Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: CORSIVI
NOTIZIE CORSIVI

La guerra come necessit?.
Note contro Pier Luigi Leoni, Franco Raimondo Barbabella, Dante Freddi etc...

Gian Paolo Aceto

Non ce l?ho con tutti, sarebbe troppo poco.

Infatti avercela con tutti ? l?anima gemella del timoroso non avercela con nessuno. In fondo, sono due bili dello stesso spessore, e la biliosit? generalmente ? il marchio sostitutivo dell?assenza di un?

argomentazione precisa circa un argomento a sua volta preciso. E l?insulto ? sempre per sua natura gratuito, sostitutivo della buona o cattiva opinione su un fatto preciso, che per? sia spiegata con chiarezza e si faccia capire nuda dal lettore. Anche la satira pu? servire allo scopo, basta che alla fine si arrivi al dunque e non si rimanga a mezz?aria con il proprio bello scrivere. Ovviamente

sono accettabili svolazzi, espressioni da fine dicitore, citazioni colte, ma molto meno accettabili sono espressioni che vogliano apparire proprie e invece sono frutto di plagio  per desiderio sfrenato di apparire colti e saggi e benpensanti, con un chilo di virt? civica per ogni articolo.

Se proprio si vuole apparire integerrimi e di buoni costumi per il ?bene? della citt?, evitare di far parlare fallicamente il  ?proprio bene?  attraverso l?uso efferato e stomachevole di elucubrazioni da avanspettacolo colto sull?indole e il carattere degli uomini, su viribus unitis contra periculum, esibito in latino per far capire ?meglio e ad ogni costo? il lettore, oppure sulla cultura che unisce, uno si chiede perch? sia necessario quando dovrebbero bastare religione e costituzione della Repubblica, sembra che siamo tornati a libro e moschetto. E poi l?insipienza che divide, e se uno parla di insipienza ? chiaro che vuole passare per sapiens senza essere sicuro di esserlo.. E non basta iscriversi alla trib? dei Barba Leoni  Freddi, la Triade della nuova piaga d?Egitto orvietana, i Forum, gli specialisti del bene comune, i professionisti del Ti abbraccio con affetto, del Mio carissimo, del Tuo qualcosa. E con i titoli degli articoli tutti in maiuscolo mi raccomando??..

Inoltre i lettori di questo giornale possono fare benissimo a meno di dichiarazioni pubbliche e enfatiche sulla propria ?fervida appartenenza cattolica? (per caso si vuole rassicurare il Maresciallo dei Carabinieri?), come ho trovato scritto non molto tempo fa?, seguite dall?incredibile frase: Mi si tolga tutto ma non il mio cattolicesimo! Viene da commentare che in questo caso il cattolicesimo sembra un soprammobile privato o un gioiello nel caveau, o una qualsiasi propriet? privata che si pu? sottrarre, cos? che al poverino non rimarrebbe che il ?bello scrivere??.

Comunque il prezioso ridicolo, malgrado forse conosca Moli?re, continuer? a cercare di far parte del manipolo di intellettuali, come dice lui con enorme umilt?, per prendere per mano il popolo insipiens e salvarlo dall?abisso. Tipico e tragicomico dei vanesii acculturati e supponenti.

Un consiglio per variazioni sul tema potrebbe essere quello di dedicarsi ai necrologi sul web quando crepa qualcuno, e con il pretesto di decantare il morto citare le sue virt?  per appropriarsene e quindi parlare  bene di s?. Ultimamente e non solo va molto di moda.

 

A proposito di cari estinti.

I  Leo-Barboni di Orvietosi,  la stampa on line che la d? a tutti, ovviamente parlo della libert? di essere pubblicati, ed ? un gran bene, continuano imperterriti e stoici la loro rubrica per intenditori di delicatezze archeopoliticoistituzionali dalle quali prima o poi. verr? fuori una soluzione per ogni

problema amministrativo per gli ateniesi da tremila anni di passaggio a Orvieto.

