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Un invito a non partecipare alle primarie del Pd per il candidato alla presidenza della Regione Umbria

Paolo Borrello

La prossima domenica, il 7 febbraio, si terranno le primarie del Pd per la scelta del candidato alla presidenza della Giunta Regionale dell?Umbria, in vista delle elezioni previste per fine marzo.

Sono state scelte le primarie in quanto il Pd umbro non ? stato in grado di scegliere quel candidato in altri modi, soprattutto a causa della volont? della presidente uscente Rita Lorenzetti di candidarsi di nuovo, a tutti i costi, nonostante che per due mandati, cio? per 10 anni, si sia seduta sulla poltrona pi? importante di palazzo Donini.

Io credo che non si debba partecipare a queste primarie e invito tutti a non parteciparvi, per diversi motivi.

In primo luogo le primarie in questione non sono delle vere primarie, nel senso che non sono affatto uno strumento di partecipazione democratica relativa ad una importante scelta politica semplicemente perch? sono state convocate con un fortissimo ritardo (il termine ultimo per la presentazione delle candidature era sabato passato alle ore 20). Quindi solo una settimana di tempo per la campagna elettorale e pertanto le primarie si risolveranno in una acerrima lotta fra i sistemi di potere che sostengono i tre candidati, Catiuscia Marini, Giampiero Bocci e Mauro Agostini e non consentiranno una libera e consapevole scelta da parte degli elettori umbri del Pd. Primarie farsa, potrebbero essere chiamate, e gi? questo sarebbe sufficiente per giustificare la scelta di non partecipare alle primarie.

Ma ci sono, a mo avviso, anche altri motivi.

Tutti e tre non sono candidati accettabili.

Catiuscia Marini ? di fatto la ?portavoce? di Rita Lorenzetti. Ci sarebbe un governo dell?Umbria per interposta persona se la Marini una volta candidato venisse eletta. Se ci si ? espressi contro la ricandidatura della Lorenzetti anche per il suo operato, nel complesso negativo, non si pu? accogliere la candidatura della Marini. A quel punto sarebbe meglio l?originale...

Bocci e Agostini non possono essere considerati degli ?uomini nuovi?, sono da decenni sulla scena politica umbra, sono prevalentemente ?uomini di potere?, Bocci prima di ogni altro, che guiderebbero l?Umbria per avvantaggiare dei gruppi di potere piuttosto che per soddisfare gli interessi collettivi della popolazione.

Infine non partecipare alle primarie sarebbe anche una forma di protesta per come il Pd umbro ha gestito tutta la vicenda della candidatura alla presidenza della giunta regionale. Non vi erano in Umbria problemi esterni al Pd o comunque particolari come quelli verificatisi in Puglia e nel Lazio. Era da tempo evidente che solo al Pd spettava indicare il candidato. Ebbene gli organi del Pd umbro non sono stati in grado di farlo e hanno scelto le primarie solo perch? non sono riusciti, per mesi, a raggiungere un accordo. Quindi la ?palla? ? passata agli elettori perch? le varie componenti del Pd umbro non hanno appunto raggiunto un accordo in quanto i loro obiettivi erano esclusivamente obiettivi di potere e non sono state in grado di raggiungere un equilibrio tra i vari ?appetiti?, tra le varie richieste di ?poltrone? a cui ambivano.

Una vera e propria faida come anche giornali nazionali hanno definito quanto avvenuto in Umbria.

E per finire l?incomprensibile scelta del centrodestra di candidare a presidente Fiammetta Modena, un?esponente di secondo piano del Pdl. Evidentemente il centrodestra non ? interessato a governare la Regione Umbria ed ? probabile, quanto meno auspicabile, che certe condizioni cos? favorevoli al centrodestra non si presenteranno pi?.

Pubblicato il: 31/01/2010

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