci mette dei soldi.

Ci? che a me non sta bene ? che il Comune elargisca beni, servizi e  denaro, non per aiutare i genitori non abbienti di alunni capaci e meritevoli, ma per accollare alla comunit?, in modo indiscriminato, una buona met? del costo della scuola. Il ?piccolo sostegno?, come lo chiama il prof. Pier Paolo Vincenzi, consiste in 120.000 euro all?anno, in locali gratuiti e custoditi a carico del Comune. Non si tratta di denaro sottratto ai ricchi, ma di denaro non dato ai poveri.

E nemmeno mi star? mai bene che il Comune s?intrufoli in associazioni comunque denominate, anche se dovessi essere l?unico a sentire una gran puzza di bruciato.

Pubblicato il: 24/02/2010

Torna ai corsivi...