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Ancora uno scontro tra Guelfi e Ghibellini

Pier Luigi Leoni

Caro Direttore,

qualcuno, nell?ultima seduta del consiglio comunale, ha tirato fuori il problema dell?integrazione dei numerosi stranieri nella comunit? orvietana. Son cose che si dicono per sembrare pi? buoni degli altri. Come quando si parla del disagio dei giovani o dei vecchi o degli ammalati o delle famiglie che arrivano solo al ventuno del mese,  ma non si dice, in concreto, chi, come, e con i soldi di chi deve fare qualcosa. Buonismo demagogico, ma, nel caso degli stranieri, anche un po? buffo.

? sotto gli  occhi di tutti che il problema fondamentale non ? l?integrazione degli stranieri, ma l?integrazione delle fazioni orvietane. Nel loro cuore, gli orvietani di destra scambierebbero molto volentieri diecimila orvietani di sinistra con altrettanti filippini, moldavi, bielorussi, ucraini e sudamericani, per i quali nutrono pi? stima e simpatia che per i propri concittadini di sinistra. Nel loro cuore, gli orvietani di sinistra farebbero altrettanto, magari optando per palestinesi e altri musulmani di varie provenienze. Non ? l?ostilit? verso gli stranieri che paralizza Orvieto: ? l?odio tra Orvietani. Vecchia storia.

Vieni a veder Montecchi e Cappelletti,

Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura:

color gi? tristi, e questi con sospetti!

Non per altro Orvieto ? ricordata da Dante che per l?eccezionale rancore tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini.

Siamo ancora a quel punto: i Ghibellini hanno devastato la citt?, hanno provocato una crisi di rigetto e si sono ritrovati un podest? venuto da fuori. Ma non pensano ad altro che a riconquistare il potere. I Guelfi fanno del tutto per non farli tornare al potere, inventano diverse strategie, tendono la mano trattenendo il vomito, ma i Ghibellini sfuggono. Hanno paura di sedere al tavolo delle trattative perch? non vogliono trattare, e provocano il podest? ad uscire allo scoperto per farlo fuori. Non hanno idee, se non quella, fissa, di potersi presto rifare sobillando il popolo all?odio e al disprezzo del  podest? e dei guelfi che l?hanno proposto e lo sostengono.

San Pietro Parenzo sembra distratto.

Non resta che sperare in un miracolo, nel senso di un rapido e prodigioso sovvertimento di quelle che ci sembrano le leggi orvietane della storia e della politica.

 

Pubblicato il: 11/02/2010

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