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Positivit? e negativit? del carattere nazionale...anche a proposito di classe dirigente

Aramo Ermini

Notiamo tutti  a volte, guardando la televisione o consultando altri mass media , il nome di qualche figlio di  artista, giornalista o politico famoso ? piazzato ? in posti di lavoro prestigiosi e ci diciamo: ? lo ha sistemato ?.

Talvolta questi giovani uomini e donne sono anche bravi.

E? stata esperienza di tutti l?essere stati tentati o l?aver approfittato della conoscenza di qualche potente per chiedere un favore, trovare lavoro, sistemare un figlio o un familiare.

Le grandi organizzazioni popolari: i partiti, i sindacati, la Chiesa, con le loro organizzazioni capillari di sezioni e di parrocchie hanno svolto e svolgono anche la funzione di un gigantesco ufficio di collocamento, ci? con i suoi aspetti positivi e negativi.

Nel film, oramai datato ? Italia Germania 4 a 1 ? uno dei protagonisti ad un certo punto affermava che se ai figli dei portieri ( non del gioco del calcio ) non ci pensava la Democrazia Cristiana ( ci? a proposito del trovare lavoro ) non ci pensava nessuno.

Il costume della raccomandazione, al quale non sfugge neppure ? chi ha fatto il ? 68 ?,  non so se tutto italiano ma molto italiano, ? negativo per diversi ordini di motivi:

-          il lavoro non essendo assegnato per merito, non permetter? di avere l?uomo giusto al posto giusto.

-          la preparazione per ottenere un impiego diverr? carente, tanto ci pensa il babbo, o il partito o il prete?. Ci? alimenter? anche sfiducia nelle proprie capacit?, da parte dei giovani

-          il sistema politico si ammaler? potendo contare su di una gran massa di voti dovuti allo scambio: io ti do il voto tu mi dai il lavoro.

Dato il fenomeno gigantesco la competizione politica sar? falsata, chi governa non sar? il migliore ma chi dispone di un maggior numero di voti di scambio.

Questo sistema di ? assistenzialismo generalizzato ?  credo abbia antropologicamente rapporti diretti con il ?mammismo e babbismo ? , fenomeno tutto italiano e con il fatto che i giovani fino a  et? avanzata restano in famiglia in attesa di sistemazione. Ricordiamo tutti la polemica sui ? bamboccioni ? innescata anni or sono dall?ex- ministro Padoa Schioppa.

Andando pi? a fondo nell?analisi, a mi avviso, vi sono due fattori tipici e fondamentali della nostra vita personale e sociale a cui pu? essere ricondotto questo fenomeno: la famiglia e la religione cattolica.

Ia centralit? del modello familiare e l?importanza data ai suoi componenti , fa s? che l?interesse familiare e quello dei suoi elementi costituenti diventino il punto di riferimento ultimo:? la famiglia e i suoi componenti prima di tutto ?. Proiezione pi? in grande  della realt? familiare diventano il partito o la Chiesa o il gruppo di appartenenza.

I partiti, i movimenti, i sindacati pensano a sistemare lavorativamente in posizioni importanti i propri aderenti, ?. nell?interesse della propria causa.

Il condizionamento della religione cattolica sul carattere nazionale risulta pi? evidente da un raffronto con la societ? anglosassone..

L?ideal-tipo che la tradizione ci consegna ? quello di ragazzi anglosassoni che lasciano presto le famiglie, abituati a cavarsela da soli ma in una societ? ben strutturata, con un sistema scolastico educativo severo  e che pretende.

Gli Anglosassoni e i loro discendenti hanno dominato il modo a partire dal 1700, prima con l?Inghilterra poi con gli Stati Uniti. La loro potenza economica ha condizionato l? economia globale per secoli ed i loro eserciti e i loro funzionari, che avevano nei ranghi quei ragazzi usciti dal loro sistema educativo, hanno costituito l?ossatura del loro sistema di  dominio, la loro classe dirigente.

Alcune osservazioni in merito alle religioni ci aiuteranno a comprendere meglio.

La religione cattolica sottolinea maggiormente l?importanza del singolo individuo, lo pone al centro mentre nel protestantesimo delle origini, specialmente nel calvinismo, del quale i puritani inglesi sono i diretti discendenti, l?importanza del singolo quasi scompare raffrontata all?opera di Dio ( all? insieme ), in funzione della quale il singolo vive e non viceversa.

Il cattolicesimo pone molte mediazioni tra Dio e l?uomo, molti ?appoggi ? che aiutano l?uomo nel suo rapporto con il divino: i sacramenti, i sacerdoti, dalla cui autorit? il fedele si abitua a dipendere e  della cui figura ha bisogno essenziale ( vedi la confessione  e l?amministrazione degli altri sacramenti ).

Nelle sette protestanti l?uomo ? invece solo di fronte a Dio, senza mediazioni. Senza la figura del sacerdote come? rappresentante di Dio? a cui il cattolico chiede  sostegno, consiglio e a cui a volte  delega responsabilit?,  senza l?indulgenza ottenibile con  i sacramenti.

Il protestante deve ?riuscirci da s?.?

Il protestante degli inizi vive una tensione continua, senza possibilit? di caduta, volta al perfezionamento della vita ( ascesi intramondana ), nello sforzo di aderire ai precetti religiosi, il cattolico se cade nel peccato ha sempre la possibilit? della confessione e dei sacramenti per riaderire a Dio, ci? produce una caduta di tensione.

Questi spunti di analisi,  sulla  religione protestante raffrontata alla cattolica, contribuiscono a tratteggiare un tipo d?uomo, quello anglosassone, meno investito d?importanza individualmente, meno al centro dell?attenzione che il tipo latino, con un maggiore senso dell?insieme a cui  appartiene e per il quale  ? disposto a sacrificare anche l?interesse personale.

Un tipo umano pi? incline a voler meritare i risultati che ottiene con il proprio lavoro e meno bisognoso di padri e padrini tutelari.

Il diverso condizionamento religioso contribuisce a produrre tipi umani diversi che adottano comportamenti diversi.

Ad ognuno di trarre le conseguenze e di  arricchire l?analisi, che non ho voluto esplicitare ulteriormente per non cadere nella banalit?, dato il ridotto spazio a disposizione  di un articolo giornalistico e,  per far s? che ognuno attivi la propria razionalit?,  con le proprie conoscenze, considerazioni e critiche.

Con tutto ci? non voglio  fare valutazioni di merito sulla religione cattolica e sulla famiglia italiana, che hanno i loro punti di forza, ma sottolineare un fenomeno, la raccomandazione e aspetti connessi,  che  esprimendomi come  si sarebbero espressi i miei genitori ? indeboliscono la razza ? rendono cio? pi? debole la societ? nel suo complesso e i suoi singoli aderenti.

Anche fatti nostrani apparentemente lontani tra loro come i fenomeni mafiosi, la difficolt? di costruzione di un forte stato unitario, la debolezza di una borghesia che sappia essere classe dirigente, volano per lo sviluppo economico da una parte e soggetto promotore dello stato nazionale , hanno dirette radici, a mio avviso nei concetti esposti.

Punte di eccellenza della nostra borghesia storica, come, per citarne alcuni i Ferrari, gli Agnelli, prima dell?assistenzialismo politico statale, costituiscono quasi un?eccezione, non un fenomeno diffuso e costituente la stoffa della societ? italiana.

 

 

 

Pubblicato il: 08/12/2009

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