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Il peggio per un genio ? essere compreso

Mario Tiberi

E? sotto gli occhi di tutti e alla portata della comprensione dei pi? che stiamo vivendo un?epoca ricolma di contraddizioni, conflittuale nelle relazioni interpersonali e in quelle di aggregazione sociale, riottosa al superamento dell?individualismo esasperato e affatto propensa a considerare le ragioni degli altri anche a scapito delle proprie.

Ognuno pare andare per conto suo, fiero di un orgoglio egocentrico che non rende giustizia alla causa di un comune destino che, se disatteso, travolger? per primi proprio coloro che ad esso si sono frapposti con insensata e scellerata caparbiet?.

Il dato pi? preoccupante, per?, consiste nel fatto che all?orizzonte non sembrano intravedersi delle chiare e limpide intelligenze capaci, di per se stesse, a cospargere di chiarore il buio dell?annaspare di un?umanit? alla disperata ricerca di una via d?uscita dal vicolo cieco nel quale si ? cacciata.

L?intelligenza nativa, la genialit? acerba, il talento naturale sono doni della Divina Provvidenza che la stessa dispensa secondo un disegno imperscrutabile alle moltitudini e riservato, probabilmente, solo a pochi privilegiati; l?acculturamento e la fame e sete di conoscenza sono invece nella disponibilit? di ogni essere umano purch? si abbia la volont? di assecondare la propensione ad elevarsi e si possegga la coscienza della limitatezza dei propri mezzi intellettivi.

Nel mezzo vi ? la sensibilit? individuale che, al pari di una bilancia ben calibrata, fa pendere l?ago ora sotto, ora sopra il livello mediano dello spartiacque tra sufficienza o meno delle doti intellettuali.

Ne consegue che l?intuizione, espressione della intelligenza arcana e primordiale, va colta e afferrata nell?attimo in cui si manifesta; l?idea, conseguenza diretta dello stadio intuitivo e espressione dell?intelligenza ponderata e riflessiva, va coltivata con tenacia e sacrificio fino a conferirle forma compiuta e sostanza di contenuto. E? null?altro che uno dei processi di formazione della razionalit? che pu? sfociare, in pari misura, su due sponde solo in apparenza diametralmente opposte: la certezza delle conquiste della ragione o il dubbio dell?analisi spuria e non suffragata da risultati assoluti e universali che, insieme, concorrono ad alimentare l?eterno dualismo dialettico tra essere e divenire.

Non sar? difficile, a questo punto, convincersi che la sfera di estrinsecazione delle facolt? geniali ? riservata all?universo delle intuizioni e delle percezioni ultrasottili: di idee, migliori o peggiori, se ne possono contare a bizzeffe; ci? di cui, invece, si avverte sempre pi? l?assenza ? il deficit pandemico di brillanti e stimolanti inventive, piccole o grandi che siano.

Occorre anche considerare che, nel mondo contemporaneo cos? come oggi ? strutturato, le intuizioni di un genio accendono molto spesso il fuoco di temibili sconquassi negli ordini costituiti delle scienze, dell?economia e della politica. Ecco perch? le fulgide intelligenze tendono a nascondersi e a ritirarsi in nicchie anacoreutiche per timore di essere additati al pubblico ludibrio; la peggior sventura, dunque, che possa capitare al possessore di genialit? ? quella di essere compreso perch?, proprio nel momento in cui viene accolto e celebrato, le sue qualit? geniali svaniscono nella ordinariet? dell?acquisito.

E il genio rischia di perdersi e, con lui, la luce da diffondere su ci? che ? oscuro e che, invece, per l?utilit? generale andrebbe abbagliato.

Henry Ford, fondatore della omonima casa automobilistica statunitense, soleva affermare che un?idea intuitiva rimarr? incompiuta e infeconda se non scaturiranno da essa pratiche applicazioni tali da migliorare le condizioni di vita e di benessere per l?intera umanit?.

Qualcuno potrebbe obiettare che il pensiero appena espresso ? tipico di una visione metafisica e di un disegno utopico della realt?; ma le utopie sono plasmate della stessa sostanza dei sogni che si realizzano quando uno meno se lo aspetta.

Di tutto mi si potr? accusare, fuorch? di essere un genio!...

Pubblicato il: 21/02/2010

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