San Pietro Parenzo aiutaci tu. Risposta a Pier Luigi Leoni

Caro Pier Luigi,
tu, Franco ed io e molti altri pensiamo che il bene della comunit? sia il fine che la politica deve perseguire e il primo passo verso verso questo fine ? rifiutare l?egoismo personale e di gruppo.
Se c?? da difendere i propri interessi o quelli di un partito ? difficile ragionare con la pacatezza e la serenit? necessarie. Allora, chi tende alla pace , alla concordia, all?unit? ed ? inflessibile nel perseguirle corre il rischio di rimediare martellate in testa, come il nostro san Pietro Parenzo, che gli orvietani hanno martirizzato prima e santificato poi.
Qualcuno scambia la pace con l?utopia e considera velleitario e semplicistico l?atteggiamento di disponibilit? sincera, la voglia di trovarsi anzich? dividersi, la consapevolezza che la capacit? di scegliere insieme ? un gran dono che aiuta tutti a vivere meglio.
Il tatticismo che vediamo in questi giorni qualcuno lo scambia per sapienza politica ed ? invece semplicemente l?esercizio pi? becero dell?egoismo, che non ? soltanto orvietano, naturalmente, ma in cui noi eccelliamo.
Con tutti gli strateghi che ci troviamo la citt? ? in ginocchio e molti nostri concittadini ragionano esattamente con le modalit? dei Guelfi e dei Ghibellini, aspettano di poter scaricare le torri della fazione perdente e godono, gli uni e gli altri, all?idea di prendere a ?martellate? il nostro pietroparenzo.
Qualche giorno fa riportavo in un pezzo la preghiera dei fedeli di domenica scorsa: ?Perch? le nostre scelte non siano dettate dagli equilibri di potere ma sempre da giustizia e misericordia?.
E allora, ? tanto difficile? non pu? essere la preghiera e l?azione di tutti gli orvietani di buona volont??