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I primi dieci anni del 2000 ad Orvieto

Paolo Borrello

I primi dieci anni del 2000 sono stati contraddistinti ad Orvieto da alcuni tratti caratteristici?

O invece il decennio appena conclusosi non si ? rivelato sensibilmente diverso dall?ultimo decennio del secolo scorso?

A mio avviso alcune particolarit? ? opportuno analizzarle perch? da un lato rappresentano una novit? rispetto agli anni precedenti e poi perch? sono senza dubbio significative.

La pi? importante novit? riguarda il cambiamento intervenuto nella politica urbanistica

Tutto il decennio ? stato caratterizzato da una politica urbanistica chiaramente espansiva. Infatti, anche se tale situazione si ? verificata soprattutto nei primi anni del 2000, non si pu? assolutamente sostenere che ci sia stata un?inversione di tendenza nel periodo successivo.

Per la verit? l?aumento dell?attivit? di costruzione e di ristrutturazione di edifici nel territorio comunale ? iniziato con il 1999, primo anno in cui ? diventato operativo il nuovo piano regolatore redatto da Bernardo Rossi Doria.

Occorre notare che in tutto l?ultimo decennio del secolo scorso si ? discusso della necessit? di un nuovo piano regolatore.

Ma il ?parto? ? stato lungo e complesso e, di fatto, gli anni ?90, come del resto gli anni ?80, furono contraddistinti da una politica urbanistica piuttosto restrittiva, inizialmente determinata in primo luogo dalla giusta volont? di ?proteggere? il centro storico e consentire cos? l?attivit? di ristrutturazione di edifici privati e pubblici, soprattutto questi ultimi, che ha rappresentato uno degli elementi essenziali del progetto Orvieto.

Per? la politica urbanistica seguita negli anni ?80, soprattutto, e proseguita, per altri motivi, anche dopo, ? stata talvolta eccessivamente restrittiva, anche in aree diverse dal centro storico, e proprio questa politica ? stata una delle cause che hanno determinato la riduzione della popolazione residente nel comune di Orvieto ed il contemporaneo forte incremento demografico del comune di Porano.

Nel primo decennio del 2000 si cambia quindi registro.

E tale decennio pu? anche essere considerato il decennio delle speculazioni edilizie?

E? difficile rispondere a questa domanda.

Spesso si ? diffusa ampiamente la cosiddetta urbanistica contrattata, nella quale cio? le scelte urbanistiche sono state anche determinate dalle imprese edili, dai proprietari dei terreni o delle abitazioni esistenti, le cui esigenze vanno s? tenute in considerazione, ma senza che sia trascurato l?interesse collettivo.

Quello che ? certo ? che si ? verificata una notevole crescita del numero delle imprese edili e del numero degli addetti in queste imprese.

Inoltre, il fatto che, negli ultimi anni, ad Orvieto, diversamente da quanto avvenuto in altre citt?, il prezzo medio delle abitazioni ? rimasto pressocch? stabile nonostante la crisi economica generale, pu? anche essere interpretato ipotizzando che le imprese edili abbiano conseguito negli anni passati degli extraprofitti (cio? profitti superiori al normale) che consentono loro di mantenere invendute le abitazioni da esse costruite senza abbassare i prezzi, avendo ancora una sufficiente liquidit? in cassa.

Un?altra novit? degna di attenzione, sebbene meno importante, riguarda l?andamento della popolazione. Nel primo decennio del 2000 la popolazione del comune di Orvieto ? leggermente aumentata (poco pi? dell?1%) ma nei decenni precedenti la popolazione era costantemente diminuita (negli anni ?80 circa il 6% e negli anni ?90 circa il 3%).

Inoltre il primo decennio del 2000 ? stato caratterizzato dall?entrata in funzione del nuovo ospedale, dopo quasi 40 anni di attesa. Anche in questo caso quanto avvenuto non pu? essere giudicato positivamente in quanto le aspettative di avere a disposizione un ospedale fra i 5 pi? importanti dell?Umbria sono andate in gran parte deluse (al miglioramento delle strutture non si ? accompagnato un aumento delle risorse finanziarie ed umane a disposizione).

E ora arrivo ad un altro aspetto, questo davvero molto rilevante, del decennio, la progressiva riduzione del peso politico di Orvieto nell?ambito dell?Umbria, accentuatosi nella seconda met? del decennio (tra l?altro questa riduzione di peso politico ? stata la principale causa dei problemi della sanit? orvietana).

La riduzione del peso politico di Orvieto ? stata determinata da vari fattori:

-          il governo, che ha interessato tutto il decennio, della Regione dell?Umbria, diretto dalla ?governatrice? Maria Rita Lorenzetti, ha privilegiato gran parte dei territori della provincia di Perugia a danno della provincia di Terni e soprattutto dell?Orvietano

-          la riduzione del peso politico dell?Amministrazione Comunale di Orvieto a partire dal 2004

-          l?assenza di un rappresentante orvietano in Consiglio regionale  a partire dal 2005 (per la verit? il ruolo svolto dal consigliere regionale orvietano nella prima parte del decennio ? stato molto ridotto)

La situazione economica generale non si ? sostanzialmente modificata nel decennio (e ci? non ? positivo perch? i problemi strutturali del sistema economico locale sono rimasti pressoch?  immutati).

Comunque non solo il peso politico di Orvieto in Umbria ? diminuito ma anche il ruolo della politica nella societ? orvietana ? diminuito. Ci? ? avvenuto soprattutto nella seconda met? del decennio, da quanto cio? ? diventato sindaco Stefano Mocio. Infatti l?attivit? di Stefano Cimicchi come sindaco della citt? pu? essere criticata, anche legittimamente, ma non si pu? non riconoscere che Cimicchi era un punto di riferimento con cui, nel bene e nel male, ci si doveva confrontare. Mocio non lo ? stato affatto, soprattutto in seguito al livello qualitativo molto basso dell?azione amministrativa da lui promossa.

Alla fine del decennio si ? verificata una significativa novit? nella politica del centro destra: la vittoria del candidato a sindaco del centro destra, Toni Concina, nelle elezioni comunali del 2009, dopo che per oltre 60 anni i sindaci del Comune di Orvieto erano stati tutti esponenti della sinistra o del centro sinistra.

Questa novit? ha avuto fino ad ora una connotazione prevalentemente simbolica, nel senso che non sembra che grandi cambiamenti stiano avvenendo nelle politiche amministrative (del resto sono passati solo sei mesi dal ?cambio?). Ma la novit? rimane molto importante, soprattutto in prospettiva, perch? ? stato dimostrato che il centro sinistra non ? pi? ?imbattibile? e questo potrebbe determinare in futuro un miglioramento nella qualit? dell?attivit? amministrativa, in quanto se la concorrenza ? l?anima del commercio, la possibilit? che in un determinato territorio si alternino governi di centro destra a governi di centro sinistra pu? essere considerata l??anima? della politica. E se nel prossimo decennio ritorner? alla guida di Orvieto un sindaco espressione del centro sinistra, la sua azione potrebbe essere stimolata positivamente dalla consapevolezza della possibilit? che le successive elezioni siano vinte dal centro destra, come avviene normalmente in un moderno ed efficiente sistema politico.

Pubblicato il: 11/01/2010

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