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Assemblea Nazionale dei Democratici di Sinistra. Di Contenuti politici neanche l?ombra?

Giuliano Santelli

Se la politica ? passione e sentimento di queste due sensazioni non ho trovato traccia nell?assemblea dell?EUR.
Un?assemblea congressuale tutta tesa a rassicurare i quadri dirigenti dei D.S.. Una manifestazione ?interna? senza ?pathos? e priva di qualsiasi respiro strategico.
Una discussione di ?riposizionamento? politico, dove, come rituale tradizionale, i gruppi dirigenti si sono scomposti oltre le posizioni del congresso di Pesaro, pi? preoccupati del proprio destino soggettivo che dell?individuazione di una vera e propria piattaforma politica per tornare a vincere. Intendiamoci, la necessit? di un ?rassenblemant? del centro sinistra ? necessario, ma la semplificazione politica che ? emersa, mettiamoci insieme per contrastare il Polo e Berlusconi, senza discutere di contenuti politico programmatici ? una scorciatoia che non dar? risultati, anzi, rimanda ad una seconda fase i nodi dei contenuti politici necessari alla costruzione di una vera alleanza. Solo sul tema della guerra e sul ritiro o meno delle nostre truppe in Iraq la discussione ha avuto un momento alto.
Per fare un?alleanza politica ? necessario prima definire i contenuti programmatici, ad esempio capire quali siano le posizioni di Margherita e Sdi sulla questione della drammatica situazione economica e salariale di milioni di lavoratori, sull?assenza di diritti e prospettive per milioni di giovani con contratti atipici, interinali, CO.CO.CO., sulla riforma delle pensioni, sul finanziamento alle scuole private, sulla laicit? dello Stato, sull?applicazione dell?Art. 11 della Costituzione Italiana ed il suo inserimento all?interno della carta costituzionale europea, sulla 194 (aborto e contraccezione), sulla drammatica situazione arabo-palestinese ecc.
Rimandare questa discussione e sorvolare sulla questione dell?identit? di una forza socialista riformatrice ? un errore politico, non so se voluto, che non porter? fortuna soprattutto ai Democratici di Sinistra. In verit?, proprio sulla guerra e sulla presenza delle nostre truppe in Iraq, ? emersa la differenza tra chi pensa solo alla tattica elettorale e chi, invece, non rinuncia ad interrogarsi su cosa deve rappresentare un partito socialista europeo all?interno della coalizione di centrosinistra. Su questo aspetto di ?principio? bene ha fatto il Correntone a contarsi. E? stato ancora una volta il Papa, proprio oggi a dire qualcosa di sinistra, ?i soldati italiani sono morti perch? sono stati mandati in guerra, non in missione di pace? ed ancora ?il medioriente non ha bisogno di muri, ma di ponti?. Questo ? quello che avrebbero dovuto dire i D.S., quello che molti elettori di sinistra e non solo pensano.
Cos? come non si ? fatta chiarezza sul fatto che questa alleanza per le Europee apre necessariamente il superamento dell?attuale partito dei D.S. verso un nuovo partito riformista con Margherita e Sdi. Sciogliersi quindi verso un nuovo soggetto politico, rinunciare alla propria identit?, trasformarsi in altro, una nuova Bolognina?


In verit?, nell?intervento di Massimo D?Alema, al quale non fa difetto la ?spregiudicatezza?, questo argomento ? stato sottolineato. ?Che male c??, - ha sottolineato D?Alema - che dopo la Lista unica per le Europee si possa lavorare a costruire una grande formazione politica di tipo nuovo??. Questo ? il vero problema, ancora una volta si fanno accelerazioni politiche, si cambia la barra della rotta senza che il Partito e i suoi militanti possano discutere di questo.
Un concetto di ?democrazia? verticistica, caro a chi ha sempre pensato, dopo lo scioglimento del PCI, che la discussione con i propri iscritti diventi un?inutile perdita di tempo.
Cosa accadr? lo vedremo presto, gi? dalle prossime settimane, quando si comincer? a discutere delle candidature per le amministrative. Se la lista unica per le europee, per le quali si voter? con il metodo proporzionale, render? perlomeno complesso suddividersi i collegi elettorali, in questo senso, chi dovr? rinunciare a qualche decina di deputati europei saranno proprio i D.S.. Pi? complesso sar? ragionare per le Amministrative di primavera. Infatti, se l?alleanza a tre appare difficile gi? per le Europee, con il maggioritario diventer? ancora pi? complicato rendere strategico questo percorso per le elezioni comunali.
A molti di noi, che ancora si pongono il problema di come la sinistra debba avere ruolo identit? e contenuti ben definiti, senza sciogliersi in una indistinta nuova forza politica genericamente riformista, ? richiesto uno sforzo ed un?azione decisa.
A questo processo si deve reagire, individuando spazi e terreni di battaglia politica sia interni che esterni. Alla logica del ?triciclo? si pu? e si deve rispondere allargando lo spazio politico agli esclusi. Di Pietro, Verdi, Comunisti Italiani. Ma soprattutto ai tanti movimenti che in questi mesi si sono sviluppati sia a livello nazionale sia locale. Un presupposto, quest?ultimo, che permetter? di aprire anche una franca discussione con Rifondazione Comunista, che non pu? relegarsi ad un ruolo di mera testimonianza politica.
Nulla ? perduto, nessuna separazione, perch? quando dalla teoria si passer? alla pratica, sulla strada di questo annunciato percorso da parte dei D.S., Margherita e Sdi si cominceranno a vedere i veri ostacoli.

Pubblicato il: 16/11/2003

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