Ma intanto pongo per la prima volta una questione di metodo sul rapporto tra  la  rubrica tenuta da Leoni e Barbabella, e i suoi commentatori, o interlocutori come li chiama Barbabella  nell?ultima uscita del 25 ? 01 ? 2009. Loro ambiscono a parlare dei problemi della citt? di oggi, qualche volta

riescono a farlo, qualche altra stanno nel cesto di Aristofane a discettare dei massimi sistemi, e si appoggiano, sia per i problemi di oggi che per i massimi sistemi, a scritti altrui, o del lontano

passato, che sia Burke o Aristotele fa lo stesso, oppure a scritti pi? recenti, contemporanei, anche dei loro stessi interlocutori, oppure prese di posizione di partiti cittadini, articoli di altri su questo giornale o su altri. Insomma, non tengono la loro rubrica come bambini altezzosi e supponenti che per esempio dicano a un loro coetaneo: o tu vieni a giocare a casa mia, o non giochiamo!

Queste sono le leggi che governano le loro coscienze di scriventi e tenutari di rubrica con tolleranza incorporata. Ma con una sola eccezione.

Premetto che intanto sono circa tremila (e non tre, o quattro, come gli ?interlocutori??) le persone che si collegano a questo giornale on line, e probabilmente molti di loro leggono non soltanto i redazionali ma anche la rubrica, e anche gli articoli. Se tra questi articoli trovano qualcuno che polemizza con buoni argomenti, anche se in modo acremente satirico, con ci? che viene scritto o proposto nella rubrica, bene, lo notano e dentro di s? ne danno un giudizio, anche senza magari mandare un commento, e forse forse si stupiscono che le critiche vengano allegramente cestinate dalle persone a cui sono dirette, dato che non sono spedite alla rubrica stessa!

Cari ?rubricanti?, da quando avete incominciato a fare lo spogliarello in pubblico della vostra cultura o sapienza politico-amministrativa, io ho puntualmente controbattuto quando lo ritenevo necessario, e secondo  il mio stile, cos? come ciascuno di voi ha il suo. Soltanto che non l?ho fatto a casa (rubrica) vostra, e questo ha prodotto il vostro silenzio sovietico sulle critiche che non mandate gi?, e che vi sono ostili non per partito preso, ma perch? di volta in volta controbattono alcuni dei vostri argomenti e arrivano all?essenziale della questione, e senza infiocchettamenti vari. Intendiamoci, io non penso affatto ad essere nominato, e questo non per alterigia. Mi basta (e basterebbe forse a qualche altro lettore) che le argomentazioni che porto, che non considero inoppugnabili, siano ?oppugnate? con altrettanta incisivit?. Ma questo non avviene, e viene da pensare, sorridendo un po?, o che non abbiate argomenti ?veramente veri? oppure che esercitiate l?arte dello struzzo, il quale da bravo astutino mette la testa nella sabbia e si dice: siccome io non vedo nessuno, nessuno mi vede!

Oppure che ve ne fottiate allegramente dei tremila lettori del web, malgrado tutti quanti vedano l?incongruenza della vostra posizione.(e anche se nessuno dei lettori ve lo fa notare). Insomma i lettori non esistono, se esistono non sono obbligati a leggere, e noi rubrichisti abbiamo il diritto a gestire il nostro angolino della risata cos? come un cagnetto ha la sua ciotola soltanto sua.

Oppure naturalmente potreste assumere una posizione puntigliosamente e sessualmente legalitaria, come l?utero delle femministe di tanti anni fa?: La rubrica ? mia e me la gestisco io!

 

Passo all?attualit?.

Sembra prossimo un forum sul turismo. Ne ? stato fatto uno un anno fa e la conclusione ? stata originale e lapidaria: A Orvieto il turismo langue!.

Questa scoperta fu la rampa di lancio verso l?assessorato per chi nella sua modestia non ci aveva mai pensato, e in precedenza aveva disperatamente cercato guai senza mai riuscire a trovarne.

