Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

DEL RISPETTO E DELLA NEGLIGENZA

Mario Tiberi

Nell?approssimarsi dell?appuntamento elettorale per il rinnovo di oltre la met? dei Consigli Regionali, compreso quello del ?Cuore Verde d?Italia?, non ? di secondaria importanza soffermare l?attenzione, anche solo per un istante, sulle idee e le piattaforme programmatiche, sugli uomini e le donne che le dovranno interpretare e diffondere tra l?opinione pubblica, sul come legare tutto ci? e come offrirlo al giudizio degli elettori e delle gentili elettrici.

La prima considerazione va rivolta ai metodi e ai criteri per la cernita e la selezione dei candidati alla carica di consigliere regionale e poi, conclusivamente, alla composizione delle liste partitiche che si contenderanno, da singole o collegate all?interno di coalizioni, la guida di governo della Regione Umbria per i prossimi cinque anni. Volutamente limito le presenti riflessioni al territorio umbro mentre lo sguardo tenter? di abbracciare tutti i potenziali schieramenti, da destra a sinistra passando per il centro e vie laterali.

Da tempi lontani, ? notorio e profondamente vero che il mondo della politica ? in permanente debito nei confronti delle masse popolari per le sue malefatte, le sue corruzioni, i suoi scandali e principalmente per la sua incapacit? di saper trasferire in provvidenze tangibili le attese di giustizia, le aspettative di vita dignitosa, le speranze di diritti uguali e realmente praticati provenienti dalle istanze e dai bisogni della gente comune.

Del resto, il popolo non ? che manifesti eccessive pretese; chiede soltanto alla classe politica in senso lato di poter affidare la delega della sua rappresentanza in mani degne dei mandati conferiti.

Non ? indifferente presentare una lista di candidati piuttosto che un?altra: se il buongiorno si vede dal mattino, la prima cartina di tornasole, onde stabilire se una compagine meriti o meno la fiducia popolare, risiede proprio nella genesi della sua stesura.

Personalmente, reputo essenziali e irrinunciabili almeno cinque elementi di qualit? per disegnare il profilo di un eleggituro in organismi con funzione pubblica: a) capacit? di saper rappresentare le motivazioni ideali e di indirizzo delle scelte politiche che stanno alle fondamenta dell?Atto costitutivo del partito di appartenenza; b) autorevolezza e prestigio indiscussi goduti tra l?opinione pubblica; c) meriti acquisiti e attestati per studi, conoscenze specifiche, esperienze personali e professionali e cultura generale; d) limpidezza morale e comprovata onest?; e) fedelt? alle norme statutarie e al codice deontologico contenuto nelle deliberazioni espresse dal partito di provenienza.

Con tenacia e perseveranza siamo riusciti, chi Vi scrive e il Dr. Andrea Scopetti, a far codificare i principi suesposti tra le principali regole di comportamento del Partito Democratico del comprensorio orvietano; siamo consapevoli che ?tra il dire e il fare c?? di mezzo il mare? e non c?illudiamo pi? di tanto che passare dalle parole ai fatti non sar? facile ed agevole. L?imbocco della giusta strada da percorrere ? per? tracciato e, con la stessa tenacia e perseveranza, continueremo ad impegnarci perch? ci? che ? stato scritto sia rispettato.

Gi?, il rispetto: parola abusata e della quale ci si riempie la bocca spesso in modo arbitrario, vuoto e privo di valore. Una delle pi? alte forme di rispetto verso i nostri simili, per riecheggiare la sostanza e la vera natura del meritevole, ? posta nel sincero riconoscimento pubblico dei loro meriti con il conseguente superamento del sentimento della gelosia che tante irrazionalit? e nefandezze ha generato e continua a generare.

All?opposto del rispetto vi ? la negligenza che scaturisce dal livore dell?invidia e che produce discriminazioni e ingiustizie: chi ? negligente ? colpevole non solo moralmente, ma anche giuridicamente. Sono affermazioni gi? pronunciate, ma che non mi stancher? mai di ripetere.

Un arguto favolista del mondo antico ha lasciato scritto: ?Superior stabat lupus?? volendosi riferire ai pretesti con cui il prepotente ingiusto sfrutta i miti e gli umili, tali in ragione dell? essere meritevolmente saggi. Pi? recentemente un Uomo, a cui ? stata tolta la vita da chi volle colpire il ?Cuore dello Stato?, ha profetizzato: ?La stagione dei diritti si riveler? effimera se non sorger? un nuovo senso del dovere?.

Pubblicato il: 14/02/2010

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