Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
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Tony, cave cavam

Fausto Cerulli

Dunque Concina ha vinto il braccio di ferro. La maggioranza consiliare, che non ha potuto produrre un Sindaco, ha deciso di collaborare con il Sindaco senza maggioranza. Una scelta che io, pur essendo un comunista che non conta, avevo sollecitato, insieme a Dante Freddi, ed a PierLuigi Leoni, che non sono propriamente marxisti leninisti. Tutto ? bene quel che finisce bene, ammesso che la sinistra, avendo deciso di mettere i paletti, non decida all?improvviso di farli diventare pali, e di metterli di traverso sulla strada. Lo ha gi? fatto una volta, e se qualcuno, dal centro, gli dice di rifarlo, sono sicuro che si rimangia tutto. A questa sinistra residuale ? restato soltanto il centralismo che si usava una volta in casa comunista, con la differenza che allora si parlava di centralismo democratico, ora si dovrebbe parlare di centralismo autoritario. Ma i fatti nazionali di questi giorni dovrebbero tranquillizzare Concina: ormai non si capisce pi? chi, nel PD, ? dotato di una qualche autorit?. E non lo dico io: ? stato Prodi, in un articolo pubblicato su un giornale di quelli che contano, a chiedersi: ? Chi comanda, nel PD??. E se non lo sa lui, chi lo dovrebbe sapere? Forse D?Alema, il quale, essendo stato nominato capo della commissione dei servizi segreti, conosce tutti i segreti di questa misteriosa politica italiana, compresi i suoi segreti personali dei tempi in cui faceva bombardare il Kosovo in nome della pace. Io, per tornare alle vicende di casa nostra, ho scritto casa nostra e non cosa nostra, ho il vago sospetto che la sinistra fantasma sia stata spaventata da una possibile rinuncia di Concina, e dalle eventuali nuove elezioni.  Con l?aria che tira, nel vuoto di persone e di idee che caratterizza la opposizione orvietana, come del resto quella nazionale, Germani e & avranno pensato che una nuova tornata elettorale avrebbe significato la scomparsa della maggioranza consiliare, e Concina avrebbe riconquistato la poltrona di Sindaco, ed avrebbe conquistato anche la maggioranza consiliare.  E dunque hanno accettato di collaborare; e speriamo che tutto ci? sia nell?interesse di Orvieto. E non nell?interesse pasticciato dei soliti noti, che vogliono a tutti i costi restare a galla. Mi sorprende un poco il silenzio della sinistra sinistra, ammesso che esista ancora: anzi, sono sicuro che esiste, se ? vero come ? vero che il Partito Comunista d?Italia, sezione di Orvieto, ? stata l?unica forza politica a chiedere pubblicamente che venga posta la parola fine allo scandaloso capitolo delle cave. Un capitolo sostenuto da Mocio e dalla Lorenzetti, e consacrato da una scandalosa sentenza del Consiglio di Stato.  Probabilmente la questione sar? risollevata dinanzi ai competenti organi di Giustizia europea, e mi auguro che Concina voglia appoggiare, se andr? avanti, l?iniziativa ambientalista. Sarebbe una mossa importante, significherebbe la sconfessione di una delle posizioni pi? filocapitalistiche della sinistra orvietana e regionale di governo. Io non ho i numeri e la posizione per dar consigli a Concina, anche perch? sono notoriamente comunista. Ma poich? lo conosco come persona di cultura ( a parte l?esagerazione di paragonare Rosa Matteucci alla Ginzburg), sono certo che si renda conto di quanto sia cultura il rispetto dell?ambiente, la bellezza del paesaggio umbro che si avvia a diventare un paesaggio groviera. Caro Sindaco, adesso che hai sistemato in qualche modo i rapporti con la maggioranza consiliare, rapporti che ti azzoppavano l?ala, adesso puoi e devi cominciare a volare nel cielo della politica dei fatti. E sarebbe un fatto commendevole, scusatemi la parola, cominciare con il dire basta allo scempio delle cave. Te lo dico in latino, Tony: cave cavam.

Pubblicato il: 27/01/2010

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