Come iniziativa turistica propongo di circondare la Rupe di filo spinato in modo da farne un

simpatico campo di concentramento, con un cartello per cittadinanza e posteri che suoni pi? o meno cos?: L?Assessorato rende liberi!

Assicuro molti turisti della memoria, che di questi tempi rende ass???ie!

Evitare se possibile di coinvolgere la ?Partecipazione? dei sobborghi e delle campagne nella ricerca della stucchevole ?nuova identit? di Orvieto?, solito linguaggio amministrativese efferatamente banale.

Il concetto di identit? ? legato all?identit? del singolo, quando esibisce la patente o appunto la carta d?identit?. Tutto il resto ? fumo.

Ma d?altronde Lei non ha tirato fuori un solo guaio o idea dalla Sua rubrica Cerco guai, celebre anche per il rossiniano spinto: Tutti mi vogliono! Tutti mi cercano?, all?inizio della campagna elettorale. Perch? dovrebbe essere capace di tirar fuori idee adesso? E cos?, forza con la partecipazzzzzzzione popolare democratica e pluralista. Roba da vocabolario di sinistra! Ma io l?ho sempre detto; i due ?poderi? tendono ad assomigliarsi omologandosi anche nel linguaggio.

 

Torno al titolo: la guerra come necessit?.

Lo stato di plumbea e sanguinosa pace in cui si trova la citt? di Orvieto avrebbe il suo colpo di grazia con i patti tra l?opposizione di sinistra e la maggioranza di centro destra, che ha deciso di fare opposizione alla sua stessa vittoria elettorale  perch? da bravi astutini vogliono logorare l?opposizione di sinistra con tre anni da passare eseguendo ingenuamente il vero inconfessabile

programma dei perdenti, e cio?: Siccome abbiamo perso e di conseguenza non possiamo fare niente, che almeno non facciano niente nemmeno gli altri, cos? un bel giorno potremo farne una campagna elettorale con qualche probabilit? di vittoria.

Ma che old stail da burini della crocetta sulla scheda!!!!!

 

Il ?Fronte Civico? proposto dal Sindaco.

Un Sindaco pu? proporre quello che vuole a chiunque, come qualsiasi altro cittadino.

Il PD risponde, con croce, anzi addirittura firma,di Germani, il suo capomandamento.

Nel redazionale su Orvietos? che precede la nota ? scritto che a proposito di patto loro vogliono privilegiare ?tutte le scelte che non comportino ulteriori sacrifici per i cittadini e le famiglie e non

penalizzino i servizi a loro destinati?. Quando si dice la Bont??

Ineffabile Germani, non risulta che Sindaco e Giunta abbiano disdetto impegni di collaborazione e sinergia con, per esempio, sviluppo del nucleare cinese, oppure siano associati al programma Apollo 35 per mandare qualche parolaio terrestre su qualche pianeta. Questo vuol dire che con i soldi che ci sono, e non potendo far conto su quelli che non ci sono pi? perch? da voi dilapidati,

? per forza di cose che bisogner? compiere scelte che comporteranno ulteriori sacrifici eccetera.

Poi, quasi all?inizio della sua nota  Germani chiama il patto civico una proposta ?saggia?,?dato che il PD era da tempo che sollecitava uno Scatto ?che ponesse fine alla campagna elettorale e alle conseguenti polemiche?!!!!

Come per dire che la campagna elettorale si ? basata non su fatti e argomenti concreti, ma su

argomenti da bar dello sport.

Pi? sotto, un periodo di straordinaria ambiguit?. Scrive che il Sindaco deve coinvolgere non solo tutti i gruppi presenti in consiglio comunale, ma ?anche tutte le istituzioni e gli enti che rappresentano gli assetti della citt??.

Capito?  Qui si parla di partecipate e cooperative. ?Coinvolgere? significa: parliamone ma non devono essere toccate, oppure addio patto! E? il coinvolgimento tramite imbalsamazione dell?esistente.

Nel periodo successivo si cita la grave condizione economica e sociale ?nazionale?, e ?INEVITABILMENTE? anche locale.

Inevitabilmente un corno!!!! La condizione locale ? stata aggravata e resa terminale negli anni passati dai vostri sindaci e giunte, con le spese da faraoni plebei e assessori leccanti e scodinzolanti.

E in un periodo pi? sotto parla di mantenere e ?se possibile? ampliare nel bilancio quei capitoli che finanziano le attivit? sociali e i servizi. Sta parlando delle cooperative la cui forza lavoro ? composta di affiliati alla sinistra?
Mi spiega qualcuno perch? si dovrebbero fare patti con questa gente?

Ma allora, la guerra come necessit? di cui parlo ? molto semplicemente il fare chiarezza, e lo si

pu? fare soltanto con la ?guerra dei civilizzati? e cio? la soluzione elettorale, vale a dire nuove elezioni. E mi si faccia il favore di non usare termini calcistici come ?ultras? soltanto perch? qualcuno propone una soluzione civile come le elezioni.

Sto andando verso la fine, e perci? ritorno al mio prediletto Pier Luigi Leoni, incantator di color

che sanno, che non sanno, e che fanno finta di non saper.

Da ?Il dovere del consigliere comunale?.(18 ? 01 ? 2009)

Quarta riga.??Come consigliere comunale ho il dovere di vivere nell?unione pi? stretta, nella pi? totale corrispondenza e nella pi? limpida comunicazione con i miei elettori, eccetera?.?

Ma ti riferisci a quei 56 elettori che ti hanno votato senza riuscire a farti eleggere (sei subentrato a Carlo Perali che ha deciso di suicidare le sue campagne politiche)? Oppure ti riferisci a te una volta subentrato legalmente e quindi consigliere comunale a tutti gli effetti e perci? rappresentante di tutti (Tutti) gli elettori orvietani?

Dici che devi prestare incessante attenzione ai loro affari. Ma guarda che ognuno di loro ha ?il suo? affare privato. E tu dici che ti puoi interessare a circa quindicimila affari diversi nello stesso tempo?? Ma alla fine del lungo periodo scrivi che il consiglio comunale non ? un congresso di ambasciatori di interessi diversi e ostile, ma ha un solo interesse (collettivo ovviamente).

Per? metti troppo aggettivi insieme. Perch? interessi diversi dovrebbero essere necessariamente ostili? Sono semplicemente interessi privati, e se non contrastano con le leggi, li puoi anche aiutare se te lo chiedono. E senza sacrificare ad essi la tua opinione, il tuo giudizio e la tua coscienza, che tu carichi di aggettivi come imparziale, maturo e illuminata. Generalmente sono parole messe dai posteri negli epitaffi, ma tu, per innato bisogno di essere imbalsamato in anticipo, anticipi i tuoi bioagiografi!

Poi Dante Freddi ti chiede se la libert? assoluta del consigliere comunale, che tu sembri approvare, nel senso di libera da vincoli elettorali, non potrebbe autorizzare un trasformismo ad hoc, secondo

le situazioni contingenti, propedeutico ad un processo amministrativo senza progetto, eccetera.

Intanto io chiedo a Dante perch? l?eventuale cambiamento di campo ?politico? di un consigliere debba essere automaticamente bollato come trasformismo. L?eventuale aspetto?morale? di tale modo di procedere non dovrebbe secondo me toccare il giudizio politico. Sono due piani diversi,

l?aspetto morale tocca il privato sia del consigliere in quanto persona umana con anima  che di ogni singolo elettore che l?abbia o non l?abbia votato, e che lo pu? criticare.  Mentre l?aspetto politico tocca appunto quelle che tu stesso chiami ?le situazioni contingenti?, che vuol dire la Storia che passa, e che cambia le carte in tavola. Ma facendo cos?, Dante, fai come Berlinguer (e l?ho gi? scritto) che sapendo di aver perso ideologicamente e politicamente, tir? in ballo la ?questione morale? cercando di fare politica con l?uso strumentale di essa.

Le questioni morali, secondo la Chiesa, e quindi anche secondo me, riguardano sempre gli individui singoli con coscienza singola e responsabilit? personale, e chi li giudica ? il confessore. Tutto il resto ? materia del campo di Cesare, dove le eventuali responsabilit? si pagano, o si fanno valere, con la guerra (vera), o con le elezioni, o con la continuazione di esse che si chiama la lotta politica,

oppure nelle aule di Giustizia.

Poi ti risponde Pier Luigi, che ovviamente ti dice quello che anche tu riconosci benissimo e sai, e cio? che il rappresentante democraticamente eletto non ? vincolato alla volont? dei suoi elettori, ma solo alla propria coscienza. Pier Luigi avrebbe dovuto lasciar perdere il concetto di coscienza, troppo attinente al piano morale, e parlare invece per il consigliere comunale, figura pubblica, di

?convenienza collettiva?, o pubblica. E? un dato perci? che se Meffi e Mariani votassero per il Sindaco, anche contro il loro partito Pd, nessuno li potrebbe accusare di tradimento o di mancanza di moralit?, semplicemente per il fatto che la ?situazione contingente? richiede uno sblocco  proprio per convenienza collettiva e pubblica.

Questo comunque non avverr?, ed ? per questo che la ?guerra elettorale? ? l?unica necessit? istituzionale, democratica, popolare e in accordo con la legge..

Qualsiasi patto sarebbe un tradimento al ribasso sulla testa degli elettori di ambedue le parti, e anche di tutti gli elettori presi nel loro insieme.

Pier Luigi ti risponde cos? come ho scritto sopra, ma poi anche lui contraddice s? stesso

e le sue affabulazioni sulla democrazia rappresentativa, che ? una cosa caro Pier Luigi che o la accetti in toto o niente, cio? non puoi usarla soltanto quando fa piacere a te.

Infatti perch? ci sia democrazia rappresentativa bisogna che ci siano almeno due parti politiche, che a scadenze stabilite si misurano coi muscoli, che poi sono semplicemente le elezioni. Dalla qualit? la parola passa alla quantit?, intesa come voti. Non ? il massimo in quanto possibilit? di ricerca della verit? politica ma per ora ? tutto quello che c??, e a suo modo ? una ?guerra onesta?, dove almeno qualche regola la si rispetta.

Tu sei per i patti (ma quali?), e per appoggiare la tua tesi cominci col denigrare chiunque non sia d?accordo con te e voglia nuove elezioni. Li chiami scalmanati, ultras. Qualcuno di questi ultras usa civilmente il web per dissentire. E tu che fai? Usi il silenzio sovietico.

Subito dopo qualcuno che doveva telefonarmi, per reciproco accordo, e non l?ha fatto, ti risponde comunque con straordinaria concisione chiamando la tua posizione ?una chiamata alle armi totalizzante?. Meglio non si poteva dire. E anche dopo sono d?accordo.

Finir? che sar? costretto ad accettare che l?UDC confluisca in Orvieto Capitale. Dopo tutto il mio ? un forno mite?

Il 23 di questo mese ? apparso l?articolo di Pier Luigi su ?Gli umori della destra?

Alle righe 21 e 22 ricordi che ti battevi perch? fosse fatta luce sulle responsabilit? penali e contabili dei bilanci falsi. Ora, siccome eri e sei pubblico ufficiale, dato che queste cose le affermavi pubblicamente dovevi andare in Procura e inoltrare un esposto il pi? circostanziato possibile. Ti

toccava quella che si chiama la responsabilit? personale di far seguire i fatti alle parole. Tu non l?hai fatto..E non l?ha fatto nemmeno nessuno dei tuoi.

Poi riprendi a parlare di ultras, e per ben spaventare scrivi non di competizione elettorale, legalmente giusta e possibile, ma di ?duro scontro elettorale?. Per favore, fammi sapere quando non ? duro (ma non contare su di me?..).

L?impatto sulla popolazione? Ma cos??, un meteorite? Triste periodo di sospensione della democrazia  rappresentativa? Ma perch? prendi una parte per il tutto?

Le leggi che regolano la democrazia rappresentativa contemplano ovviamente anche la nomina di un commissario governativo in caso  di stallo.

?Citt? umiliata e traumatizzata?? Per favore non riversare le eventuali tue indisposizioni su tutto l?elettorato.

E ti chiedi se basterebbe il gusto di sapere di chi ? la colpa.

Ma caro mio sai benissimo che la faccenda non finirebbe con il gusto di sapere.

Dopo il gusto di sapere viene l?obbligo da parte del commissario prefettizio di andare in Procura e parlare  e chiedere che si faccia luce sulle colpe e si puniscano i colpevoli. Anche questo fa parte della democrazia rappresentativa, ci piaccia o non ci piaccia. Anche se sembra che non piaccia a te.

 

Nella puntata del 25 ? 01 ? 2009, alle righe 34 e seguenti, Barbabella cita un?opinione talmente qualunquistica che proprio sarebbe da considerare come da Tresoldi: Chi vuole nuove elezioni viene considerato stolto e ?sfascista?, vocabolo abitualmente usato dalla vecchia sinistra per chiunque non era d?accordo con loro. E ammesso che se ci fossero nuove elezioni la citt? sarebbe ?desertificata?, come dice banalmente Trecentesimi, lo sarebbe soltanto per il periodo elettorale, molto breve.

Poi risponde Leoni che alla fine del suo intervento, malgrado sia un pubblico ufficiale e come dice lui a conoscenza di molte colpe, scrive che non gli va tanto di cercare le colpe altrui, ma preferisce pensare alle proprie.

D?accordo, non gli va tanto, ma almeno si pu? sapere quanto? E il ?quanto? che ha basterebbe a fargli fare il suo dovere?

 

Nell?articolo del 26 ? 01 ? 2009  ?Dal Patto civico ai fatti? Pier Luigi Leoni scrive all?inizio perentoriamente: chi ha le idee le tiri fuori, senza la pretesa di essere un genio e senza la suscettibilit? del genio incompreso.

No, forse non c? bisogno di genii. E la ?fiammante incude? certamente non ? di uno solo. Io la vedo negli occhi e nel cuore di tanti e tante che anche per caso mi capita di incontrare e conoscere.

 

Ma tornando al presente, pu? darsi che sia giusto non curarsi dei soliti ?anonimisti?, tuttavia ti ho fatto notare prima che tu non rispondi nemmeno a chi si firma. E? soltanto perch? non si entra nel tuo personale giardino-rubrica, o perch? ti va di traverso il dissenso, anche netto e satirico?

Quando dopo qualche decina di righe dici che bisogna cercare ci? che unisce e non ci? che divide, a me sembra la solita gran banalit? di sinistra, quando il PCI con subdolo pseudo cristiano ?buon senso? voleva partecipare alla spartizione pur non avendo n? i numeri n? la ragione storico-politica.

E tu, uomo di destra, usi gli stessi stilemi e forse nemmeno te ne accorgi (forse).

Risanamento finanziario. I servizi ai pi? deboli si tutelano in primo luogo facendo rientrare nelle casse comunali, ?per legge?, gli stipendi che sono stati ingiustamente elargiti. Oppure vogliamo lasciarli stare perch??.perch? ? passato tanto tempo?perch? si tiene famiglia?.per non smuovere le acque?.

O forse perch? sarebbe ?sfascista?? O forse perch? disturberebbe i Patti?....Prova a chiedere a chi aveva diritto e famiglia e ?non ha avuto?.

Ripopolamento del centro storico.  Non posso rispondere con due battute, ricordo solo che la parola anche se contiene in s? la parola ?popolo?, viene usata soltanto per la selvaggina animale.

E anche gli altri argomenti che hai citato credo che li commenter? in maniera pi? esaustiva uno per volta, anche se sono correlati.

Finisco qui e mi scuso per la brevit????

Pubblicato il: 27/01/2010

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